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mercoledì 8 novembre 2017

Il Divoratore d'ombra di Gianluca Villano

Buongiorno sognatori,
oggi la nostra nuova collaboratrice LYA ci parla de Il Divoratore d'ombra, di Gianluca Villano. 
Trama: Crios e Logren sono amici d’infanzia, cresciuti insieme nell’Asher, il vecchio asilo delle Levatrici. Crios, il giovane Oblato, è vigoroso e bello, sta per essere consacrato, attraverso una Cerimonia Solenne, come Divoratore d’Ombra, mentre Logren, mite, sensibile, ha una grande interiorità che rischia di farlo vacillare tra raziocinio e fantasia. Ma sarà solo l’immaginazione di Logren a fargli vedere cose che gli altri non riescono a percepire? Sarà la fervida fantasia a fargli avere sogni e visioni tanto intense e vivide da turbarlo anche nella veglia? Coinvolti in mirabolanti avventure e misteri soprannaturali, i due protagonisti scopriranno l’inesorabile fato che avanza.

Prima di passare alla recensione, chi è veramente Gianluca Villano?


" Tutto ebbe inizio all’età di 10 anni, quando frequentavo la quarta elementare: rimasirapito dal cartellone pubblicitario di un film che si proiettava al cinema (La foresta dismeraldo). All’inizio fu come un gioco, scrivere racconti dove io ero il protagonista, dovepotevo sognare di avventure e imprese folli e fare l’eroe, poi scrivere divenne una parteessenziale della mia vita, una necessità, un bisogno, un modo incredibile per liberare lafantasia. Aprile 1996. Pubblicati Articoli su rivista fantasy nazionale Kaos (n°35):“Arachin, Signore dei Ragni”, “La progenie del caos: Bakland e Sorkron”. Agosto 2002. Pubblicato romanzo fantasy “La Rosa dei Nirb”, edito da I Fioridi Campo (Pv). Giugno 2003. Poesia “La Rosa e le spine”, pubblicata su Antologia Poesie delNuovo Millennio, edito da Giuseppe Aletti Editore (Rm). Novembre 2003. Poesia “Il Bacio di un Angelo”, pubblicata su AntologiaPremio Pablo Neruda 2003, edito da I Fiori di Campo (Pv). Dicembre 2003. Poesia “A Valentina”, pubblicata su Antologia Tra un fiorecolto e l’altro donato, edito da Giuseppe Aletti Editore (Rm). Dicembre 2003. Scheda biografica inserita nell’Enciclopedia dei Poeti ItalianiEmergenti, edito da Giuseppe Aletti Editore (Rm). Aprile 2005. Romanzo fantasy “Il Muro d’Ombra”, edito da I Fiori di Campo(Pv) Ottobre 2008. Pubblicazione romanzo fantasy “Il Sigillo dell’Unicorno”, editoda Il Filo (Rm). 25 Ottobre 2009. Giardini Naxos. Menzione d’Onore a Il Sigillo dell’unicornoconferita dall’Accademia Internazionale Il Convivio, Premio “Poesia Prosa eArti Figurative 2009”. Febbraio 2016. Pubblicazione romanzo fantasy “Il Divoratore d’Ombra”, primovolume della Saga della Corona delle Rose, edito da Youcanprint. 2016. Pubblicazione racconto horror “Il Segreto del Cobra”, primo volume dellaSaga di Cobra, edito da Youcanprint. Marzo 2017. Pubblicazione romanzo fantasy “L’Obelisco dei Divoratori”,secondo volume della Saga della Corona delle Rose, edito da Youcanprint. 2017. Pubblicazione racconto horror “Transilvania”, edito da Youcanprint. "

Recensione: Innanzitutto premetto che il genere fantasy non è tra i miei preferiti perché spesso faccio fatica a seguire la trama, i vari personaggi, a immedesimarmi nelle scene raccontate. Tuttavia, questo romanzo mi ha davvero spiazzato. Sì perché l’autore apre ai lettori con una bellissima presentazione e con un elenco dei protagonisti cui chi legge può sempre far riferimento. E non solo! Sempre a favore dei fruitori, sono presenti ben due piante: la prima è relativa alla città dove si svolge la storia, Muelnor, la seconda illustra Arbor. In fondo al libro, poi, è stato inserito un glossario che aiuta nella lettura.
Il romanzo racconta l’amicizia forte che lega i due personaggi principali, Crios e Logren, un sentimento forte che viene messo alla prova a ridosso di una solenne celebrazione che cambierà la vita del primo giovane. Ma come spiega anche l’autore stesso nella presentazione, tocca argomenti più profondi, che personalmente non avrei mai creduto di trovare in un fantasy.
Gianluca Villano sceglie di scrivere in terza persona, il lettore percepisce la presenza di un narratore anche se il punto di vista è per la maggior parte quella di Logren il protagonista principale. Non manca, tuttavia, quella di Crios o di altri personaggi minori. Ho apprezzato molto l’inserimento di una figura particolare: il Vento. Attraverso il suo soffiare, esso è presente ovunque e può raccontare molto di più di ciò che i protagonisti riescono a notare, a percepire, a vivere.
“(Il Vento) Sorvolò la Panoramica e si proiettò nel cuore della Città Nuova, sibilando fra gli alti pinnacoli e indugiando appena fuori delle vetrate dipinte di torri sontuose, ricche solo della cupidigia e vanità di coloro che l’abitavano; dai loro cuori trasudava la paura di perdere ciò che possedevano e l’indifferenza verso tutti gli altri.”

 Quella che si vive a Muelnor è una vita tranquilla, serena. O almeno è quello che credono tutti finché gli eventi non costringono a prendere atto della realtà. Un mondo con delle consuetudini accettate nella loro assurdità sul quale il protagonista apre gli occhi quando sta per perdere ciò che ha di più caro. Proprio come accade a tutti noi, a coloro che vivono la quotidianità trasportati dalle  abitudini, fin quando non succede qualcosa che li scuote, svegliandoli dal torpore in cui sono caduti. Questo secondo me è un altro aspetto interessante del romanzo di Villano: Logren inizia a porsi domande; chiunque di noi potrebbe essere Logren.
Lo stile dell’autore è impeccabile. Tanti sono i dettagli regalati dall’autore che, attraverso le sue parole, il lettore riesce a percepire suoni, odori, a vedere i personaggi come se gli stessero davanti, fino ad avere nitide le scene e i movimenti descritti.
“L’Holdan sollevò lo sguardo verso le case del borgo, come se potesse scrutarne i meandri più reconditi e il Mantello si spostò controvento, seguendo la direzione dei suoi occhi, allungandosi e dividendosi in frange sempre più sottili, al punto che le estremità si fusero con la notte.”

 Il Divoratore d’Ombra, è un romanzo che mi ha tenuto legata alle pagine in un modo che non mi sarei aspettata, affamata di scoprire cosa sarebbe accaduto di lì a poche righe. L’autore, tra l’altro, vizia un po’ i lettori – almeno io, che non sono avvezza a questo genere, mi sono sentita coccolata – perché a ogni inizio capitolo offre una sorta di presentazione del personaggio che si incontrerà, proprio per riepilogare i poteri, la storia, tutto ciò che riguarda la figura stessa e il mondo da dove proviene.
Nonostante il suspense di cui è intrisa l’intera storia, non mancano lievi accenni erotici e la presenza dell’amore. Un amore sofferto, segreto, perduto, che tuttavia lascia una carezza sul cuore di chi legge. E Gianluca Villano, con le sue minuziose descrizioni permette di immedesimarsi nel protagonista di fronte alla sua amata.
“La vicinanza di Eberryn lo inebriava, aveva il potere di cancellare ogni preoccupazione. Una veste di lino trasparente con ricami dorati fluiva sulle sue forme prosperose, donandole un’aura regale; intorno al collo scoperto portava un velo azzurro di seta. I capelli, non troppo lunghi, erano impreziositi da un fermaglio d’oro a forma di Ver-dicorteccia: il fiore dai petali di legno e dal profumo intenso che cresceva sui rami del Salice d’Ambra; avrebbe voluto essere lui a regalarglielo, ma non avrebbe mai potuto comprarlo. (…) non si sarebbe mai messa con uno che non poteva offrirle niente. Non aveva mai avuto il coraggio di confessarle i suoi sentimenti e alla fine l’aveva persa per sempre.”

Ma non sappiamo come andranno a finire le cose. Ricordiamoci che questo è soltanto il primo libro della Saga della Corona delle Rose e magari potrebbero avvenire dei cambiamenti! Da romantica, me lo auguro!
Personalmente sono rimasta colpita dal lessico ricercato e allo stesso tempo di facile comprensione usato, un modo d'esprimersi che fa innamorare della lingua italiana. Stupende le metafore distribuite qui e là nel corso dell’intero romanzo. Una lettura per tutti: uomini, donne, ragazzi, affascinati dal mondo del fantastico.                        

Voto:


1 commento:

  1. Grazie Lya per aver saputo cogliere con maestria il frutto minuzioso del mio lavoro. Le tue parole valgono oro per me. Felicissimo di averti sorpresa e di averti donato una lettura piacevole. Spero che tu sia pronta per leggere il seguito...

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