Cerca nel blog

venerdì 8 febbraio 2019

Recensione di The Room ( Alexandra Rose - Francesca C. Cominelli) a cura di EmmaRose

Buongiorno Sognatori e Sognatrici. 
La nostra EmmaRose, ha letto e recensito “ The Room” di Alexandra Rose e Francesca C. Cominelli. 
Scopriamo insieme cosa ne pensa, vi va?









Titolo: The Room
Serie: Autoconclusivo
Autore: Alexandra Rose ,Francesca C. Cominelli
Pubblicato da: Self Publishing
Genere: Erotic Romance
Prima pubblicazione: 22 Gennaio 2019
Numero pagine: 425
Formato: Ebook e cartaceo




Sinossi

Non fare sesso nelle stanze.
Non sentirti mai in obbligo.
Non superare i tuoi limiti.
Sono queste le uniche tre regole de The Room, un Night Club elegante e raffinato al centro di Santa Monica.
Ginevra e Amelia si trasferiscono in America per il dottorato e capitano quasi per caso di fronte all’annuncio online del locale. Per loro è un gioco, un modo per mettersi alla prova e trarne delle esperienze da trascrivere nei loro romanzi erotici.
Quando diventano Perle, non sanno che ad attenderle al di là della porta c’è qualcosa che le sconvolgerà per sempre.




Recensione

La storia ruota attorno a 4 personaggi, di cui due principali (Amelia e Ginevra) e da altri due che da secondari, diverranno con Amelia e Ginevra perno e fulcro della storia.

È la storia di due amiche che per svolgere i rispettivi dottorati, si dovranno trasferire a Santa Monica per tre anni.
Amelia e Ginevra sono agli antipodi, ma nonostante ciò indispensabili l’una all’altra.
Lilly, dottoranda in neuroscienze, riflessiva, pacata, a tratti timida.
Ginny, dottoranda in letteratura straniera, spigliata, allegra, briosa ed intraprendente.
All’apparenza molto diverse ma unite da una profondissima amicizia e non da meno, dalla passione per la scrittura. Infatti le due amiche stanno scrivendo un libro a quattro mani. Ho apprezzato molto l’idea del romanzo nel romanzo. Questo particolare mi ha fatto subito pensare ad un sogno a scatole cinesi (le due protagoniste scrivono un erotic romance, come realmente stanno facendo le due autrici) e quindi l’associazione con il fil rouge di “Inception” è stata immediata.

Insomma, arrivate a Santa Monica, per sbarcare il lunario, trovano lavoro presso il “The Room”, un luxury night club. È un club esclusivo dove il cliente può cercare l’estremo piacere senza però l’atto fisico.

    …“Avrei voluto urlargli di farmi sua in quel preciso istante, di affondare le dita nelle mie carni umide di passione per lui. Ma mi limitai a lasciarmi scappare un gemito. Lui non se lo fece sfuggire e sorrise soddisfatto.
“Ai giochi perversi si può giocare in due” sussurrò, avvicinando le labbra alle mie.
Mi divorò di nuovo, mentre le nostre dita accarezzavano parti proibite"


Proprio questo club, diverrà croce e delizia delle due amiche. Infatti, è proprio tra le sale del locale che le loro vite, si intrecceranno con quelle di Mr.K e l’uomo senza nome (solo ai ¾ del romanzo , scopriranno le identità dei due sconosciuti).

        

“… Avrei potuto fermarmi. Avrei potuto ritornare verso il petto. Invece andai sempre più in basso, fino a raggiungere il bordo dei suoi jeans.
“Niña, por favor.”
“Sì, Mr. K, supplicami.” Sollevai lo sguardo e lo vidi ribaltare la testa all’indietro. Voleva di più, voleva che lo soddisfacessi. Ma non avrebbe ottenuto nulla di tutto ciò…”



Ciò che mi ha colpito durante la lettura, è lo strano gioco del caso e delle strane coincidenze. Ad oggi, non mi capacito di come non si siano riconosciuti. È pur vero che, una delle regole del The Room è la benda per i clienti e la mascherina per le Perle, e quindi l’identificazione reciproca non è possibile. Ma razionalmente pensando, come hanno fatto Amelia, Ginevra ed anche i due baldi giovani a non riconoscere le voci dell’altro? E leggendo, mi arrabbiavo di volta in volta, perché per me era palese chi fosse l’altro e quindi incitavo i vari personaggi ad acuire i propri sensi per arrivare alla mia stessa conclusione!


“ … Era come un vulcano in procinto di esplodere: calmo all’esterno ma distruttivo all’interno. Mi avrebbe travolta, lo sapevo, la sua potenza si sarebbe abbattuta su di me e mi avrebbe devastato. Sarei stata solo cenere…”

Vi ricordate quando vi parlavo di altri due importanti personaggi?
Sono Lucas e Killian.
Il dottor Lucas Cox è il referente di Lilly presso il dipartimento di neuroscienze. I due intrecceranno una liaison amorosa, non priva di imprevisti e brutti scherzi del destino che metteranno a dura prova la loro storia.


“… C’era soltanto lui nella mia testa. E lo odiavo per quello che mi aveva fatto. Non gli avrei più permesso di trattarmi come voleva. Non ero il suo ninnolo personale …”



Lucas è un uomo di scienza, dedito alla ricerca per le malattie neurodegenerative. È molto riservato, a tratti scostante. Però quella fatidica sera, si concede un’uscita con il suo amico di vecchia data: Killian.
Lucas al The Room incontrerà una nuova  Perla, Lilirose. Ne resta subito affascinato, nonostante il buio della sua benda. Quindi, chi si cela dietro a quella voce melodiosa? Le regole sono chiare. Non è concesso conoscere né al cliente, né alla Perla, le rispettive identità. Ma noi sappiamo che il destino è assai imprevedibile e quindi tutto può accadere.
Adesso veniamo a Killian. Il mio preferito!!!
Sfido chiunque a non sciogliersi dinnanzi ad un bel surfista (per metà spagnolo e per l’altra americano) dalla pelle ambrata, amante dei libri nonché proprietario di un’antica libreria…
Ditemi se anche voi non avete pensato: ”Che fortunata Ginny, ti sarai pure beccata un bernoccolo per lo scontro con la tavola, ma poi il premio finale è stato Killian!”

“… Non riesco a starti vicino senza pensare di spogliarti e farti mia” continuò Killian, strofinando il naso sul mio. “Non ho fatto che pensarti. Mi sei entrata nella testa, piccola Ginny, e non riesco a farti uscire. Sei mia? Solo mia?...”


Anche Killian frequenta il The Room,  e come per il suo compare, anche lui  resterà ammaliato da una nuova Perla, Ginger. Anche la la loro storia sarà un cammino in  salita. Una salita irta di sfide e di ostacoli all'apparenza insormontabili.

Le coppie verranno messe in difficoltà, da Perle gelose e psicopatiche. Verranno ostacolate da sospetti, bugie e maldicenze. Verranno osteggiate dalla paura di svelare i propri segreti più intimi, temendo la reazione dell’altro.

Questo libro scritto a quattro mani, mi ha profondamente sorpresa perché ritengo sia molto complesso far conciliare idee e pensieri di due menti. Deve esserci un’immensa sintonia; dev’esserci molta fiducia nelle capacità dell’altro e soprattutto dev’esserci la capacità di condividere oneri ed onori.
In questo caso, le due autrici hanno saputo ben dosare la propria creatività e la propria tecnica, senza il talento dell’una prevalesse sull’altra.

Siccome i giri di parole sono inutili, a me The Room è piaciuto tanto.
L’unica sbavatura in tutto ciò è il finale. L’ho trovato molto frettoloso e poco incisivo. In quel ” sei mesi dopo e un anno dopo”, si capisce a grandi linee, cosa sia successo alle due coppie, ma personalmente avrei preferito qualche altra pagina per poter capire ancor di più, alcune dinamiche di una delle due coppie in particolare.
 Nonostante ciò, il mio voto non può che essere positivo.

☁☁☁☁


EmmaRose


Nessun commento:

Posta un commento