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martedì 29 ottobre 2019

Rewiev Party Il giardino della locanda dei libri di Viviana Picchiarelli

Da Viviana Picchiarelli autrice de "La locanda degli amori sospesi" ecco a voi l'interessante epilogo:

Il giardino della locanda dei libri
di 
Viviana Picchiarelli

Formato: Formato Kindle e cartaceo

  • Genere: rosa
  • Editore: Newton Compton Editori 
  • Pubblicazione: 24 ottobre 2019
  • Venduto da: Amazon 
Sinossi:
La Locanda dei libri è il centro attorno a cui ruotano le vite di Ginevra e Celeste
Dopo la morte della madre, Ginevra e Celeste provano a recuperare un legame distrutto dalla scoperta di essere nate da due padri diversi. Le incomprensioni le hanno allontanate al punto da farle sentire due estranee e ora le tensioni tornano a galla. Preferendo fuggire davanti alle difficoltà piuttosto che affrontarle, Ginevra chiude la sua relazione travagliata con Riccardo, spazzando via i progetti che si erano illusi di poter condividere. Celeste invece è decisa ad affrontare il dolore., reso più acuto dal ritrovamento di tre taccuini appartenuti a sua madre. Potrebbero essere la chiave per scoprire la verità sul padre che non ha mai conosciuto? Fortunatamente a sostenere entrambe c’è Matilde, proprietaria della Locanda dei libri, un agriturismo sul lago Trasimeno. Grazie a lei Celeste e Ginevra riusciranno finalmente a fare pace con il passato e concedere al proprio cuore la possibilità di amare ancora.

È possibile trasformare i rimpianti in felicità?
La mia opinione:
Buongiorno anime Sognatrici, la vostra Sonia ha letto e recensito per voi Il giardino della locanda dei libri di Viviana Picchiarelli.
Premetto che non ho mai avuto l’occasione di leggere quest’autrice e quando ho iniziato a leggere la copia ARC concessa dalla Newton ho avuto la sensazione che la storia fosse il seguito di un’altra, sensazione che ben presto si è trasformato in disagio quando ho scoperta che è così, la storia fa molti riferimenti a un libro precedentemente pubblicato dall’autrice: La locanda degli amori sospesi.
Comunque, vorrei tranquillizzare chi si accinge a leggere questo titolo pur non avendo letto l’altro, state tranquille: il secondo libro anche se riporta a fatti avvenuti in precedenza è scorrevole e la storia è scorrevole e molto piacevole.
Malgrado il disagio iniziale sono andata avanti nella lettura che ho trovato precisa e priva degli odiosi refusi, cruccio di ogni autore ed editor, il racconto, che è corale e scritto in terza persona al passato, inizia con la dipartita della madre di uno dei personaggi, Cinzia Petrillo, sì dicevo proprio uno dei personaggi perché anche da defunti lei e suo marito, Matteo Rossini, saranno spesso ricordati e menzionati dai protagonisti della storia. Dunque, c’è una dipartita, anzi, due perché Cinzia Petrillo che è la madre di Ginevra e di Celeste è sopravvissuta di poco alla scomparsa del suo ex marito. Si tratta, come scrivevo prima, di una storia corale fatta di rimpianti, di ripicche e di incomprensioni ma i rimpianti secondo voi possono trasformarsi in seconde opportunità? 
L’inizio della narrazione l’ho trovata un po’ lenta e faticavo a inquadrare i vari personaggi perché mi sembravano poco approfonditi nelle tematiche sentimentali. 
Si sente la mancanza di un approfondimento, seppur breve, della scena d’amore – la prima volta che fanno l’amore Celeste e quello che diventerà il suo “compagno” (non svelo nomi per non spoilerare) – mi è davvero spiaciuto che l’autrice liquidi il tutto con: fanno l’amore per la prima volta.
Capisco la difficoltà di base che trovano alcune autrici nel descrivere scene erotiche ma l’ho trovato un po’ misero come epilogo di una bella scena in cui i due si stanno conoscendo e affiatando, era proprio una frase buttata lì senza sapore e senza alcun ausilio di un preliminare narrativo. 
Come se descrivessi persone che prendono un caffè insieme e nel rigo dopo dicessi copulano come ricci… ma manca tutto il pezzo di come ci sono arrivati! Vi lamentereste. 
Dunque, sono arrivata a circa il 25% del libro con la convinzione che non mi sarebbe piaciuto. Nella mia mente si ripeteva in loop (non mi convince, non mi piace) ma poi, avuta l’illuminazione come San Paolo sulla strada per Damasco, e qui non mi dilungo a chiedermi se il primo pezzo è forse stato reso lento volutamente dall’autrice, ho iniziato a godere della maggiore descrizione caratteriale dei personaggi (Oh finalmente!)
Finalmente ho potuto leggere dei pensieri e dei sentimenti di Riccardo e di Ginevra sul loro rapporto. Anche se… avrei preferito che fossero approfonditi un po’ di più e magari da subito come anche per i pensieri e sentimenti che provano Matilde, Emma, Claudio e Gregorio. 
Per essere una narrazione corale l’ho trovata un po’ carente proprio in questa sua veste.
La trama è molto interessante, la prosa è scorrevole e fluida anche se avrei invertito alcuni capitoli circa a metà del racconto perché mi è sembrato inutile tornare indietro nella narrazione.
I toni drammatici sono stemperati molto bene dalla eccellente penna dell’autrice, di cui si avverte la sapiente ricerca nel trattare i vari argomenti quali il giardinaggio e la culinaria.
Si tratta di un libro dedicato a persone che amano la narrativa rosa e che vogliono trascorrere un piacevole pomeriggio immersi in storie delicate, fatte di rimpianti, di crescite e di seconde opportunità. Seguirò ancora quest’autrice che è stata capace di affascinarmi.
Do a questo libro 4 nuvolette.  ☁☁☁☁
Sonia.

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