TRAMA:
Nel 2097 l’Europa - ormai nota come le Ultime Terre - non è più quella che conosciamo.
A partire dal 2020 si sono susseguite 4 pandemie di Covid, e come conseguenza della crisi economica derivata, nel 2058 una guerra per il possesso delle poche risorse rimaste ha decimato inesorabilmente la popolazione, riportando la tecnologia e gli stili di vita indietro di diverse decine d’anni.
Le città sono semidistrutte, non ci sono quasi più scuole o servizi di nessun tipo, i pochi milioni di persone rimaste si sono riunite in una decina di città, denominate Colonie, governate da Londra, dove un dittatore sanguinario (il Presidente) ha preso il potere dopo la guerra.
In quel che resta della città di Parigi sorge il Consiglio della Resistenza, col compito di coordinare e comandare i pochi ribelli che lottano clandestinamente contro il regime del presidente. La lotta è dura e la resistenza cerca una soluzione definitiva rapendo la figlia del presidente stesso, Tayla Perry-Windsor. La missione viene affidata alla cellula operativa di Parigi, composta da 7 elementi e comandata da Declan Mallory e dal suo secondo, Bennet Peveril.
La missione non va come dovrebbe.
Il Presidente riesce a sfruttare il rapimento per rafforzare la sua propaganda e la sua posizione, mentre il Consiglio deve fare i conti con un possibile traditore al proprio interno. Tayla scopre una realtà di cui non aveva mai avuto coscienza e deve decidere da che parte stare: con suo padre, per l’affetto che gli porta, nonostante le prove della sua crudeltà, o con la resistenza che lo combatte? La sua sarà una presa di coscienza dura ma inevitabile, che la porterà anche ad accettare i sentimenti che suo malgrado prova per il proprio rapitore.
La mia opinione:
Non è mai facile per me esprimere un'opinione su un progetto a cui ho partecipato in veste di editor, oppure, come le piace chiamarmi Andretta, come la sua correttrice di bozze personale. È sempre difficile raccontare le emozioni che si provano mentre si legge un buon romanzo.
Si tratta di un romance distopico ambientato verso la fine del ventunesimo secolo, in cui l'amore per la democrazia fa da sfondo alle storie di un gruppo di ribelli che si oppongono al governo totalitario dei Perry instauratosi in Europa.
Quando tutto sembra perduto, per cosa vale la pena di lottare?
I ribelli con a capo Declan decidono di rapire Tayla Perry Windsor, la figlia del presidente e dittatore Perry, dopo un primo momento di "sconcerto" da parte di Declan, che non si aspettava di trovare in Tayla una persona sensibile e soprattutto attenta ai bisogni degli indifesi, tra i due scatta la passione. Tayla è cresciuta nel lusso e ignara che il mondo cade a pezzi, lei, nonostante sia all'oscuro di quello che le accade intorno, non è la classica principessina fragile e indifesa che in genere incontriamo nei romance. Tayla dimostra di ragionare con la sua testa, ha un carattere indomito, deciso, non si fa prendere in giro né sottomettere e da subito, mettendo a frutto i suoi studi di medicina, dimostra di essere una donna forte, senza mezze misure, dal cuore generoso e che non sa assolutamente cosa significhi essere diplomatici. Lei se deve dire qualcosa la dice e senza filtri. Una persona, quindi, del tutto diversa da quello che Declan e i suoi compagni si aspettavano e immaginavano.
Tayla dormiva in una stanza arredata sui toni rilassanti del beige e godeva di un gigantesco letto a baldacchino. Il comodino era provvisto di una piccola lampada con un paralume che sembrava di pizzo, che emanava una luce tenue e riposante. Lei volava - perché non si poteva dire che il suo leggero incedere fosse semplice camminare - vestita solo di una sottile camicia da notte bianca e lunga, che le ondeggiava accanto ai piedi dando l'impressione che fosse un angelo. Per la terza o quarta volta, la guardai avvicinarsi al letto, sedersi con un piccolo saltello, dondolare per un attimo i piedi come una bambina, e poi ripiegare le gambe per sdraiarsi con un sospiro soddisfatto, appoggiandosi a un gigantesco cuscino che le sorreggeva il busto in posizione semi eretta e metteva in evidenza il seno sotto la seta della camiciaia notte. Continuai a fissare il monitor mentre allungava una mano per prendere il libro, lo apriva e cominciava a leggerlo, posandosi una mano al petto come se le parole le provocassero una grande emozione.
Abbiamo modo di assistere al dipanarsi di una storia d'amore che a tratti ricorda la tragedia "Giulietta e Romeo" perché la lealtà e il tradimento, la ricerca della verità e della giustizia, della libertà vengono sapientemente mescolati da Andretta fondendole con le vicende private dei personaggi fino a crearne un bellissimo arazzo: la storia d'amore di Tayla e Declan, rapita e rapitore, la loro unica possibilità per dare un senso a se stessi è quella di restare leali l'uno all'altra. Declan deve fare una scelta ardua: decidere di dare fiducia, dando così una possibilità al loro amore di crescere.
Declan Mallory è un uomo cupo, freddo, tutto d'un pezzo. Amareggiato e segnato da un passato difficile e da scelte forzate che ancora adesso gli turbano il sonno. Vive in clandestinità da quando è venuto al mondo, ha visto cose inenarrabili e violente come la morte dei suoi più cari amici, persino della madre. È turbato perché del padre non ha più notizie, teme il peggio per lui.
Declan avrebbe dovuto rappresentare tutto quello che detestavo questo mondo, ma per qualche motivo, non lo faceva. Era violento e brutale per sua stessa ammissione, ma c'era qualcosa in lui che andava oltre a questo. Una tristezza di fondo, un tormento che non abbandonava mai veramente i suoi occhi e che mi faceva sentire se non addolorata, almeno profondamente dispiaciuta. Era come se camminasse in bilico su una corda tesa: da una parte il lato buio e rabbioso che lo aveva fatto scattare prima, dall'altro quello gentile ed empatico, che lo aveva spinto a darmi i suoi vestiti perché non avessi freddo. A ogni passo si sbilanciava nell'una o nell'altra direzione e il suo umore cambiava, i suoi toni si modificavano, il suo sguardo si scuriva o si rilassava a seconda del momento. Avrei pagato il mio peso in oro per sapere quale dei due Declan che avevo conosciuto fosse quello autentico, Con un moto di sgomento mi resi conto che probabilmente erano veri entrambi. E che essere in grado di compiere un atto di gentilezza non lavava le colpe della brutalità e della violenza.
Il presidente Perry non reagisce al rapimento della figlia come speravano i rivoltosi e molto presto essi si rendono conto che fra le loro fila si nasconde un traditore, una talpa. I sospetti di tutto il gruppo naturalmente si riversano su Tayla che ha già però conquistato la fiducia e il cuore di Declan. Il primo libro finisce con una clamorosa rivelazione. Non sto qui a raccontarvi altro perché, come sapete, lo spoiler è dietro l'angolo in ogni romanzo firmato da Andretta.
Consiglio questa lettura anche perché non c'è da aspettare molto per il secondo volume.
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Sonia
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