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sabato 20 febbraio 2021

recensione "A dangerous girl" di Sadie Jane Baldwin





A DANGEROUS GIRL


di 


Sadie Jane Baldwin

 

 

Scheda libro: 

Autore: Sadie Jane Baldwin

Titolo: A dangerous girl

Genere: Time Travel romance

Narrazione: prima persona al presente, doppio pov

Data di pubblicazione: 10 febbraio 2021

Prezzo e-book: 0,99 i primi giorni

Prezzo cartaceo: 12 €

Lunghezza di stampa: 339

Casa Editrice: self publishing

Serie: romanzo autoconclusivo

 





“Come ho fatto a finire in Scozia?” Questa è la domanda che si pone Emma, giovane francese che vive in Inghilterra, quando comprende dov’è. 

“Come farò a sopportarla?” Questa è la domanda che gira nella testa di Ian, capo clan degli Elliot, che si trova costretto, contro la sua volontà, a sposare la ragazza più bella e più stramba che abbia mai visto. 

Emma è appena stata abbandonata all’altare e come se questo non bastasse ha perso il lavoro e pure la voglia di divertirsi. 

Ian è un uomo rude, che incute timore a prima vista. Vive in un maniero con venticinque stanze da letto, ha una cuoca e uno stuolo di domestiche pronte a tutto pur di catturare la sua attenzione. Ha perso la stima nelle donne, soprattutto se inglesi, da quando la sua promessa sposa è scappata il giorno delle nozze.

Emma e Ian vivono in due mondi e due tempi diversi, ma sono destinati a trovarsi, a scontrarsi e infine a condividere uno strano sentimento. E, anche se le loro vite sono totalmente incompatibili, dovranno affrontare ciò che il destino ha scelto per loro.

La loro sarà una strana avventura, all’insegna di una nuova vita e di un nuovo amore.

 


La mia opinione:

Ben ritrovato magico Mondo, oggi sono qui a parlarvi di una scrittrice, nuova per me, anche se il nostro blog si è già occupato dei suoi lavori in precedenza.

A dangerous girl è un romance del genere time travel, genere che non amo particolarmente perché sembrano tutti brutte copie del ciclo della Gabaldon, "La straniera", soprattutto quando sono ambientati in Scozia e uno dei protagonisti indossa il Kilt. 

Il romanzo è scritto in prima persona al presente ed è a pov alternati e presenta alcune ripetizioni all'inizio dei capitoli.

La scrittura è fluida e briosa e, tranne la prima parte che ho trovato troppo lunga e quasi noiosa, presenta anche una leggera ironia, il che, tutto sommato, non guasta.

I due protagonisti sono ben definiti e, sorvolando i soliti cliché dovuti al genere scelto dall'autrice, sono piacevoli da seguire nelle loro discussioni e liti. 

Mi è piaciuto un po' di più nella seconda parte, sembra quasi che l'autrice abbia iniziato questo scritto e poi messo da parte per riprenderlo molto tempo dopo. Infatti in questa prima parte non si nota tutta la verve di Emma. 

Tutto la descrizione del suo dolore per l'abbandono di Anthony, il fidanzato che l'ha piantata quasi sull'altare, si sarebbe potuto concentrare in pochi paragrafi e dare così più spazio ai battibecchi fra lei e Ian, il cupo e minaccioso highlander tutto preso dall'arduo compito di assolvere alle necessità del clan di cui è a capo.

Come vi ho già accennato prima si tratta di un genere che ho amato solo nella Gabaldon ma vi dirò che, anche se non lo metterei nei primi posti della mia classifica dei libri preferiti, dalla seconda parte in poi, cioè dall'arrivo di Emma al castello, ho letto con gusto le sue marachelle. mi sono divertita nel leggere del loro innamoramento.

È un libro breve, circa duecento pagine, si lascia leggere facilmente ed è adatto per chi volesse trascorrere un paio d'ore in piacevole compagnia.

🌈🌈🌈 🌈



«Mai dire mai, sorellina…» commenta scettica. «E se un giorno ti trovassi di fronte all’uomo della tua vita? Quello che ti stenderà con un bacio da dieci e lode?»

Un bacio da dieci e lode. Quelli di Anthony a quanto arrivavano? A volte mi baciava da otto, ma ogni tanto rigirava la sua lingua come se fosse un frullino elettrico e mi riempiva di saliva, quindi un sei meno. Una media del sette scarso. Troppo lontana dal dieci, lontanissima dal dieci e lode.

 

Joanna chiude la porta e l’effetto è quello di un tuono improvviso che mi fa sobbalzare, poi si avvicina a me furibonda, mi assesta uno schiaffo sulla testa e subito dopo un altro, visto che non sono abbastanza veloce da spostarmi. 

«Ehi, ma che ti prende?»

Punta un dito contro il mio petto.

«Sei uscito di senno? Da quando in qua rapiamo le donne?» 

Poi scosta una sedia e, per nulla pentita, m’invita a sedermi. Da come mi guarda, sono certo che l’impicciona abbia intenzione di strigliarmi per bene. Accetto il suo invito, ma le getto un’occhiata minacciosa mentre rispondo alla sua domanda.  

«Non l’ho rapita…» la rassicuro immediatamente, cercando di trattenere la collera che mi assale. «L’abbiamo trovata al nostro campo mezza nuda; è come se si fosse consegnata a noi.»

«Credi di essere spiritoso?»  

Le lancio un’occhiataccia e incrocio le braccia al petto. «Neanche per sogno.»

 

 «Beh, non hai visto quanto è graziosa?»

«Dipende da cosa intendi per graziosa.»

Mia sorella mi fissa senza capire.

«Me ne frego della sua bellezza, la trovo noiosa» osservo irritato.



«Quello che è noioso per te, potrebbe essere bello per qualcun altro. E poi ha dei modi di fare cortesi, molto educati.»

Certo, come no. Una vera nobildonna. Con un gancio destro da paura.

«Ha una lingua tagliente che andrebbe smussata.»

«Ma che dici, non ha quasi aperto bocca.»

«Un’insopportabile bisbetica, ecco che cos’è.»

«No, no, no, io credo alla sua storia, sei tu che sei sempre prevenuto e vedi complotti e cospirazioni a destra e a manca.»

«Diciamo che sono cauto.» E anche lento a scansarmi, a quanto pare.

«No, tu non vedi oltre il tuo naso.»

Ci vedo anche troppo, invece. Ho ancora davanti agli occhi un fondoschiena che urla ‘palpami’.

 

 

Biografia: Sadie Jane Baldwin è sposata, ha tre figli e vive in Italia. Fin da bambina dimostra una scarsa propensione per lo sport e una passione sfrenata per il mondo dei libri. Quando non scrive, la puoi trovare tra i fiori del suo giardino, impegnata a coltivare le sue rose, oppure immersa nella lettura di un buon romanzo. Solo di recente ha scoperto l’amore per la scrittura e quando ha un momento libero cerca di coltivare anche le proprie storie romantiche. 

 

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Curiosità: 

Scrivere un Time Travel non è facilissimo. Prima di iniziare la stesura di A dangerous girl, ho dovuto passare ore e ore al computer, cercando informazioni riguardanti gli usi e i costumi del popolo scozzese di qualche secolo fa. È stato comunque interessante, anche perché sono riuscita a risolvere il seguente dubbio amletico: ma gli scozzesi indossano oppure no le mutande sotto il kilt? Se volete conoscere la risposta, non dovete far altro che leggere il romanzo.