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lunedì 20 novembre 2017

Non basta dirmi ti amo di Daniela Volonté

Buongiorno lettori,
oggi la nostra nuova recensionista Minerva Wilde ci parla di Non basta dirmi ti amo di Daniela Volonté.
L'autrice è nata a Como, ha una laurea in Economia e Commercio e una in Scienze della Comunicazione, e tra l’una e l’altra ha lavorato come impiegata. Scrive per passione, ma lo fa a tempo pieno, perché vi dedica ogni minuto libero della giornata. Con la Newton Compton ha pubblicato Buonanotte amore mio, diventato subito un bestseller ai primi posti delle classifiche, L’amore è uno sbaglio straordinario, Non chiamarmi di lunedì, La meraviglia di essere similiNon basta dirmi ti amo e, in ebook, Sei l’aria che respiro e La dolcezza può far male.


Trama: Durante le feste, l’aeroporto JFK di New York è persino più affollato del solito. A causa delle abbondanti nevicate, poi, tutti gli aerei sono in ritardo, compreso quello che dovrebbe riportare Beatrice in Italia. Durante l’interminabile attesa, un passeggero ha un infarto e Beatrice si ritrova a soccorrerlo tempestivamente con l’aiuto di un uomo con una cicatrice sul viso. Si chiama Callan ed è di origine inglese. Seppure per poco, l’intensità di quei momenti li ha avvicinati, ma l’annuncio dei voli richiama entrambi alle proprie vite e Beatrice torna in Italia dal fidanzato, Matthias, che ha in serbo per lei un’inaspettata proposta di matrimonio. I preparativi la inghiottono, insieme ai conflitti con l’ingombrante suocera e con suo fratello, che non vede di buon occhio le nozze. Beatrice ha quasi dimenticato l’episodio all’aeroporto, quando riceve il messaggio di Richard, l’uomo che ha salvato: ha organizzato un weekend in Toscana con le due persone a cui deve la vita. In pochi giorni tutto cambia e Beatrice dovrà prendere decisioni difficili pur di seguire il suo cuore. Sarà pronta a lasciarsi andare? 
Dall’autrice del bestseller Buonanotte amore mio
Ai primi posti delle classifiche italiane
Basta un istante di intesa per rendere eterno un amore

Recensione: Oggi mi accingo a parlare del nuovo libro della mia scrittrice preferita: Daniela Volonté.

Sono stata in gravissimo imbarazzo, tanto da rileggerlo diverse volte: il responso è stato quasi sempre lo stesso.
Mi spiego meglio: qui non si tratta di una Pincopallino qualsiasi, qui si tratta di un'Autrice con la A maiuscola, di una che ha talento e quindi sa scrivere e che sa affascinare davvero molte persone.
Le sue storie quasi sempre affrontano tematiche quotidiane e pur non apportando nessuna novità nel contesto narrativo sono scritte con una prosa elegante, femminile, leggera e accattivante. Quando leggi le sue pagine ti senti parte della storia ed è come se si fosse avvolti in una calda coperta davanti a un bel fuoco. Non si trovano mai situazioni o parole volgari e grossolane. Un vero angolo di paradiso per me.

Veniamo alla valutazione della storia, la trama ve l'ho già riportata in calce e non intendo fare una recensione/riassunto.
Beatrice Villa incontra in un aeroporto degli Stati Uniti Callan Russell a seguito di un malore di un passeggero: loro due sono stati gli unici a prestare i primi soccorsi.
Beatrice Villa accorre subito a fare il massaggio cardiaco e la respirazione bocca a bocca. Dalle righe scritte si evince che è molto brava e competente ma non viene spiegato il perché di questa sua competenza. Tanto che ho dovuto rileggere l'intero pezzo per ben due volte e niente: si parla di punto di repere, di insufflazione, di poket mask che Beatrice molto diligentemente si fa un appunto di comprare appena sbarcata a Milano. Come se fosse il latte che le manca dal frigo... ho pensato persino che non possedendo una poket mask io non sono nessuno. Ma fin qui niente di strano. Lo strano è dato dal fatto che Beatrice usa un defibrillatore con estrema perizia. Un defibrillatore che Callan si è procurato come se fosse un giornale. Strano poi che arrivino loro per primi e non il 911 eh? Ma anche qui ho sorvolato perché presa dalla perizia della penna di Daniela.
Ho sobbalzato però al passo successivo e mi sono detta: «Oh ma andiamo, ma anche no!»
In questo pezzo, che mi ha fatto sobbalzare dalla sedia, la nostra eroina usa il defibrillatore con la stessa perizia e noncuranza con cui sono solita usare il frullatore per il passato di verdure... ho pensato persino che Beatrice doveva essere un medico e che dopo qualche pagina venisse detto. Perché vedete, se non si è fatto un corso avanzato come paramedico o medico, dubito che si possano usare macchine come il defibrillatore o addirittura intervenire con massaggi e respirazioni coatte. Da questo momento in poi la lettura di questo libro, iniziata con tanto amore e entusiasmo, è stato un crescendo di dubbi, di interrogativi che mi vorticavano nella mente. Ci sono diverse incongruenze e lacune nella storia tipo: come fa Beatrice a ricordarsi tutti i numeri telefonici a memoria? In un'epoca dove il digitale è imperante e, anzi, funge da supporto mnemonico mi sembra un po' dura far passare anche questa. Oppure come può l'avvocato dire che non ha prove in mano? Esiste sempre traccia sui tabulati dei messaggi e delle telefonate.
Non sto qui a spoilerare tutta la storia perché, comunque malgrado le molteplici incongruenze nella trama, mi ha fatta sognare e moltissimo!
Dunque, adesso che abbiamo affrontato lo spinoso problema delle incongruenze, veniamo al lato positivo: Daniela è cresciuta. Quando ho letto le scene erotiche così deliziosamente esposte mi sono molto meravigliata: sapevo che è una scrittrice di talento ma non fino a questo punto! Ha saputo davvero conquistarmi con queste pagine di puro erotismo, descritto con il linguaggio semplice e scorrevole che la caratterizzano sempre, ma nelle quali si intravede tutta la sua femminilità. È stato una giostra di picchi ormonali. Perché la vera forza di questa scrittrice talentuosa sta nel sapere gestire le parole e creare una magia con esse.
Consiglio comunque questo libro. Mi ha riempito il cuore di emozioni e mi ha fatta sognare.


Voto: 3 su 5 
 (media fra il voto alla cover 2, il voto alle incongruenze della trama 2 e il voto alla prosa dell'autrice 5).

  

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