Buongiorno Sognatori e
Sognatrici.
La nostra EmmaRose, ha letto e recensito “ The Room” di Alexandra
Rose e Francesca C. Cominelli.
Scopriamo insieme cosa ne pensa, vi va?
Titolo: The Room
Serie: Autoconclusivo
Autore: Alexandra Rose ,Francesca
C. Cominelli
Pubblicato da: Self Publishing
Genere: Erotic Romance
Prima pubblicazione: 22
Gennaio 2019
Numero pagine: 425
Formato: Ebook e cartaceo
Sinossi
Non fare sesso nelle stanze.
Non sentirti mai in obbligo.
Non superare i tuoi limiti.
Sono queste le uniche tre regole de The Room, un Night Club elegante e raffinato al centro di Santa Monica.
Ginevra e Amelia si trasferiscono in America per il dottorato e capitano quasi per caso di fronte all’annuncio online del locale. Per loro è un gioco, un modo per mettersi alla prova e trarne delle esperienze da trascrivere nei loro romanzi erotici.
Quando diventano Perle, non sanno che ad attenderle al di là della porta c’è qualcosa che le sconvolgerà per sempre.
Non sentirti mai in obbligo.
Non superare i tuoi limiti.
Sono queste le uniche tre regole de The Room, un Night Club elegante e raffinato al centro di Santa Monica.
Ginevra e Amelia si trasferiscono in America per il dottorato e capitano quasi per caso di fronte all’annuncio online del locale. Per loro è un gioco, un modo per mettersi alla prova e trarne delle esperienze da trascrivere nei loro romanzi erotici.
Quando diventano Perle, non sanno che ad attenderle al di là della porta c’è qualcosa che le sconvolgerà per sempre.
Recensione
La storia ruota attorno a
4 personaggi, di cui due principali (Amelia e Ginevra) e da altri due che da secondari, diverranno con Amelia e Ginevra perno e fulcro della storia.
È la storia di due amiche
che per svolgere i rispettivi dottorati, si dovranno trasferire a Santa Monica
per tre anni.
Amelia e Ginevra sono agli
antipodi, ma nonostante ciò indispensabili l’una all’altra.
Lilly, dottoranda in
neuroscienze, riflessiva, pacata, a tratti timida.
Ginny, dottoranda in
letteratura straniera, spigliata, allegra, briosa ed intraprendente.
All’apparenza molto
diverse ma unite da una profondissima amicizia e non da meno, dalla passione
per la scrittura. Infatti le due amiche stanno scrivendo un libro a quattro
mani. Ho apprezzato molto l’idea del romanzo nel romanzo. Questo particolare mi
ha fatto subito pensare ad un sogno a scatole cinesi (le due
protagoniste scrivono un erotic romance, come realmente stanno facendo le due
autrici) e quindi l’associazione con il
fil rouge di “Inception” è stata immediata.
Insomma, arrivate a Santa
Monica, per sbarcare il lunario, trovano lavoro presso il “The Room”, un luxury
night club. È un club esclusivo dove il cliente può cercare l’estremo piacere
senza però l’atto fisico.
…“Avrei voluto urlargli di farmi sua
in quel preciso istante, di affondare le dita nelle mie carni umide di passione
per lui. Ma mi limitai a lasciarmi scappare un gemito. Lui non se lo fece
sfuggire e sorrise soddisfatto.
“Ai giochi perversi si può giocare in due”
sussurrò, avvicinando le labbra alle mie.
Mi divorò di nuovo, mentre le nostre dita
accarezzavano parti proibite" …
Proprio questo club, diverrà
croce e delizia delle due amiche. Infatti, è proprio tra le sale del locale che
le loro vite, si intrecceranno con quelle di Mr.K e l’uomo senza nome (solo ai
¾ del romanzo , scopriranno le identità dei due sconosciuti).
“… Avrei potuto fermarmi.
Avrei potuto ritornare verso il petto. Invece andai sempre più in basso, fino a
raggiungere il bordo dei suoi jeans.
“Niña, por favor.”
“Sì, Mr. K, supplicami.” Sollevai lo sguardo e lo vidi ribaltare la testa all’indietro. Voleva di più, voleva che lo soddisfacessi. Ma non avrebbe ottenuto nulla di tutto ciò…”
“Niña, por favor.”
“Sì, Mr. K, supplicami.” Sollevai lo sguardo e lo vidi ribaltare la testa all’indietro. Voleva di più, voleva che lo soddisfacessi. Ma non avrebbe ottenuto nulla di tutto ciò…”
Ciò che mi ha colpito
durante la lettura, è lo strano gioco del caso e delle strane coincidenze. Ad
oggi, non mi capacito di come non si siano riconosciuti. È pur vero che, una
delle regole del The Room è la benda per i clienti e la mascherina per le
Perle, e quindi l’identificazione reciproca non è possibile. Ma razionalmente
pensando, come hanno fatto Amelia, Ginevra ed anche i due baldi giovani a non
riconoscere le voci dell’altro? E leggendo, mi arrabbiavo di volta in volta,
perché per me era palese chi fosse l’altro e quindi incitavo i vari personaggi
ad acuire i propri sensi per arrivare alla mia stessa conclusione!
“ … Era come un vulcano in procinto di
esplodere: calmo all’esterno ma distruttivo all’interno. Mi avrebbe travolta,
lo sapevo, la sua potenza si sarebbe abbattuta su di me e mi avrebbe devastato.
Sarei stata solo cenere…”
Vi ricordate quando vi
parlavo di altri due importanti personaggi?
Sono Lucas e Killian.
Il dottor Lucas Cox è il
referente di Lilly presso il dipartimento di neuroscienze. I due intrecceranno
una liaison amorosa, non priva di imprevisti e brutti scherzi del destino che
metteranno a dura prova la loro storia.
“… C’era soltanto lui nella mia testa. E
lo odiavo per quello che mi aveva fatto. Non gli avrei più permesso di
trattarmi come voleva. Non ero il suo ninnolo personale …”
Lucas è un uomo di scienza,
dedito alla ricerca per le malattie neurodegenerative. È molto riservato, a
tratti scostante. Però quella fatidica sera, si concede un’uscita con il suo
amico di vecchia data: Killian.
Lucas al The Room
incontrerà una nuova Perla, Lilirose. Ne resta subito affascinato, nonostante il buio
della sua benda. Quindi, chi si cela dietro a quella voce melodiosa? Le regole
sono chiare. Non è concesso conoscere né al cliente, né alla Perla, le
rispettive identità. Ma noi sappiamo che il destino è assai imprevedibile e
quindi tutto può accadere.
Adesso veniamo a Killian.
Il mio preferito!!!
Sfido chiunque a non
sciogliersi dinnanzi ad un bel surfista (per metà spagnolo e per l’altra
americano) dalla pelle ambrata, amante dei libri nonché proprietario di
un’antica libreria…
Ditemi se anche voi non
avete pensato: ”Che fortunata Ginny, ti sarai pure beccata un bernoccolo per lo
scontro con la tavola, ma poi il premio finale è stato Killian!”
“… Non riesco a starti vicino senza pensare di
spogliarti e farti mia” continuò Killian, strofinando il naso sul mio. “Non ho
fatto che pensarti. Mi sei entrata nella testa, piccola Ginny, e non riesco a
farti uscire. Sei mia? Solo mia?...”
Anche Killian frequenta il
The Room, e come per il suo compare, anche lui resterà ammaliato da una nuova
Perla, Ginger. Anche la la loro
storia sarà un cammino in salita. Una salita irta di sfide e di ostacoli all'apparenza insormontabili.
Le coppie verranno messe
in difficoltà, da Perle gelose e psicopatiche. Verranno ostacolate da sospetti,
bugie e maldicenze. Verranno osteggiate dalla paura di svelare i propri segreti
più intimi, temendo la reazione dell’altro.
Questo libro scritto a
quattro mani, mi ha profondamente sorpresa perché ritengo sia molto complesso
far conciliare idee e pensieri di due menti. Deve esserci un’immensa sintonia;
dev’esserci molta fiducia nelle capacità dell’altro e soprattutto dev’esserci
la capacità di condividere oneri ed onori.
In questo caso, le due autrici
hanno saputo ben dosare la propria creatività e la propria tecnica, senza il
talento dell’una prevalesse sull’altra.
Siccome i giri di parole sono inutili,
a me The Room è piaciuto tanto.
L’unica sbavatura in tutto
ciò è il finale. L’ho trovato molto frettoloso e poco incisivo. In quel ” sei mesi dopo e un anno dopo”, si capisce a grandi linee, cosa sia successo alle
due coppie, ma personalmente avrei preferito qualche altra pagina per poter
capire ancor di più, alcune dinamiche di una delle due coppie in particolare.
Nonostante ciò, il mio voto non può che essere
positivo.
☁☁☁☁
EmmaRose
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