Sinossi:
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venerdì 30 settembre 2022
Cover reveal: Beautiful winter di Ingrid Rivi
giovedì 29 settembre 2022
Extra: Racconti dalla Terra di Mario Penniello
Segnalazione Mariasole Maglione Land Edizioni
Titolo: Letters from Arizona
Autore: Mariasole Maglione
Prezzo: 16,00 euro
Ebook? Sì
Sinossi:
La distanza spesso divide, difficilmente unisce; a volte, però, una lettera inviata per sbaglio può mettere in moto un destino straordinario.
1968, Arizona
Alex Brown è un giovane affascinante e sognatore, dalla pelle abbronzata dal sole e il cuore pieno di sogni. Abita in un podere fuori da Winslow assieme al padre, che aiuta nel suo lavoro; ma ciò che da sempre desidera è andare oltre i confini ristretti del suo ranch, girare il mondo, fare carriera. Una lettera inviata per sbaglio fa sì che il suo destino si intrecci inesorabilmente a quello di Gwen Collins, all'apparenza fragile, ma capace di lottare sino alla fine per ciò in cui crede.
Alex farà di tutto per incontrarla, per averla... senza sapere che, quando questo accadrà, dovrà lottare per tenere con sé quella ragazza dolce ma tenace, mettendo in discussione tutto ciò che pensava di sapere su se stesso.
Segnalazione Giulia Palma Land Edizioni
Titolo: Ti ho aspettata così tanto
Autore: Giulia Palma
Prezzo: 16,00 euro
Ebook? Sì
Sinossi:
Squattrinato, dall'indole ribelle e con più ambizione che buon senso... questo è Pietro Vittori, l'affascinante scapestrato di cui Lucia si è innamorata molti anni prima.
Il ventenne che le ha giurato amore eterno e che, per un crudele scherzo del destino, ha dovuto abbandonare ora è un uomo, ed è tornato con intenzioni tutt'altro che onorevoli.
Nulla tra Lucia e Pietro sembra cambiato: i battibecchi, gli scontri, ma anche l'attrazione sono così intensi da rendere impossibile stare lontani l'uno dall'altra. Riuscirà Pietro a far capire a Lucia che l'amore, quello vero, è una forza in grado di resistere al tempo e allo spazio, e persino all'intromissione di una famiglia incredibilmente impicciona?
mercoledì 28 settembre 2022
Segnalazione: Racconti dalla Terra di Mario Penniello
martedì 27 settembre 2022
Segnalazione: Inchiostro adente di Maria Benedetta Errigo
Tatiana è immersa nel suo lavoro da giornalista. Non sa cosa siano passione e istinti, la sua vita prosegue monotona tra un’inchiesta e l’altra. Finché non è costretta a intervistare Manfredi. Più giovane di lei di dieci anni, all’apparenza sembra solo un ragazzino, eppure scombussola ogni sua certezza. E quella che comincia come una scommessa per la sua carriera, si trasforma in qualcosa di più, in una passione incontenibile e un’esplosione di nuove sensazioni.
Chiusi in una bolla tutta loro, tra sussurri e ansimi, la differenza d’età si assottiglia e Manfredi si fa strada sulla sua pelle e nella sua vita, come Tatiana non avrebbe mai immaginato prima.
Cover Reveal Erika Castigliano
Scheda Libro
DATA COVER REVEAL:
DATA PUBBLICAZIONE:
TITOLO: CALIFORNIA IN WINE
AUTRICE: Erika Castigliano
GENERE: Romance, Contemporary, new adult, Insta-Love
AUTOCONCLUSIVO: Sì
DISPONIBILE SU: Amazon
EDITORE: Self Publishing
FORMATI & PREZZI: Ebook €1,49 – Cartaceo € N/D – PREZZO LANCIO (per tutto il weekend) €0,99
SINOSSI:
California. Un incontro che è quasi uno scontro. La strada per tornare a casa.
Aiden Moore è sempre vissuto prendendosi tutto ciò che voleva, senza mai preoccuparsi dei suoi doveri verso la famiglia, fino a quando la vita lo mette davanti ad un bivio, in cui è costretto a fare una scelta, e da quel momento, tutto è cambiato.
Quando Victoria White, italo-americana, arriva dal Montana per frequentare Orticultura e Agronomia presso la UC Davis, a Sacramento, tutto si aspetterebbe tranne l’incontro con lo studente dell’ultimo anno Aiden Moore.
Lui è più grande, misterioso, scontroso e ha un passato ingombrante: Victoria dovrebbe stargli lontana, ma si sa, ciò da cui dovremmo scappare ci attrae inesorabilmente. Quando il vino rende lieti, se ne fuggono i segreti… dice il detto, ma varrà anche per loro? Riusciranno ad andare oltre ciò che li lega e a costruire il loro futuro? Riusciranno a tornare a casa?
BIOGRAFIA AUTRICE:
Erika è una ragazza ancora vecchio stampo di una generazione dei primi anni ’80. Nata, cresciuta e vissuta a Roma. La sua vita è stata un susseguirsi di salite e poche discese, ma non per questo si è privata di sorridere anche quando era la cosa più difficile da fare. Fin da piccola, spesso si ritrovava nella sua stanza a leggere libri su libri, spaziare con la fantasia cercando di fuggire dalla realtà. Con la passione per la scrittura da tutta la vita, ha avuto coraggio a dar forma ai suoi sogni.
Autrice della dilogia “War of Heart” – “Combatti per me” e “In Your Amrs”, l’autrice ripercorre le diverse sfumature del rosa; con l’appassionante romanzo “Out of the Shadow”, ha scritto con una diversa consapevolezza e maturità, una storia forte e intensa augurando di regalare, ad ogni lettore, un pizzico di emozione e un brivido di leggerezza.
Con “L’amore è un gesto sottile” ritorna a maggio 2022 col romance second chance, rielaborando e donando il giusto finale al suo primissimo romanzo.
A ottobre 2022 uscirà con la nuova storia “California in Wine”.
CONTATTI - PAGINE AUTRICE:
Instagram: Erika_Castigliano_autrice
Amazon: Erika Castigliano
Pagina Facebook: Erika Castigliano Autrice
lunedì 26 settembre 2022
Review Tour: Refuge di Karen Lynch
Titolo: Refuge - Combatti per ciò che ami
Autore: Karen Lynch
Editore: Queen Edizioni
Genere: Urban Fantasy
Serie: Relentless #2
Pagine: 512
Data di uscita: Settembre 2022
domenica 25 settembre 2022
Segnalazione Lucia Spinella Land Edizioni
Autore: Lucia Spinella
Prezzo: 15,00 euro
Ebook? Sì
Sinossi:
E' un caldo pomeriggio d'estate a Torrescirtea, incantevole borgo immerso nella Sicilia più profonda e ancestrale. Ma nemmeno il caldo placa le anime degli spiriti inquieti che si aggirano nelle vicinanze del misterioso e imponente Castello che da oltre trecento anni sovrasta la città. Anime invisibili ai più, ma non ad Andrea, che all'improvviso si ritrova di fronte una donna dall'aspetto delicato e sommesso; i suoi occhi sono tormentati e tristi, la dolcezza del suo volto sfigurata da un dolore antico e senza fine.
Chi è quella misteriosa donna? E perchè nessuno tranne lui riesce a vederla?
Tormentato da sogni sempre più inquieti, il ragazzo accetterà l'aiuto dell'affascinante Eliana per risolvere il mistero.
Per trovare le risposte alle sue domande, Andrea dovrà compiere un viaggio a ritroso nel tempo, scavando nelle piaghe di un amore impossibile ma eterno.
giovedì 22 settembre 2022
segnalazione "La partita dell'amore" di S. P. Hopeful
Solo lei, lei è il punto fisso, la costante della mia vita. Senza, tutto perde di consistenza, di forma… E diventa il niente.
LA PARTITA DELL’AMORE DI S.P. HOPEFUL
SCHEDA LIBRO
Titolo: La partita dell’amore
Autore: S.P. Hopeful
Editore: self publishing
Genere: sport romance
Formato: ebook e cartaceo
Prezzo: ebook 1,99
Pagine: 220 circa
Data pubblicazione: 22 settembre 2022 (nuova edizione con nuovi contenuti ed elementi di grafica)
AUTOCONCLUSIVO
TRAMA
Daniel Martines, bomber della squadra locale di calcio, muore in un tragico incidente d'auto. Marco, migliore amico di Dan nonché suo compagno di squadra, vede le proprie sicurezze crollare e decide di concludere anzitempo il campionato e ritirarsi in Trentino, per poter combattere i demoni interiori che lo dilaniano. Christen, gemella di Dan e amica d'infanzia di Marco, si sente beffata dal destino e abbandonata da tutti. Quando Marco, all'inizio del nuovo campionato, ritorna a casa, trova una Christen sempre uguale eppure molto diversa: è fredda, distaccata, inoltre sembra avere una liaison con Samuel Lazzari, nuovo cannoniere della squadra. Chris, dal canto suo, si sforza di andare avanti come meglio può, ma l'arrivo di Marco porta in lei una vera e propria…
ESTRATTO
Solo lei, lei è il punto fisso, la costante della mia vita. Senza, tutto perde di consistenza, di forma… E diventa il niente.
BIOGRAFIA
S.P. Hopeful, pseudonimo di Simona Pilato, classe 1982, nasce e cresce a Ischia, dove tuttora risiede. Il nom de plume scelto ha un fortissimo significato per l’autrice: in esso, infatti, sono contenute le sue reali iniziali, mentre il cognome lascia trasparire la parte più ottimista di Simona. Sposata e mamma di un bimbo e una bimba è innanzitutto una divoratrice incallita di romanzi. Legge di tutto – o quasi – ma la sua vera passione sono i romance, grazie ai quali il suo lato più romantico può prendere il sopravvento. Dopo aver ricevuto un duro colpo lavorativo, ha deciso di mettersi alla prova, perché la vita può riservare sempre nuove opportunità. Infatti, dopo tante pagine sfogliate, e l’incoraggiamento da parte delle persone a lei più care, la necessità di scrivere si è fatta impellente. Nel 2019 nasce così il suo romanzo d’esordio in self publis
lunedì 19 settembre 2022
Segnalazione: Il fantasma Travaglini di Luigi Micucci
Titolo: Il fantasma Travaglini
Autore: Luigi Micucci
Editore: Brè Edizioni
Pagine: 256
In ebook solo su Amazon a 3,99€ anche in KU
In carta a 14€ nelle principali librerie online e fisiche
Genere: humor, divertente
Link Amazon https://amzn.to/3QjJZSM
In vendita dal 15 luglio 2022
Sinossi
La vicenda si svolge a Monza nel 1960. Sandro Merlini è il titolare di un’agenzia di pompe funebri, tramandata dal padre. Mentre si accinge a fare il suo lavoro, lo attende una sorpresa: il morto, Egidio Travaglini, è sparito, la bara è vuota. Al povero becchino non resta che fare la denuncia, tra l’ilarità e le prese in giro degli amici. Da questo momento iniziano le indagini. In una provincia dove in prevalenza si parla in dialetto, si rincorrono scene esilaranti di persone che raccontano di avere visto il defunto… dopo la sua morte. Tra debiti di gioco, fratelli acquisiti, gemelli che si scambiano l’identità si rincorrono situazioni paradossali, grottesche e divertenti. Un giallo, ma soprattutto il ritratto di una provincia ingenua, di persone schiette che compongono un romanzo spassoso, da leggere sempre con il sorriso sulle labbra.
Luigi Micucci, segno zodiacale pesci, è nato nel marzo del 1953 a Monza, dove risiede tuttora. Ha sempre lavorato nel settore dei trasporti marittimi internazionali, attività che svolge sino alla fine del 2019, presso un’importante casa di spedizioni con sede a Segrate.
Sposato con Anna Maria e padre di Alberto e Virna, nel 2021 diventa nonno di una meravigliosa bambina di nome Sveva. Un viso dolce, un sorriso birichino, un nasino alla francese (tutto il contrario del suo). Attualmente in pensione, Luigi scrive da qualche tempo per diletto cercando in questo modo di tenere vivi i più bei ricordi della giovinezza. Note particolari: motociclista da una vita, pescatore provetto. Il Fantasma Travaglini non è la sua prima opera edita.
Estratto
Approfittando di un momento di tranquillità, il brigadiere scelto Felice Spaccaforno aprì il cassetto della scrivania, prese la Gazzetta dello Sport e iniziò a sfogliarla.
“Mannaia!” inveì poco dopo all’indirizzo della recluta Crippa.
Il tempo di leggere qualche titolone sull’imminente gara ciclistica Milano-Sanremo e il giovane poliziotto lo aveva interrotto.
“Che c’è?” chiese in malo modo.
“Un tizio all’ingresso, chiede di parlare col maresciallo.”
“Che tizio?” rispose Spaccafornomentre ripiegava il quotidiano.
“Uno dell’ospedale.”
“Nome?”
“Ma che cazzo te ne frega del nome” gli venne da rispondergli.
Era un uomo di mezza età che voleva parlare con il maresciallo punto e a capo. Il maresciallo c’era? No. E allora bastava dirglielo e quello sarebbe ritornato più tardi e pace amen. E poi il nome non glielo aveva detto né tanto meno lui glielo aveva chiesto.
“Porca troia, prima o poi ti mando affanculo” pensò Crippa “chiedo e torno.” E ritornò sui suoi passi.
Il brigadiere gongolava.
Non che Crippa gli fosse antipatico ma i giovani... ehhh! I giovani.
Secondo lui i giovani bisognava tenerli costantemente sul chi vive; più degli altri Crippa, un poliziotto di leva, per giunta figlio di papà e raccomandato dall’alto.
Trasferito a Monza l’anno precedente dal centro addestramento reclute, aveva preso da subito una confidenza esagerata con la bicicletta d’ordinanza.
“Brutto affare” si era detto il brigadiere.
Che a Spaccaforno toccassero tutto, ma non quel velocipede che teneva sempre lustro e oliato e che col trascorrere degli anni era diventato il suo personale mezzo di trasporto casa-lavoro e viceversa, durante tutta la bella stagione.
Ancora un mesetto anche meno e ci avrebbe rimontato la sella che ai primi freddi autunnali rimuoveva personalmente per evitare che i colleghi facessero un uso sconsiderato del velocipede durante l’inverno. Per maggior sicurezza la custodiva al sicuro nella cantina di casa sua, avvolta in una pagina di giornale. La bicicletta, invece, svernava al calduccio sotto una coperta militare nella rimessa del commissariato.
“Il signore di là è Carlo Sirtori, infermiere al San Gerardo.”
“E che vuole?”
“È qui per Egidio Travaglini, il morto scomparso.”
A domanda risposta. Col cazzo lo fregava ancora.
Al brigadiere la cosa puzzò. L’infermiere del pronto soccorso? Cosa diavolo poteva avere costui da riferire alla Polizia dopo quasi una settimana dalla scomparsa del cadavere? Morale della favola: ‘che s’attaccasse a ’sta minchia.’ Poi, però, la curiosità ebbe il sopravvento.
“Che si accomadasse” ordinò.
Appena in tempo, ancora pochi istanti e l’infermiere avrebbe alzato i tacchi per la seconda volta.
Erano notti che non dormiva. Ma se lui aveva ragione non di meno ne aveva sua moglie. In fondo chi era lui per mettere in dubbio il resoconto di un medico e per giunta di uno specialista? Ciò non toglie che sempre lui, anche se in veste di semplice infermiere, il ‘morto’ l’aveva visto respirare ancora quando la Tirabaci l’aveva preso in consegna.
“Tira qualcos’altro quella lì” brontolava strada facendo, diretto in commissariato.
Rodolfo Messa, suo collega al geriatrico, un giorno gli aveva confidato che pur di fare carriera, l’infermiera aveva avuto una relazione licenziosa col professor… ma lasciamo perdere va là, in fondo non erano fatti suoi. Viceversa erano affari suoi il peso sullo stomaco che provava da giorni e l’inappetenza seguita, oltretutto accompagnati da improvvisi giramenti di testa e senza contare gli incubi. Il più frequente era Egidio che tra le fiamme dell’inferno lo accusava di reticenza e di vigliaccheria. Basta! Si era detto, il momento di svuotare il sacco era giunto.
Quella mattina, seduto dirimpetto al brigadiere Felice Spaccaforno, si rese subito conto di avere a che fare con lo stereotipo del vero meridionale doc.
Ci credo bene. Il militare non si era rasato e il pelo irto della barba incolta gli rimarcava i lineamenti del viso scuro, in netto contrasto con i capelli bianchi dal taglio rigorosamente a spazzola. Forse per questo motivo gli zigomi del brigadiere apparivano esageratamente sporgenti e gli occhi scuri, piuttosto inquietanti. Due biglie nere come la pece, ecco cos’erano quelli lì, mica occhi, che lo fissavano con una diffidenza a dir poco esagerata.
“Dunque che c’è?” gli chiese il graduato senza tanti preamboli.
“Ma dove cazzo l’ho già visto?” Sirtori era certo, il viso del poliziotto gli ricordava qualcuno, ma chi?
“Signor maresciallo!” esordì.
“Brigadiere scelto, prego” lo corresse Spaccaforno.
Allora l’infermiere, scusatosi per l’inesattezza, un po’ per forza d’inerzia e un po’ per rispondere alle domande del poliziotto, raccontò per filo e per segno di Egidio Travaglini, del suo arrivo in ospedale, eccetera, eccetera. E più dipanava la matassa e più l’apprensione allo stomaco lasciava spazio a una piacevole sensazione di fame che nella mente di Carletto non tardò a configurarsi in una bella michetta con dentro un mezzo etto di mortadella e due peperoni sott’aceto.
“Minchia! Unni l’ho già visto chistuomu?”
Questa volta era Spaccaforno a farsi la medesima domanda.
E così nella comune incertezza se si fossero già visti oppure no e se sì dove e quando, trascorse ancora qualche minuto prima che Amedeo Crippa terminasse di battere a macchina la deposizione dell’infermiere.
“Fimmi qui” disse infine il brigadiere, mettendo a fuoco per l’ultima volta il volto del suo dirimpettaio, deciso a ricordare. E l’altro, intuito l’antifona, decise di darsi una mossa, firmò il documento senza rileggere e indossato il cappotto scomparve.
“Chi Diu u benedica!” esclamò Spaccaforno sistemando il documento bene in vista sulla scrivania di Cattadori.
“Che ti dicevo, Chippa, figghiù miùbeddu! Sto connuto ci ha preso paura e ora, dopo gionni dall’accaduto, quatto, quatto, cci veni a raccontare ri chistu e richiddu pensando che noi dui, ma soprattutto tu, e fessi semu!”
Crippa accennò un sorriso.
Nello stesso momento, a un centinaio di metri dal commissariato, Carletto Sirtori stava immobile sotto il portico del cinema Manzoni.
“Ustia!” esclamò senza volerlo.
Un passante incuriosito si girò a guardarlo.
Giovedì diciotto dicembre millenovecentocinquantotto, San Siro, in campo Inter contro Juventus, risultato finale Inter 1 Juventus 3.
Ma sì certo, era lui, il poliziotto.
Tribuna popolare, terza fila, un freddo polare. Il brigadiere era l’uomo che gli sedeva accanto, ma con la barba fatta, in borghese, la sciarpa al collo e il borsalino di feltro sulla testa. Porca troia! C’era mancato poco che venissero alle mani.
I soliti ‘culi’ bianco neri. L’arbitro, venduto, certo Vincenzo Orlandini, aveva interrotto la partita precedente al 58’ causa nebbia, quando i nerazzurri vincevano per due reti a zero.
“‘Mavadavialcù’” concluse, rimettendosi in marcia “un terùn e per giunta juventino. Il massimo!”