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mercoledì 18 settembre 2019

recensione "In giro per la storia" di Michele Milia

Genere: Narrativa
Breve nota introduttiva dell'autore al suo libro:
Il titolo del libro è nato per caso, un giorno mentre mi trovavo a cercare idee per un nuovo libro mi passò per la mente l’idea di voler viaggiare nel tempo per aiutarmi con la scuola. Da lì iniziai a pensare che forse, un braccialetto del tempo potesse essere utile. Allo stesso tempo, però, sviluppando la storia iniziai anche ad imbattermi nei lati negativi di questa possibilità. La storia si svolge in viaggio per il tempo, si passa da un arco temporale ad un altro. Il protagonista, grazie ad un braccialetto, riuscirà a viaggiare nel tempo ed a conoscere nuovi posti. Io penso che questo libro, prima di essere giudicato debba essere letto e capito. Il protagonista si chiama Freud per un determinato motivo e solo leggendo la storia e conoscendo l’unico ed inimitabile Sigmund Freud si potranno percepire i lontani riferimenti alla teoria della psicoanalisi Freudiana. Infine, spero che questo libro possa essere di vostro gradimento. 

Breve nota biografica:

Il mio nome è Michele Milia, ho 20 anni e vengo dalla Sicilia, più precisamente da Caltanissetta. La mia passione per la scrittura nasce tra i banchi delle elementari, luogo dove iniziai a scoprire quanta immaginazione avessi. Iniziai a scrivere tutto quello che immaginavo in fogli di carta e piano piano mi accorsi che con il tempo, quello che scrivevo iniziava ad essere più di una semplice immaginazione, aveva un nesso logico, iniziava quindi a trasformarsi in una vera e propria storia.
Trama:
La storia inizia all’interno di un sogno del protagonista, sogno in cui lui si trova insieme ad una figura dalle sembianze femminili. Il sogno viene interrotto dalla professoressa di Storia che lo rimprovera per essersi addormentato in classe. Il protagonista spiega alla professoressa che la colpa del suo essersi addormentato è data al fatto che la storia lo annoia. Una volta finita la giornata scolastica e dopo che Freud è passato al supermercato con una scusa pur di incontrare Giulia, ragazza di cui è innamorato, incontra il Dottor De Santis che, dopo aver ricevuto in elemosina la pizzetta del ragazzo, gli dona un braccialetto che permette lui di viaggiare nel tempo. All’inizio Freud è scettico fino a quando, per sbaglio, clicca un bottone e si ritrova nel passato. Iniziano così i viaggi nel tempo di Freud. Il ragazzo viaggio dopo viaggio inizia a sentire sempre più la necessità di andare indietro nel tempo, iniziando così una vera e propria lotta interiore con se stesso, si troverà combattuto tra Giulia (presente) e Anna (passato), Anna è una ragazza conosciuta in uno dei suoi viaggi per cui lui ha provato qualcosa. La storia termina con Freud che, oramai adulto, insegna al liceo come professore di Storia cercando di far capire ai suoi studenti quanto importante sia questa materia. Nel frattempo Giulia sta dando alla luce la loro prima figlia.
La mia opinione:
In giro per la storia è un libro per ragazzi che insegna ad amare la scuola e la conoscenza al di là dell'interrogazione e dei voti in pagella.
Il protagonista, annoiato durante la lezione di storia, si addormenta in classe. 

Un incontro casuale lo porterà in possesso di un braccialetto che lo farà viaggiare nel tempo: entrerà così in contatto con epoche precedenti e personaggi storici. 
Ciò lo renderà curioso e affascinato dalla storia, anche se a caro prezzo...
C'é anche una dolce storia d'amore e un collegamento importante tra vita diurna e vita onirica. Inoltre il linguaggio è semplice e scorrevole.
Per questi motivi il libro è indicato per giovani lettori.
Tuttavia l'autore paga la sua inesperienza e il libro manca di una certa profondità sia nei personaggi che nella narrazione. 

Vengono ripetuti alcuni dettagli superflui (come il lavarsi le mani prima di mangiare) e qualche volta sembra mancare una frase che possa congiungere due periodi.
Infine il nome del protagonista (Freud) è scelto consapevolmente ma non si capisce perché scomodare il fondatore della psicanalisi soltanto perché vengono raccontati i suoi sogni, sogni che, tra l'altro, non seguono nemmeno i principi del sistema inconscio descritti da Freud nella celeberrima opera del 1900.
Un primo passo nel mondo della scrittura per Milia che dovrà affinare le sue abilità per dare sostanza a delle buone intuizioni.

☁☁
Gaetano I.

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