La luna nell’oceano
Buongiorno Mondo di sognatrici, la nostra Minerva ha letto in anteprima e recensito per noi "La luna nell'oceano" di Benedetta Cipriano.
Data di pubblicazione: 10 dicembre 2018
Genere: contemporary romance
Autrice: Benedetta Cipriano
Trama:
Il mio nome è Lua e significa luna.
I miei occhi però non sono luminosi quanto quello spicchio perfetto che ogni notte tinge d’oro l’oscurità. Il mio sguardo è ormai spento e la mia mente è come la seconda parte di un romanzo mai concluso.
La mia vita è stata soffiata via, come le foglie con il vento gelido invernale.
Sono distrutta, come un puzzle di cui si sono persi i pezzi. Sono un frammento di un vetro rotto, sono divenuta la malinconia di un tramonto rosso e stanco.
Sono spezzata, eppure combatto, eppure resto in piedi. Eppure ce la faccio.
Ho perso il mio cuore nell’oceano e ho lasciato che i miei ricordi si confondessero tra le sfumature di una conchiglia.
Sono dolore che si mescola alla schiuma delle onde.
Sono il rimpianto che si riempie di salsedine e il ricordo di un’estate volata via troppo in fretta.
Sono pioggia, sono fango, sono un vuoto destinato a non riempirsi mai.
Lui si chiama Maverick e ha gli occhi più blu degli abissi, ma io non posso specchiarmici, perché quegli occhi sono azzurri, sono profondi, sono come il ghiaccio che attanaglia il mio cuore ogni volta che osservo l’oceano.
Lui è la bellezza, la ribellione, la sensualità, la passione, ma è anche ciò da cui devo stare lontana.
Il mio nome è Maverick e sono un ribelle. Ribelle come le onde che cavalco ogni giorno e libero quanto la mia tavola da surf.
Vivo su una spiaggia in prossimità dell’oceano e lascio che sia il vento dolce californiano a portare via con sé tutti i brutti ricordi.
Sono cresciuto senza una meta e ho lasciato che le onde fossero casa mia.
Sulla mia tavola da surf è inciso il mio nome e l’inchiostro da cui è macchiata la mia pelle mi ricorda ciò che ero, lasciando che io scelga di essere ogni giorno ciò che sono.
Lei si chiama Lua ed è bellissima. I suoi occhi sono un campo minato e il suo cuore una bomba pronta a esplodere.
Non mi guarda, ma io la osservo.
Non mi tocca, ma io lo faccio.
Mi sfugge, ma io la prenderò, perché quel cuore celato dietro una barriera di cristallo sente ancora il bisogno di tornare a battere.
Sono Maverick, sono un combattente e lei è la mia piccola luna da conquistare.
E io lo so, sarà mia.
Salve a tutti, raramente mi lascio allettare da una cover ma con questo romanzo l'ho fatto e lasciatemelo dire... wooow e ancora wooow!
Non conoscevo ancora quest'autrice e quindi ho aderito a scatola chiusa al suo review party solo perché attratta da una cover che, dopo aver letto il libro, devo dire è perfettamente in tema con il suo contenuto.
All'inizio ho fatto un po' fatica perché la prima parte è molto malinconica, cupa, triste. Molto introspettiva.
Ad un certo punto avevo quasi voglia di piantare lì la lettura... eh beh, non fatelo! Io non l'ho fatto e sono stata premiata!
La storia si evolve, da malinconica e staticamente introspettiva come si presenta nella prima parte e nella seconda fa un passo avanti diventando sexy e intrigante.
Lua, la protagonista del romanzo, tramite l'abile mano di Benedetta incomincia a raccontare la sua disperazione: è una giovane madre che ha perduto il suo bambino in un incidente di barca sull'oceano durante una vacanza in Portogallo.
Come si può imparare a sopravvivere a questo dolore e soprattutto come si può sopravvivere a un figlio? Tutto ciò è innaturale: i figli muoiono sempre dopo i genitori, o almeno è così che dovrebbe essere secondo il naturale corso degli eventi della vita.
Non riusciremo mai a farcene una ragione di fronte ad una perdita così straziante come quella di una giovane vita, e nemmeno Lua ci riesce.
Lei, che è una giovane madre single, ha il cuore dilaniato, si sente colpevole (contribuisce molto a farla sentire tale anche il padre biologico di suo figlio) e quindi decide di andarsene lontano dai ricordi dolorosi e da un luogo in cui tutto le parla di quel figlio scomparso lacerandole ogni volta il cuore con rimembranze dolorose.
Ma Lua, a distanza di due anni, deve ritornare a Santa Cruz dove è cresciuto suo figlio Diego e dove la sua famiglia ha un ristorante.
Deve ancora una volta affrontare quell'oceano che le ha "sottratto" suo figlio!
È da ben due anni, da quando ha perduto il suo bambino, che non guarda più l'oceano che ha tanto amato e il cui amore ha trasmesso a suo figlio. questo risentimento che prova nei confronti dell'oceano non è altri che la trasposizione del suo enorme senso di colpa: lei si sente in colpa, lei ha sbagliato, lei doveva proteggere suo figlio...
Maverik Logan "Strafigo" Slater è un surfista ultratrentenne, ha un passato doloroso: una giovinezza passata negli orfanatrofi fino a quando non ha incontrato un poliziotto che dopo aver conosciuto la sua rabbia e il suo dolore ha deciso di adottarlo e di insegnargli a domare la sua rabbia giovanile facendo confluire la sua energia verso uno sport quale il surf. Egli è maestro di surf. Uno sport che si fa sulle onde di un mare arrabbiato... l'oceano.
Cosa avranno mai in comune questi due personaggi? Sta diventando interessante vero? Ne vorreste sapere di più? Non vi resta che acquistare il libro della nostra bravissima Benedetta Cipriano.
Cinque nuvolette molto ben meritate!
Seguirò questa autrice e voglio leggere ancora qualcosa di suo!
Minerva Wilde
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