Oggi la nostra Mariana ha letto e recensito per voi:
ALTRI TEMPI
di
Antonio Ciappina
Sinossi:
“Voglio vivere così…” recita una famosa canzone degli anni ’40 ed è pure il mantra di Daniel Muccino, giovane fiorentino che vorrebbe vivere con semplicità e accanto alla donna che ama, possibilmente. Questo suo desiderio sembra realizzarsi allorquando viene assunto come direttore amministrativo presso il prestigioso Hotel Gigli, uno dei più rinomati della Toscana e dell’Europa. Lì conosce pure il grande amore della sua vita, ovvero Roberta Gigli, figlia di Osvaldo e appetibile ereditiera. A Daniel sembrerà di toccare il cielo con un dito quando, vinte le resistenze del padre, verrà accolto in famiglia. Purtroppo, la sua felicità sarà effimera quanto il battito d’ali di una farfalla in quanto sperimenterà sulla propria pelle il celebre detto Dalle stelle alle stalle. Il poveretto non sa di essere proprio al centro della tela intessuta da Lucrezia, seconda moglie di Osvaldo e aspirante erede universale del suo patrimonio. Ella, donna meschina e manipolatrice, usando il figlio Nicolas, completamente suo succube a causa di un trauma infantile inflittogli dalla sua “cara mammina” la asseconda in tutto incurante del dolore causato agli altri. Con un piano curato nei minimi particolari, la donna riesce a far ricadere sull’ignaro Daniel la colpa di un omicidio da lei commesso per cui il ragazzo viene riconosciuto colpevole e condotto in carcere. Egli giura vendetta contro la famiglia Gigli e soprattutto di Roberta, rea di non avergli dato la fiducia che meritava e di essersi sposata con Nicolas. Anni dopo, Daniel uscito di prigione, è deciso più che mai a vendicarsi, ma stavolta sarà il destino a rendere pan per focaccia alla donna che gli ha causato tanto dolore. Durante una serata mondana, una ex amica di Lucrezia renderà pubblico un suo scottante segreto e lei non reggerà alla vergogna. Daniel, ormai abbandonati i suoi propositi di vendetta, incontrerà Roberta per caso e capirà che l’amore non viene mai soffocato dall’odio. Anche la donna, ormai libera, si getterà fra le sue braccia sperando in un avvenire migliore per entrambi.
Questo libro è stato donato dall'autore in cambio di una recensione onesta e veritiera.
La storia della famiglia Gigli si svolge tutta nella Firenze bene. Osvaldo Gigli, che è il padre di Roberta, la protagonista del romanzo, è a capo di una grande catena alberghiera di lusso e quindi in possesso di un enorme patrimonio.
Il nome Gigli è conosciuto nel mondo come simbolo di lealtà, onestà e buon gusto che sarà simbolo di eleganza, professionalità e buon gusto, fin a quando nella famiglia entrerà Lucrezia, la seconda moglie di Osvaldo.
È una donna avida, ambiziosa, che sogna il potere e denaro. La narrazione segue la vita dei protagonisti per tre generazioni, fra i continui alti e bassi della vita. Ci sono amori incompresi e feriti, delusioni e tantissimi colpi di scena...
Antonio Ciappina, parte in quarta in questa narrazione, con un prologo lungo, ma poi si perde per strada nella parte finale, quando tutta la narrazione prende un ritmo sbrigativo.
Forse non vedeva l'ora di terminarlo?
La trama in sé è molto affascinante, ma purtroppo perde il nerbo nello scorrere troppo rapido della storia.
Si ha sempre la sensazione che la storia stia per iniziare da un momento all'altro che decolli e prenda il volo... ma poi si rimane delusi e con l'amaro in bocca quando si arriva alla parola fine e ti accorgi che la speranza dell'imminente decollo era appunto solo un'illusione.
L'autore si ferma tanto sui personaggi, sul loro carattere e sulla descrizione dei fatti. È praticamente la trama di quello che sarebbe stato un bellissimo libro se sviluppato degnamente.
Purtroppo, non posso dare più di 3 nuvolette e un consiglio: Antonio Ciappina, per favore sviluppa meglio la trama.
☁☁☁
Forse non vedeva l'ora di terminarlo?
La trama in sé è molto affascinante, ma purtroppo perde il nerbo nello scorrere troppo rapido della storia.
Si ha sempre la sensazione che la storia stia per iniziare da un momento all'altro che decolli e prenda il volo... ma poi si rimane delusi e con l'amaro in bocca quando si arriva alla parola fine e ti accorgi che la speranza dell'imminente decollo era appunto solo un'illusione.
L'autore si ferma tanto sui personaggi, sul loro carattere e sulla descrizione dei fatti. È praticamente la trama di quello che sarebbe stato un bellissimo libro se sviluppato degnamente.
Purtroppo, non posso dare più di 3 nuvolette e un consiglio: Antonio Ciappina, per favore sviluppa meglio la trama.
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Mariana
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