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venerdì 30 settembre 2022

Cover reveal: Beautiful winter di Ingrid Rivi




SCHEDA LIBRO: 
Euro 12,00 Cartaceo, 
Euro 0,99 Ebook, 
Gratis Kindle Unlimited 
Pagine 307 
Autoconclusivo






Sinossi:

Quanti colpi può subire un cuore prima di cedere e rompersi in così tanti pezzi da non riuscire più a ricomporlo?

Quello di Vera ne ha subiti parecchi. 

Menzogne, tradimenti e delusioni. 

A pochi giorni dalle vacanze si ritrova sola e avvilita, con un'importante decisione da prendere: perdere i soldi del viaggio che aveva organizzato per il suo ex o partire ugualmente infischiandosene di quello che è successo. 

Chi metterebbe in valigia maglioni di lana e scarponi, quando in città la temperatura sfiora i quaranta gradi? In agosto s'indossa il costume e i sandali gioiello e Vera ama il caldo, la tintarella omogenea, il sole e i cocktail sorseggiati in spiaggia al tramonto e invece… invece queste ferie le trascorrerà a un passo dal Circolo Polare Artico. 

L'Islanda l'attende con paesaggi mozzafiato e contrasti di colori che metteranno a dura prova la sua capacità di adattamento. 

La sfida più ardua però, sarà trovare un equilibrio con Ryan, il burbero vichingo che farà da guida nel suo tour organizzato. 

Nella terra di ghiaccio e fuoco Vera ritroverà se stessa o rischierà di annegare irrimediabilmente nel blu profondo degli occhi di Ryan? 







 

giovedì 29 settembre 2022

Extra: Racconti dalla Terra di Mario Penniello




SEGNALAZIONE E APPROFONDIMENTI



La storia si apre con un essere immortale che si presenta come il Viandante, colui che osserva e custodisce ciò che accade nell'universo.
Narra ai lettori di una spedizione spaziali con protagonisti tre astronauti: Adam, Mary e Conrad. Raggiungono un buco nero, per studiare un flusso di energia anomala che in seguito si rivelerà essere una traccia magica proveniente da un pianeta Terra di una realtà alternativa, popolata da creature fantasy e oscuri stregoni.
Adam si ritrova in compagnia di una fata di nome Tulìp a vagare alla ricerca di altri come lui. Raggiunto la città tra le montagne di Wòlffhain, l'uomo si ricongiunge con l'amica Mary mentre il re del posto, Markus prepara la guerra contro un folle stregone di nome Dracon.
Con l'aiuto del loro esercito, il mago Atlas e soccorsi dalla città portuale di Mermid, devastata dal nemico, le forze del bene si preparano a scendere in guerra per proteggere il Cristallo della Vita, forma cristallina del potere di uno delle quattro Entità, custodi della pace e creatori dell'intera vita in un universo all'origine vuoto e oscuro.
Dopo aver eliminato il suo sovrano, il giovane Principe Shiar III, Dracon mette al potere un re fantoccio e si accinge a preparare l'attacco alla roccaforte dei nostri eroi.
La battaglia presenta l'epica conclusione di questo racconto, ma l'inizio di un progetto nato come trilogia.
Amicizia, amore, senso di responsabilità sono alcuni elementi dei miei personaggi, alcuni approfonditi in modo tale da scrutare le debolezze di quelle che sembrano figure inflessibili dinanzi al potere, ma che in cuor loro celano anche tanta paura.


Personaggi principali:


Adam. E’ il capitano della spedizione spaziale, un soldato pluridecorato afflitto dal senso di colpa. Dopo una missione andata male ha perso un braccio ed una parte del suo plotone. Anche se lontano da casa cercherà di fare la differenza.
Mary. Vice capitano della missione, vive la sua nuova situazione con profonda tristezza, non vuole prendere parte a ciò che la circonda, cercando il modo di tornare a casa.
Tulìp. Una dolce fata che incontra Adam durante una passeggiata nel bosco. Vittima di intolleranza, esiliato dai suoi simili, aiuterà il nuovo amico nel suo viaggio.
Re Markus. Prode sovrano delle gelide terre, vuole la pace per la sua gente, pronto a dare la vita pur di scacciare il male. È ferito dal dolore che affligge la moglie malata, tentando di non cedere sotto il peso della corona.
Dracon. Folle stregone pronto a tutto per ottenere il potere assoluto. E’ il principale villain della storia.
Spazio della narrazione: l’azione si svolge su di un pianeta Terra alternativo dove la magia ha preso il sopravvento sul mondo.
Tempo della storia: un tempo passato, simile al medioevo ma dalle tinte magiche e dagli elementi avveniristici.
Tempo del racconto: tutta la vicenda avviene nel giro di poche settimane, con flashback che riportano alcuni accadimenti indietro di tre anni
Tematiche: ho cercato di dare una principale osservazione sugli elementi in grado di turbare i protagonisti, incapaci di affrontare i propri traumi, costretti dalle necessità a combattere contro il male che li affligge tanto all’esterno quanto dentro di essi. Altro aspetto va nei confronti della natura, protagonista della lore di questo universo appena nato.



Anteprima:


Il sole splende fiero nel cielo e gentilmente scalda la soffice spiaggia; il fruscio armonioso del mare accompagna questa piacevole sensazione di pace e tranquillità.
Sono forse morto, pensa in modo non del tutto errato Adam e d’altronde come biasimarlo; l’ultima cosa che il capitano ricordi sono lui e i suoi colleghi astronauti mentre precipitano verso il più assoluto degli oblii.
Ora invece questa sensazione familiare, quasi amica, che come se fosse circondato da piume, lo coccola in un affettuoso abbraccio.
Dalla quiete di un apparente sogno caraibico però, ecco che iniziano a sopraggiungere dolori e fitte, come se un fulmine lo colpisse in pieno petto, il corpo robusto del giovane capitano viene pervaso totalmente da una scarica che, come un colpo di frusta, lo riporta alla realtà.
Adam apre gli occhi e si solleva di colpo: non ricorda molto di quello che è avvenuto subito dopo la caduta ma l’avere indosso la divisa spaziale ed i forti dolori gli fanno ben ricredere su quello che sperasse fosse in fondo solamente il risultato di un tremendo incubo e non vitrei ricordi impressi nella mente.
<<Dove cavolo mi trovo?!>> si domanda il naufrago.
In quel medesimo istante il soldato torna, per un attimo, indietro coi ricordi: la sensazione di ritrovarsi a casa era la medesima di quando rientrava da una missione, ma quel sentimento di gioia, di sicurezza, veniva bruscamente interrotto da una qualche forza aliena che, come una sgradevole coscienza, gli ricordava che lui non apparteneva a quel posto, a quella pacifica routine. Era un soldato e la sua casa non era altro che il fronte; anche la scarica di dolore la riconduceva alle cicatrici e gli acciacchi che spesso gli rammentavano un luogo di sofferenza e morte, un luogo a cui era fin troppo, tristemente, legato.
Ora era lì, seduto su di una spiaggia, non riuscendo a trovare alcuna spiegazione che possa giustificare quella sensazione; certamente era palese che non fosse più sulla Explorer né tantomeno nello spazio.
Quel posto così gradevole, quasi surreale, non poteva di certo essere l’interno di quella mostruosità pensò.
<<Forse sono morto...forse questo è il paradiso?! Forse in qualche modo siamo tornati sulla Terra! >>
Tante domande travolgono la sua psiche mentre cerca di trovare un qualche collegamento logico tra gli eventi.
Seppure possa sembrare che fosse tornato a casa, non riusciva a lascarsi scrollare di dosso la simbiotica sensazione di non appartenenza, c’era qualcosa di alieno in quel posto e sentiva che era lui quel qualcosa.
Ancora scosso e indolenzito però, Adam si fa forza e lentamente porta il capo verso l’alto, sollevandosi da terra: in piedi, cerca in un primo istante protezione dal sole porgendosi una mano verso la fronte in modo da coprire gli occhi.
Si guarda intorno e dinanzi a sé non intravede altro se non il mare aperto, animato dal delicato fruscio delle onde di una calda giornata e dall’odore di sale che tipicamente porta i sensi a riconoscerne la natura: voltandosi verso destra nota che la candida sabbia lascia, man mano, il posto ad una scogliera che diviene sempre più alta, sulla cui sommità, come un copricapo, si elevano alti alberi impossibili da sormontare con il semplice sguardo. Stessa cosa accade verso sinistra, quindi sentendosi accerchiato decide di voltarsi per dare uno sguardo a cosa gli si cela alle spalle.
Una folta foresta gli si para dinanzi: ancora una volta, grossi alberi coprono tutto ciò che si trova nel suo campo visivo, fatta eccezione per una piccola apertura tra di essi, sembra essere il punto di ingresso per un sentiero naturale che giunge dritto verso il cuore della verde e fitta fratta. <<Conrad! Mary!>> urla i nomi dei suoi compagni mentre, cercando di reggersi dritto, dà un ultimo sguardo nei dintorni. <<Marianne! Dottor Conrad!>>

Nulla.
Ciò che si riesce ad udire è solamente lo scroscio del mare accordato con il soffio del vento e l’ululato degli alberi, mentre altri impercettibili fruscii riescono a giungere sino all’orecchio del giovane, prestando la giusta attenzione.
<<Direi che è il caso di mettersi in cammino.>> si consiglia ad alta voce, forse nella speranza che qualcuno possa udire le sue parole.
Deluso dal realizzare di essere solo in un luogo ignoto, conferma quindi la scelta di imboccare il percorso più logico, attraverso la foresta.
Mentre il nostro eroe comincia a farsi strada tra le steppe, una pinna dorsale emerge dal mare per poi immergersi nuovamente; sembrerebbe a prima vista uno squalo anche se la sua connotazione delicata e meno aguzza pare più avvezza ad un delfino.
Dopo quello che sembra un movimento di spinta, ciò che sembra una pinna caudale emerge per poi abbattersi sul velo d’acqua generando innumerevoli schizzi.
Inizia a intravedersi la creatura che, con somma eleganza, nuota tra le onde diretta verso uno degli scogli più vicini alla riva: una ragazza dai lineamenti delicati e dal viso appuntito, incorniciato da lunghi capelli corvini, emerge lentamente dal retro della grossa roccia che nel frattempo funge da velo, celando il suo corpo.
Apparentemente, la misteriosa fanciulla non sembra indossare alcun indumento e non ci è chiaro ancora come possa essere finita in mare; che sia anch’essa una naufraga come il nostro Adam? O forse la leggiadra figlia di un pescatore della zona?
La giovane segue attentamente con lo sguardo curioso l’uomo fin quando la folta vegetazione rende impossibile scrutare oltre; assecondata la sua curiosità scompare nuovamente tra gli scogli. Un forte tonfo lascia intendere che si sia rituffata in acqua ed è lì che, così come la più nobile delle creature, emerge con un balzo rendendo possibile ammirarla in tutta la sua magnifica totalità: una magnifica donna sulla cui schiena si poggia con fiera eleganza la pinna dorsale, precedentemente scrutata oltre il pelo dell’acqua, il cui corpo affusolato diviene, dai fianchi in giù, in modo innaturale simile a quello di un pesce.
Ella è una Ninfa degli Oceani: una creatura magnifica che con la sua grazia protegge, assieme alla sua gente, il regno dei mari guidando marinai bisognosi, e disorientati pescatori, verso un porto sicuro durante le tempeste.
Come una scheggia, nuota verso il fondale per poi perdersi nel buio; per un attimo però si intravedere ciò che effettivamente sembra un oggetto alieno per quel mondo.
Un enorme pezzo di metallo fuoriesce dalla sabbia: si intravede a malapena poiché corroso dal mare, ricoperto di alghe e piccoli molluschi che gli donano una connotazione rugginosa, quasi cresposa.
Passandogli di fianco la ninfa, grazie alla sua velocità, scompiglia il piccolo ecosistema che si era sedimentato intorno al monolite metallico rendendo visibile delle parole in un alfabeto a noi familiare: Explorer.
<<Mary! Mary Dove sei!>>Adam urla mentre continua la ricerca delle uniche persone che possano donargli un qualche senso di appartenenza.
<<Dottor Conrad! Mi sentite!>>nessuna risposta se non il battito della foresta e di ciò che la popola.
Le urla dell’uomo riecheggiano forti, disturbando e scuotendo la quiete di questo regno selvaggio; creature dalle strane forme e dai mille piedi si muovono strisciando nell’ombra, studiando quello che potrebbe essere il loro prossimo pasto.
In cielo, il sole domina l’immensità di un verde oceano vivente arrivando sino oltre i campi a cui la foresta cede il posto; come un sovrano che osserva quieto il suo regno, i suoi raggi irradiano anche le pianure oltre l’orizzonte.

Lì, una volta oltrepassate, la parte paradisiaca e caraibica di questo mondo, gemello per i tratti somatici al nostro, cede il trono ad un luogo arido e freddo.
Tra le valli di una enorme catena montuosa, dove il gelo e la neve si battono per mantenere la loro sovranità, si ergono alte e spesse mura di cinta che delimitano i confini di una città: superato il protettivo rivestimento di mattoni e roccia, all’interno vi si cela un popolo che deve la pace ed il sostentamento ai suoi benevoli sovrani.
Su di una zona più distante dal centro urbano, nella parte più alta dell’enorme roccaforte, come un orso avvolto nel suo giaciglio, un castello si erge imponente incastonato nella montagna, come se essa stessa dia alla luce quel luogo che con gelosia ha deciso di proteggere, tutelando il destino di chi vi dimora ai suoi piedi; su di una balconata, elegantemente ornata di nobili vesti, si intravede una fanciulla dall’aria assorta.
La donna, di spalle, cerca di portare il suo sguardo verso l’oceano, ricercando un qualcosa che, senza darle pace, ormai da tempo attende mentre, lievemente, sussurra qualcosa destinato ad essere udito solamente dal vento.
<<Oh Adam. Dove sei maledizione!>>
Ormai giunta la notte, la Luna veste i panni sino a qualche attimo prima indossati dalla calorosa stella; come lei, anche la nobile dama del cielo illumina, seppure in maniera assai più pigra, tutta la vita al di sotto di essa. Giunta l’ora dei briganti e delle creature che si annidano nell’oscurità, lei, come una madre vigile, si accerta di illuminare al meglio il cammino del suo figlio disperso.
È proprio quel fievole bagliore che sta rincuorando Adam, ignaro di a quale stato o continente possa appartenere il terreno sotto i suoi piedi, divincolandosi al meglio tra le steppe, punta lo sguardo al cielo lasciando che sia una “faccia amica” a donargli la speranza di andare avanti.
Giunto ormai al limite delle forze, l’uomo si ritrova in una zona meno fitta dove la vegetazione lascia un più ampio margine di respiro; lì un ruscello scorre sereno, incurante delle forze che circondano e preoccupano qualunque altro essere vivente.
“Agli albori del tempo vi era solo Caos; un giorno però la magia esplose dal buio dell’eterno nulla, generando l’Universo. La Luce, nata da quella nuova realtà, e l’Ombra, figlia della oscura forza, iniziarono a darsi battaglia l’uno per sottomettere l’altra. Dopo secoli di scontri però, un forte rilascio di energia diede improvvisamente origine alle Entità, forgiati dalla magia col compito di riportare l’equilibrio infranto dalla guerra. Le Entità erano esseri elementali dall’immenso potere, gli unici in grado di riunire le sorelle ormai da tempo rivali. Aquos, Flammer, Rockwood e Phileon sacrificarono loro stessi imbrigliando ogni granello della loro essenza nei “Cristalli della Vita” la cui energia diede origine ad ogni cosa, ai pianeti, alle stelle e alle creature che iniziarono ad arricchire il vuoto sino ad allora presente. Portato a termine il compito le Entità, nella loro nuova forma, decisero di esiliarsi per impedire al puro Caos di fare ritorno. Finita la battaglia, ma ancora divise dal rancore, Luce ed Ombra decisero di tramutarsi: una di loro divenne il Sole e l’altra la Luna. Nelle loro nuove vesti, le sorelle sorreggono, per l’eternità, sulla bilancia l’equilibrio tra bene e male.”
Questa è la leggenda di come la vita ha avuto origine e di come la natura abbia rivestito il più importante dei compiti: riportare Equilibrio nel Caos.
Seppur gli uomini siano convinti di essere gli assoluti padroni di una roccia fluttuante, spero che un giorno possano mettere da parte il loro bisogno di sottomissione e conquista riuscendo a comprendere, come quel fiume che scorre nel bel mezzo della foresta, colpito dalla ammaliante luce lunare, il loro destino e di come esso sia legato al luogo a cui appartengono, non come usurpatori, ma come i figli di una natura la cui generosità ha fatto loro dono della vita.
Spossato ed indebolito, Adam crolla ai margini del fiume abbeverandosi, in cerca di ristoro, dopo il lungo cammino.
Al prode astronauta, divenuto superstite di un fenomeno ancora non molto chiaro, non manca certo l’addestramento e l’ingegno per poter sopravvivere in un ambiente ostile; per evitare di attirare l’attenzione di una qualche bestia affamata, Adam provvede ad accendere un fuoco di campo per la notte. Dinanzi alle fiamme, affamato e con gli indumenti logori, l’uomo pensa a come affrontare questa imprevista missione: ciò che deve fare è trovare un po’ di cibo e rimettersi quanto prima in viaggio per raggiungere il più vicino luogo abitato, sperando di venire a galla dalla pozza di domande in cui gli sembra di annegare.
La vista inizia però a fare i capricci ed il corpo non sembra volere più reggere.


 

Segnalazione Mariasole Maglione Land Edizioni







Titolo: Letters from Arizona
Autore: Mariasole Maglione
Prezzo: 16,00 euro
Ebook? Sì
Sinossi: 

La distanza spesso divide, difficilmente unisce; a volte, però, una lettera inviata per sbaglio può mettere in moto un destino straordinario.

1968, Arizona

Alex Brown è un giovane affascinante e sognatore, dalla pelle abbronzata dal sole e il cuore pieno di sogni. Abita in un podere fuori da Winslow assieme al padre, che aiuta nel suo lavoro; ma ciò che da sempre desidera è andare oltre i confini ristretti del suo ranch, girare il mondo, fare carriera. Una lettera inviata per sbaglio fa sì che il suo destino si intrecci inesorabilmente a quello di Gwen Collins, all'apparenza fragile, ma capace di lottare sino alla fine per ciò in cui crede.

Alex farà di tutto per incontrarla, per averla... senza sapere che, quando questo accadrà, dovrà lottare per tenere con sé quella ragazza dolce ma tenace, mettendo in discussione tutto ciò che pensava di sapere su se stesso.

Segnalazione Giulia Palma Land Edizioni





Titolo: Ti ho aspettata così tanto
Autore: Giulia Palma
Prezzo: 16,00 euro
Ebook? Sì
Sinossi: 

Squattrinato, dall'indole ribelle e con più ambizione che buon senso... questo è Pietro Vittori, l'affascinante scapestrato di cui Lucia si è innamorata molti anni prima.

Il ventenne che le ha giurato amore eterno e che, per un crudele scherzo del destino, ha dovuto abbandonare ora è un uomo, ed è tornato con intenzioni tutt'altro che onorevoli.

Nulla tra Lucia e Pietro sembra cambiato: i battibecchi, gli scontri, ma anche l'attrazione sono così intensi da rendere impossibile stare lontani l'uno dall'altra. Riuscirà Pietro a far capire a Lucia che l'amore, quello vero, è una forza in grado di resistere al tempo e allo spazio, e persino all'intromissione di una famiglia incredibilmente impicciona?



 

mercoledì 28 settembre 2022

Segnalazione: Racconti dalla Terra di Mario Penniello





Autore: Mario Penniello
Titolo: Racconti dalla Terra
Città e anno di pubblicazione: Pavia – 4 Agosto 2022 Editore: Amazon
Genere del libro: fantasy/fantascientifico
Pagine: 246
Link Acquisto: Ebook / Cartaceo



Trama:




Durante una spedizione nello spazio profondo, un piccolo gruppo di astronauti si ritroverà catapultato su di un pianeta Terra alternativo, un universo ricco di magia e pericoli.
Biografia Autore:
Mi presento, mi chiamo Mario Penniello e sono un ragazzo, classe 1993, nato a Torre del Greco, un comune della provincia di Napoli. Negli anni ho coltivato la mia grande passione per la lettura, cominciando con Topolino e i fumetti Marvel Comics, passando poi per i racconti diretti ai più piccoli come quelli di Geronimo Stilton. Crescendo sono passato ad opere più mature ed adatte alla mia formazione, di pari passo con la mia grande passione per il cinema in ogni sua forma, iniziando a leggere Dan Brown, Stephen King e più recentemente Andrzej Sapkowski, affascinato dal suo Witcher, avvicinandomi al mondo del fantasy. Sogno un giorno di far conoscere la mia opera a quante più persone possibile, riuscendo magari a trasporre nel media del cinema o della tv le mie storie, donandole a chiunque voglia conoscerle.
Mario Penniello 3661175528 mario_penniello@outlook.it


 

martedì 27 settembre 2022

Segnalazione: Inchiostro adente di Maria Benedetta Errigo



Titolo: Inchiostro ardente
Autore: Maria Benedetta Errigo
Editore: Hot Edizioni (Butterfly Edizioni)
Collana: Erotic Love
Genere: Age-gap erotico
Prezzo: 2,99 € ebook (in offerta a 0,99 € il primo giorno) 
Data di uscita: 27 settembre 2022
Disponibile su Amazon e Kindle Unlimited 




Trama: 

Tatiana è immersa nel suo lavoro da giornalista. Non sa cosa siano passione e istinti, la sua vita prosegue monotona tra un’inchiesta e l’altra. Finché non è costretta a intervistare Manfredi. Più giovane di lei di dieci anni, all’apparenza sembra solo un ragazzino, eppure scombussola ogni sua certezza. E quella che comincia come una scommessa per la sua carriera, si trasforma in qualcosa di più, in una passione incontenibile e un’esplosione di nuove sensazioni. 
Chiusi in una bolla tutta loro, tra sussurri e ansimi, la differenza d’età si assottiglia e Manfredi si fa strada sulla sua pelle e nella sua vita, come Tatiana non avrebbe mai immaginato prima.






 

Cover Reveal Erika Castigliano







Scheda Libro

 

DATA COVER REVEAL: 

DATA PUBBLICAZIONE:

TITOLO: CALIFORNIA IN WINE

AUTRICE: Erika Castigliano

GENERE: Romance, Contemporary, new adult, Insta-Love

AUTOCONCLUSIVO: 

DISPONIBILE SU: Amazon

EDITORE: Self Publishing

FORMATI & PREZZI: Ebook €1,49 – Cartaceo € N/D – PREZZO LANCIO (per tutto il weekend) €0,99

 

SINOSSI:  

California. Un incontro che è quasi uno scontro. La strada per tornare a casa. 

Aiden Moore è sempre vissuto prendendosi tutto ciò che voleva, senza mai preoccuparsi dei suoi doveri verso la famiglia, fino a quando la vita lo mette davanti ad un bivio, in cui è costretto a fare una scelta, e da quel momento, tutto è cambiato.

Quando Victoria White, italo-americana, arriva dal Montana per frequentare Orticultura e Agronomia presso la UC Davis, a Sacramento, tutto si aspetterebbe tranne l’incontro con lo studente dell’ultimo anno Aiden Moore. 

Lui è più grande, misterioso, scontroso e ha un passato ingombrante: Victoria dovrebbe stargli lontana, ma si sa, ciò da cui dovremmo scappare ci attrae inesorabilmente. Quando il vino rende lieti, se ne fuggono i segreti… dice il detto, ma varrà anche per loro? Riusciranno ad andare oltre ciò che li lega e a costruire il loro futuro? Riusciranno a tornare a casa?

 



 


 

BIOGRAFIA AUTRICE: 

Erika è una ragazza ancora vecchio stampo di una generazione dei primi anni ’80. Nata, cresciuta e vissuta a Roma. La sua vita è stata un susseguirsi di salite e poche discese, ma non per questo si è privata di sorridere anche quando era la cosa più difficile da fare. Fin da piccola, spesso si ritrovava nella sua stanza a leggere libri su libri, spaziare con la fantasia cercando di fuggire dalla realtà. Con la passione per la scrittura da tutta la vita, ha avuto coraggio a dar forma ai suoi sogni.

 

Autrice della dilogia “War of Heart” – “Combatti per me” e “In Your Amrs”, l’autrice ripercorre le diverse sfumature del rosa; con l’appassionante romanzo “Out of the Shadow”, ha scritto con una diversa consapevolezza e maturità, una storia forte e intensa augurando di regalare, ad ogni lettore, un pizzico di emozione e un brivido di leggerezza. 

Con “L’amore è un gesto sottile” ritorna a maggio 2022 col romance second chance, rielaborando e donando il giusto finale al suo primissimo romanzo.

A ottobre 2022 uscirà con la nuova storia “California in Wine”

 


 

CONTATTI - PAGINE AUTRICE:

Instagram: Erika_Castigliano_autrice

https://bit.ly/3w2Rcyh

Amazon: Erika Castigliano

Pagina Facebook: Erika Castigliano Autrice

https://bit.ly/3LHRTE1

 


lunedì 26 settembre 2022

Review Tour: Refuge di Karen Lynch


Titolo: Refuge - Combatti per ciò che ami 

Autore: Karen Lynch

Editore: Queen Edizioni

Genere:  Urban Fantasy

Serie: Relentless #2

Pagine: 512

Data di uscita: Settembre 2022


Trama:

Per tenere al sicuro le persone che ama, Sara si è lasciata alle spalle tutto quello che conosceva. In breve tempo si rende conto che il nuovo mondo nel quale è entrata non ha niente a che vedere con il precedente, e fatica a trovare il suo posto tra i Mohiri. Ma presto diventa evidente che Sara non è la classica guerriera che tutti si aspettano.
Mentre è impegnata a mantenere segreta la sua singolare discendenza, settimana dopo settimana Sara costruisce nuovi rapporti, affronta i suoi istruttori e cerca di gestire i suoi poteri in continuo mutamento. Sullo sfondo si profila incombente l’ombra costante del Maestro, che è disposto a tutto pur di averla.
Sara si ritroverà in un viaggio alla scoperta di sé, che svelerà i suoi punti di forza e risveglierà una parte di lei che non sapeva di avere. Vivrà la gioia di nuove amicizie, la dolcezza e il dolore del primo amore, e una perdita così profonda da rischiare di esserne spezzata. Alla fine di tutto, realizzerà che proprio l’unico posto in cui avrebbe dovuto essere al sicuro potrebbe non essere il rifugio che lei pensava.




Recensione:


Miei cari Sognatori e Sognatrici, eccomi di nuovo qui a parlarvi della mia ultima lettura. 
Lo sentite questo freschetto, l’aria inizia a profumare di torta di zucca e di mele caramellate… l’autunno avanza e con lui la mia voglia di letture adatte alla stagione. Sono una lettrice “meteoropatica”, lo ammetto, e se seguite da un po’ le mie recensioni, anche voi lo sapete.
Il libro di cui parleremo oggi è perfetto per questo periodo è ha soddisfatto in pieno ogni mia aspettativa.
Refuge è il secondo capitolo della serie Relentless scritto da Karen Lynch, e gentilmente offerto dalla #QueenEdizioni per la lettura in anteprima. Non ringrazierò mai abbastanza questa casa editrice per avermi fatto conoscere questa autrice.
Essendo un secondo libro questa recensione potrebbe contenere spoiler del primo, quindi se non lo avete ancora letto: recuperate! Poi tornate qui a leggere il mio pensiero. 
A fine di Relentless avevamo lasciato Sara in partenza per Westhorne, la scuola barra casa barra rifugio dei Mohiri. 
Ed è qui che la troviamo a inizio storia.
Sara sa che quello è il suo posto e che deve stare lì se vuole salvaguardare la vita delle persone che ama ma, il non saper combattere e l’essere stata abbandonata da Nikolas, non aiuta.
Ve lo ricordate Nikolas? Il guerriero ammazza vampiri, freddo, scostante, “incazzosello” pronto a qualunque cosa pur di difendere la nostra eroina? 
Meravigliosamente figo fa parte del pacchetto ovviamente.


«Ti fidi di me, vero?»
Guardai oltre le sue spalle, chiedendomi come potesse farmi una domanda del genere dopo tutto quello che avevamo passato insieme. 
«Sì.»
«E io ti affido la mia vita.»



Di lui a inizio libro non c’è traccia e, ammetto, non avevo preso troppo bene la cosa. Ma se anche voi avete una cotta colossale per lui non temete, il nostro eroe farà la sua comparsa e vi conquisterà definitivamente come ha fatto con me. 
Il fulcro però di questo secondo libro è Sara; la sua magia, il suo demone, il suo essere tanto speciale. 
Sara Grey incarna in questo capitolo della serie l’eroina perfetta. 
La vediamo maturare, prendere coscienza di sé e restare ferma nonostante i cataclismi che continuano ad abbattersi sulla sua vita.
Ho amato con tutta me stessa questa ragazza e la sua storia. La sua caparbietà, il suo non mollare di fronte ai venti avversi, la sua voglia di rivalsa su quell’esistenza che l’ha sempre fatta sentire debole. 
Vede i suoi limiti ma non si crogiola in essi, anzi, sfida se stessa a fare sempre meglio, sempre di più e riuscendo infine a distruggere i muri che volevano tenerla bloccata.


“Coloro che ti danno la caccia alla fine ti concederanno il potere per diventare quello che più li spaventa.”


Amo Nikolas, ve l’ho già detto, ma a fine libri mi sono accorta di avere una cotta enorme anche per Sara, per il suo modo di essere. 
La scrittura della Lynch è fluida come la narrazione della storia che ci conduce attraverso un crescendo di pathos e mistero, tra creature fantastiche e mitologiche, alla scoperta di poteri antichi e potenti che vi conquisteranno impedendovi di mettere via il libro. 
Io non ci sono riuscita, l’ho letto in una nottata e non sono mai stata tanto contenta di rinunciare al sonno per vivere nel mondo magico creato da Karen Lynch. 
Se non fosse ancora chiaro ho adorato questo romanzo con tutto il cuore e vi consiglio vivamente di recuperare la serie.
Dovete leggerla, per forza. 
Non potrete non amarla.
Un bacio e alla prossima lettura.



🌈🌈🌈🌈🌈













 

domenica 25 settembre 2022

Segnalazione Lucia Spinella Land Edizioni






Titolo: Fiore d'Oleandro
Autore: Lucia Spinella
Prezzo: 15,00 euro
Ebook? Sì
Sinossi: 

E' un caldo pomeriggio d'estate a Torrescirtea, incantevole borgo immerso nella Sicilia più profonda e ancestrale. Ma nemmeno il caldo placa le anime degli spiriti inquieti che si aggirano nelle vicinanze del misterioso e imponente Castello che da oltre trecento anni sovrasta la città. Anime invisibili ai più, ma non ad Andrea, che all'improvviso si ritrova di fronte una donna dall'aspetto delicato e sommesso; i suoi occhi sono tormentati e tristi, la dolcezza del suo volto sfigurata da un dolore antico e senza fine.

Chi è quella misteriosa donna? E perchè nessuno tranne lui riesce a vederla?

Tormentato da sogni sempre più inquieti, il ragazzo accetterà l'aiuto dell'affascinante Eliana per risolvere il mistero.

Per trovare le risposte alle sue domande, Andrea dovrà compiere un viaggio a ritroso nel tempo, scavando nelle piaghe di un amore impossibile ma eterno.


 

giovedì 22 settembre 2022

segnalazione "La partita dell'amore" di S. P. Hopeful

Solo lei, lei è il punto fisso, la costante della mia vita. Senza, tutto perde di consistenza, di forma… E diventa il niente.


LA PARTITA DELL’AMORE DI S.P. HOPEFUL

 




 

SCHEDA LIBRO

Titolo: La partita dell’amore

Autore: S.P. Hopeful

Editore: self publishing

Genere: sport romance

Formato: ebook e cartaceo

Prezzo: ebook 1,99 

Pagine: 220 circa

Data pubblicazione: 22 settembre 2022 (nuova edizione con nuovi contenuti ed elementi di grafica)

AUTOCONCLUSIVO

 

TRAMA

Daniel Martines, bomber della squadra locale di calcio, muore in un tragico incidente d'auto. Marco, migliore amico di Dan nonché suo compagno di squadra, vede le proprie sicurezze crollare e decide di concludere anzitempo il campionato e ritirarsi in Trentino, per poter combattere i demoni interiori che lo dilaniano. Christen, gemella di Dan e amica d'infanzia di Marco, si sente beffata dal destino e abbandonata da tutti. Quando Marco, all'inizio del nuovo campionato, ritorna a casa, trova una Christen sempre uguale eppure molto diversa: è fredda, distaccata, inoltre sembra avere una liaison con Samuel Lazzari, nuovo cannoniere della squadra. Chris, dal canto suo, si sforza di andare avanti come meglio può, ma l'arrivo di Marco porta in lei una vera e propria…

 

ESTRATTO

Solo lei, lei è il punto fisso, la costante della mia vita. Senza, tutto perde di consistenza, di forma… E diventa il niente.

 

BIOGRAFIA

S.P. Hopeful, pseudonimo di Simona Pilato, classe 1982, nasce e cresce a Ischia, dove tuttora risiede. Il nom de plume scelto ha un fortissimo significato per l’autrice: in esso, infatti, sono contenute le sue reali iniziali, mentre il cognome lascia trasparire la parte più ottimista di Simona. Sposata e mamma di un bimbo e una bimba è innanzitutto una divoratrice incallita di romanzi. Legge di tutto – o quasi – ma la sua vera passione sono i romance, grazie ai quali il suo lato più romantico può prendere il sopravvento. Dopo aver ricevuto un duro colpo lavorativo, ha deciso di mettersi alla prova, perché la vita può riservare sempre nuove opportunità. Infatti, dopo tante pagine sfogliate, e l’incoraggiamento da parte delle persone a lei più care, la necessità di scrivere si è fatta impellente. Nel 2019 nasce così il suo romanzo d’esordio in self publis

lunedì 19 settembre 2022

Segnalazione: Il fantasma Travaglini di Luigi Micucci




Titolo: Il fantasma Travaglini

Autore: Luigi Micucci

Editore: Brè Edizioni

Pagine: 256

In ebook solo su Amazon a 3,99€ anche in KU

In carta a 14€ nelle principali librerie online e fisiche

Genere: humor, divertente

Link Amazon https://amzn.to/3QjJZSM

In vendita dal 15 luglio 2022





Sinossi




La vicenda si svolge a Monza nel 1960. Sandro Merlini è il titolare di un’agenzia di pompe funebri, tramandata dal padre. Mentre si accinge a fare il suo lavoro, lo attende una sorpresa: il morto, Egidio Travaglini, è sparito, la bara è vuota. Al povero becchino non resta che fare la denuncia, tra l’ilarità e le prese in giro degli amici. Da questo momento iniziano le indagini. In una provincia dove in prevalenza si parla in dialetto, si rincorrono scene esilaranti di persone che raccontano di avere visto il defunto… dopo la sua morte. Tra debiti di gioco, fratelli acquisiti, gemelli che si scambiano l’identità si rincorrono situazioni paradossali, grottesche e divertenti. Un giallo, ma soprattutto il ritratto di una provincia ingenua, di persone schiette che compongono un romanzo spassoso, da leggere sempre con il sorriso sulle labbra.





Biografia 



 

Luigi Micucci, segno zodiacale pesci, è nato nel marzo del 1953 a Monza, dove risiede tuttora. Ha sempre lavorato nel settore dei trasporti marittimi internazionali, attività che svolge sino alla fine del 2019, presso un’importante casa di spedizioni con sede a Segrate. 

Sposato con Anna Maria e padre di Alberto e Virna, nel 2021 diventa nonno di una meravigliosa bambina di nome Sveva. Un viso dolce, un sorriso birichino, un nasino alla francese (tutto il contrario del suo). Attualmente in pensione, Luigi scrive da qualche tempo per diletto cercando in questo modo di tenere vivi i più bei ricordi della giovinezza. Note particolari: motociclista da una vita, pescatore provetto. Il Fantasma Travaglini non è la sua prima opera edita.






Estratto

 

Approfittando di un momento di tranquillità, il brigadiere scelto Felice Spaccaforno aprì il cassetto della scrivania, prese la Gazzetta dello Sport e iniziò a sfogliarla.

“Mannaia!” inveì poco dopo all’indirizzo della recluta Crippa.

Il tempo di leggere qualche titolone sull’imminente gara ciclistica Milano-Sanremo e il giovane poliziotto lo aveva interrotto. 

“Che c’è?” chiese in malo modo.

“Un tizio all’ingresso, chiede di parlare col maresciallo.”  

“Che tizio?” rispose Spaccafornomentre ripiegava il quotidiano.

“Uno dell’ospedale.”

“Nome?”

“Ma che cazzo te ne frega del nome” gli venne da rispondergli. 

Era un uomo di mezza età che voleva parlare con il maresciallo punto e a capo. Il maresciallo c’era? No. E allora bastava dirglielo e quello sarebbe ritornato più tardi e pace amen. E poi il nome non glielo aveva detto né tanto meno lui glielo aveva chiesto.

“Porca troia, prima o poi ti mando affanculo” pensò Crippa “chiedo e torno.” E ritornò sui suoi passi.

Il brigadiere gongolava. 

Non che Crippa gli fosse antipatico ma i giovani... ehhh! I giovani.

Secondo lui i giovani bisognava tenerli costantemente sul chi vive; più degli altri Crippa, un poliziotto di leva, per giunta figlio di papà e raccomandato dall’alto. 

Trasferito a Monza l’anno precedente dal centro addestramento reclute, aveva preso da subito una confidenza esagerata con la bicicletta d’ordinanza. 

“Brutto affare” si era detto il brigadiere. 

Che a Spaccaforno toccassero tutto, ma non quel velocipede che teneva sempre lustro e oliato e che col trascorrere degli anni era diventato il suo personale mezzo di trasporto casa-lavoro e viceversa, durante tutta la bella stagione. 

Ancora un mesetto anche meno e ci avrebbe rimontato la sella che ai primi freddi autunnali rimuoveva personalmente per evitare che i colleghi facessero un uso sconsiderato del velocipede durante l’inverno. Per maggior sicurezza la custodiva al sicuro nella cantina di casa sua, avvolta in una pagina di giornale. La bicicletta, invece, svernava al calduccio sotto una coperta militare nella rimessa del commissariato. 

“Il signore di là è Carlo Sirtori, infermiere al San Gerardo.”

“E che vuole?”

“È qui per Egidio Travaglini, il morto scomparso.” 

A domanda risposta. Col cazzo lo fregava ancora. 

Al brigadiere la cosa puzzò. L’infermiere del pronto soccorso? Cosa diavolo poteva avere costui da riferire alla Polizia dopo quasi una settimana dalla scomparsa del cadavere? Morale della favola: ‘che s’attaccasse a ’sta minchia.’ Poi, però, la curiosità ebbe il sopravvento.

“Che si accomadasse” ordinò. 

Appena in tempo, ancora pochi istanti e l’infermiere avrebbe alzato i tacchi per la seconda volta.

Erano notti che non dormiva. Ma se lui aveva ragione non di meno ne aveva sua moglie. In fondo chi era lui per mettere in dubbio il resoconto di un medico e per giunta di uno specialista? Ciò non toglie che sempre lui, anche se in veste di semplice infermiere, il ‘morto’ l’aveva visto respirare ancora quando la Tirabaci l’aveva preso in consegna.  

“Tira qualcos’altro quella lì” brontolava strada facendo, diretto in commissariato. 

Rodolfo Messa, suo collega al geriatrico, un giorno gli aveva confidato che pur di fare carriera, l’infermiera aveva avuto una relazione licenziosa col professor… ma lasciamo perdere va là, in fondo non erano fatti suoi. Viceversa erano affari suoi il peso sullo stomaco che provava da giorni e l’inappetenza seguita, oltretutto accompagnati da improvvisi giramenti di testa e senza contare gli incubi. Il più frequente era Egidio che tra le fiamme dell’inferno lo accusava di reticenza e di vigliaccheria. Basta! Si era detto, il momento di svuotare il sacco era giunto.

Quella mattina, seduto dirimpetto al brigadiere Felice Spaccaforno, si rese subito conto di avere a che fare con lo stereotipo del vero meridionale doc. 

Ci credo bene. Il militare non si era rasato e il pelo irto della barba incolta gli rimarcava i lineamenti del viso scuro, in netto contrasto con i capelli bianchi dal taglio rigorosamente a spazzola. Forse per questo motivo gli zigomi del brigadiere apparivano esageratamente sporgenti e gli occhi scuri, piuttosto inquietanti. Due biglie nere come la pece, ecco cos’erano quelli lì, mica occhi, che lo fissavano con una diffidenza a dir poco esagerata. 

“Dunque che c’è?” gli chiese il graduato senza tanti preamboli.

“Ma dove cazzo l’ho già visto?” Sirtori era certo, il viso del poliziotto gli ricordava qualcuno, ma chi?

“Signor maresciallo!” esordì. 

“Brigadiere scelto, prego” lo corresse Spaccaforno.

Allora l’infermiere, scusatosi per l’inesattezza, un po’ per forza d’inerzia e un po’ per rispondere alle domande del poliziotto, raccontò per filo e per segno di Egidio Travaglini, del suo arrivo in ospedale, eccetera, eccetera. E più dipanava la matassa e più l’apprensione allo stomaco lasciava spazio a una piacevole sensazione di fame che nella mente di Carletto non tardò a configurarsi in una bella michetta con dentro un mezzo etto di mortadella e due peperoni sott’aceto. 

“Minchia! Unni l’ho già visto chistuomu?” 

Questa volta era Spaccaforno a farsi la medesima domanda. 

E così nella comune incertezza se si fossero già visti oppure no e se sì dove e quando, trascorse ancora qualche minuto prima che Amedeo Crippa terminasse di battere a macchina la deposizione dell’infermiere.

Fimmi qui” disse infine il brigadiere, mettendo a fuoco per l’ultima volta il volto del suo dirimpettaio, deciso a ricordare. E l’altro, intuito l’antifona, decise di darsi una mossa, firmò il documento senza rileggere e indossato il cappotto scomparve. 

“Chi Diu u benedica!” esclamò Spaccaforno sistemando il documento bene in vista sulla scrivania di Cattadori.

“Che ti dicevoChippafigghiù miùbeddu! Sto connuto ci ha preso paura e ora, dopo gionni dall’accaduto, quatto, quatto, cci veni a raccontare ri chistu e richiddu pensando che noi dui, ma soprattutto tu, e fessi semu!”

Crippa accennò un sorriso.

Nello stesso momento, a un centinaio di metri dal commissariato, Carletto Sirtori stava immobile sotto il portico del cinema Manzoni. 

Ustia!” esclamò senza volerlo. 

Un passante incuriosito si girò a guardarlo. 

Giovedì diciotto dicembre millenovecentocinquantotto, San Siro, in campo Inter contro Juventus, risultato finale Inter 1 Juventus 3. 

Ma sì certo, era lui, il poliziotto.

Tribuna popolare, terza fila, un freddo polare. Il brigadiere era l’uomo che gli sedeva accanto, ma con la barba fatta, in borghese, la sciarpa al collo e il borsalino di feltro sulla testa. Porca troia! C’era mancato poco che venissero alle mani.  

I soliti ‘culi’ bianco neri. L’arbitro, venduto, certo Vincenzo Orlandini, aveva interrotto la partita precedente al 58’ causa nebbia, quando i nerazzurri vincevano per due reti a zero. 

“‘Mavadavialcù’” concluse, rimettendosi in marcia “un terùn e per giunta juventino. Il massimo!”