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venerdì 29 novembre 2019

Evento di Natale Mariarosaria Conte



Veronica è una piccolina dai riccioli d’oro e il viso lindo e delicato come quello d’una principessa. Impossibile non amarla a prima vista. Eppure, il suo ingresso nella scuola dell’infanzia è piuttosto traumatico: la bimba mostra notevole ritrosia all’inserimento nel nuovo ambiente e le maestre lamentano una sua abulia, una certa inappetenza alle iniziative didattiche, nonché svogliatezza nel socializzare. 

Io, te e la dislessia
di 
Mariarosaria Conte



Sinossi: 
Veronica è una piccolina dai riccioli d’oro e il viso lindo e delicato come quello d’una principessa. Impossibile non amarla a prima vista. Eppure, il suo ingresso nella scuola dell’infanzia è piuttosto traumatico: la bimba mostra notevole ritrosia all’inserimento nel nuovo ambiente e le maestre lamentano una sua abulia, una certa inappetenza alle iniziative didattiche, nonché svogliatezza nel socializzare. 
La madre, insegnante ancora alle prese col terribile precariato, non riesce a credere alle sue orecchie, e inizia a seguirla ogni pomeriggio con più determinazione, riscontrando, in effetti, alcune difficoltà e dei preoccupanti segnali di stress, come la perdita improvvisa di ciocche di capelli. Un po’ per paura di dover ammettere l’esistenza di un problema serio, un po’ per l’età ancora esigua della figlia, Daniela si carica la situazione sulle spalle ed evita di rivolgersi a professionisti per un parere medico. La situazione in un certo senso migliora: con l’ausilio materno Veronica riesce a colmare alcune piccole lacune e termina, seppur con fatica, la scuola dell’infanzia. 
Al secondo anno di primaria però, i disagi persistono; Veronica denota ancora notevoli difficoltà nella lettura – che è incerta e stentata, mentre riesce a rielaborare oralmente un brano letto da terzi – e nella scrittura –  le righe del quaderno sono un optional e la grafia disordinata. 
Ma è solo al termine della terza elementare che arriverà, inesorabile, la diagnosi: dislessia. 
Questo sconosciuto. 
Ora i genitori di Veronica possono finalmente ripercorrere con consapevolezza il calvario della loro bambina, umiliata oltremodo da maestre che, classificandola superficialmente come normodotata, pretendevano risultati da lei non raggiungibili, accusandola, a fronte a dei mancati traguardi, di lentezza e indolenza. Iniziano così gli scontri coi docenti, chiamati a tenere nei riguardi di Veronica un atteggiamento più dolce e affettuoso, non dimenticando che il compito precipuo di ogni insegnante è quello di gratificare e motivare l’alunno, valorizzando le sue diversità a prescindere da ogni tipo di problematica eventualmente riscontrabile.  
Poi, con l’entrata in vigore della normativa scolastica sui D.S.A. (Disturbi Specifici dell’Apprendimento), la battaglia si sposta su un altro versante: ottenere il rispetto e l’applicazione di una legge esistente, e garantire a Veronica un futuro tranquillo e umano da un punto di vista didattico-sociale. 
Ma non è facile. Un corpo docente disabituato ai concetti di formazione e collaborazione, la presenza di psicologi e terapeuti pronti a tutto pur di accaparrarsi nuovi clienti, – e non pazienti – i costi esorbitanti delle strutture private, metteranno a dura prova la forza di una famiglia inizialmente impreparata ad affrontare tutto ciò.
La storia di una madre coraggiosa, pronta a sconfiggere le proprie insicurezze e fragilità pur di veder rispettati i diritti di sua figlia. Un libro che ci aiuta a capire il mondo della dislessia, indispensabile per gli addetti ai lavori, per le famiglie che vivono dall’interno il disagio, e per tutte le persone sensibili, desiderose di apprendere qualcosa su questa realtà per certi versi ancora sconosciuta.


...Io avevo solo Veronica nella testa e, mentre sedevo scomoda tra i banchetti di un’aula di seconda elementare, mi ricordai di quando la mia piccola fece il suo ingresso alla scuola dell’infanzia...
...Mentre sbraitavo e allo stesso tempo pensavo ai nostri primi ‘dolori’ scolastici, Flavia mi parlava con dolcezza: «Calmati Daniela, non è colpa tua. Per una madre è difficile accettare che c’è qualcosa che non va nel proprio figlio, eppure tu l’avevi intuito sin dal primo momento!»...
...
Come avevamo potuto ridurci a tanto? Antonio ed io, dopo la scuola dell’infanzia, c’eravamo ripromessi che Veronica non avrebbe più sofferto e invece... nell’anno della scoperta della verità, io e lei eravamo a pezzi...



Breve biografia

Mariarosaria Conte è nata a Napoli, città in cui vive tuttora. È sposata e ha tre figli. Laureata in Giurisprudenza, dopo un percorso completo di formazione e l’abilitazione all’esercizio della professione di avvocato,  ha abbandonato la carriera in ambito legale per dedicarsi all'insegnamento nella Scuola Primaria e ai suoi figli.  Ha pubblicato“Mare nell'anima”  (2015) ; “Io, te e la dislessia”(2016); “Cinque minuti prima della campanella”
(giugno 2018); “Bianca come la neve” (novembre 2018); “Lucia” –Racconto breve inserito nell’Antologia “Il dolore del silenzio”(marzo 2019); “Il Mondo che vorrei” – Racconto breve vincitore del Concorso intitolato “ Gli anni 80: il decennio che ha generato il ventennio”(ottobre 2019); “Storie di ordinario disagio” – Racconto breve vincitore del contest letterario #Prendiamolipermano.



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