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giovedì 14 dicembre 2023

Segnalazione pubblicazione per Maria Cristina Buoso

Premessa dell'autrice

In precedenza “Anime” è stato pubblicato da un’altra casa editrice che, da qualche anno, ha chiuso il suo percorso editoriale. Questa storia ha sempre ricevuto recensioni positive e apprezzamento da parte dei lettori, per questo ho ritenuto giusto farla pubblicare di nuovo e il mio editore ha accolto la richiesta.

“Anime” è un romanzo breve che tratta un argomento delicato ma in un modo diverso dal solito e la sua lunghezza è stata voluta da me perché fosse un concentrato di emozioni, di sensazioni, non disperse in un racconto troppo lungo.

Questa nuova edizione, oltre ad avere una nuova copertina, ha anche un mio riesame della narrazione; ho ritenuto giusto ampliare o rivedere alcuni punti della storia perché rileggendola mi sono accorta che avevano bisogno di un respiro diverso.

 








Titolo:  Anime

Autore: Maria Cristina Buoso

Editore: ‎PlaceBook Publishing  (20.11.2023)

Link Acquisto

https://www.amazon.it/ANIME-Maria-Cristina-Buoso/dp/B0CNL11SPQ/

   Copertina flessibile ‏ : ‎ 96 pagine

    ISBN-13 ‏ : ‎ 979-8868000041

    Peso articolo ‏ : ‎ 159 g

    Dimensioni ‏ : ‎ 12.7 x 0.61 x 20.32 cm

 

MARIA CRISTINA BUOSO

Scrive le prime cose quando era giovanissima, inizia con fiabe e poesie crescendo amplia la sua scrittura con racconti brevi, copioni, romanzi, gialli, thriller e altro.

Ha ricevuto diversi riconoscimenti in vari campi nel passato e recentemente le è stato conferito il Certificato di collaboratrice della China Writers Association e del Club dei Lettori della Cultura orientale e Letteratura cinese, per il suo impegno nella divulgazione nel suo blog https://mariacristinabuoso.blogspot.com/ tramite Fiori Picco, con cui collabora da diversi anni.

Da gennaio 2023 fa parte degli autori che scrivono su Alessandria today Magazine - Pier Carlo Lava. https://alessandria.today/

 

 

Sinossi

Dialogo a tre voci di fronte a d una scelta difficile che il protagonista deve fare.

Il protagonista, attraverso un percorso lungo e difficile arriverà a capire la sua vera “Anima” e prenderà una decisione che sconvolgerà non solo la sua vita ma anche quella della sua famiglia e attraverso un confronto sincero e profondo capiranno cosa è veramente importante per loro.

Tre “Anime” a confronto dove l’amore e il rispetto reciproco saranno decisivi nella scelta finale e dove la famiglia “vera” non è quella tradizionale ma quella ispirata dall’amore.

 

Pubblicazioni recenti  

Nel 2017 “Anime” (1° ed).  Nel 2021 “Schegge di parole” , “Delitto al condominio Magnolia”, “Vernissage”. Nel 2022“L’Incidente”. Alcune sue poesie sono state inserite in “DONNE D'AMORE: Antologia poetica al Femminile”, Il mistero dei sei tiramisù. 2023 Anime (2° Ed.)

 

Puoi seguirla anche nei social

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https://www.amazon.it/Maria-Cristina-Buoso/e/B08R6DZSK2%3Fref=dbs_a_mng_rwt_scns_share

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Stesso nome “LetterArte” anche in Telegram e in Wavefull (aperti da poco)

https://twitter.com/Macri61B


Estratti

 

Oggi

Tutti vogliamo essere amati.

Essere amati per quello che siamo veramente e non per come gli altri ci vorrebbero, questa è la

cosa più difficile da ottenere, ma non impossibile se le persone mettessero al primo posto

l’amore e non l’ipocrisia.

Ci vuole molto coraggio nel pretendere rispetto per come siamo e sapere accettare l’indifferenza di un rifiuto non è facile per nessuno, soprattutto se la nostra anima è fragile e segnata da cicatrici profonde e dolorose.

L’anima, spesso, ha una seconda pelle che l’avvolge sia per proteggerla che per farla respirare e aiutarla a capire chi è veramente.

Perché, se la sua voce viene ignorata per troppo tempo, rischia di soffocare e di non sapere più chi è nella realtà. Si perde fino a sentirsi spaccata in due, in una dicotomia tra quello che è nella quotidianità e quello che è nel suo intimo. A volte un malessere sottile la porta a farsi del male nell’illusione di avere un po’ di serenità, in una vita che spesso non permette neppure il lusso di sognare.

L’ipocrisia subdolamente soffoca la forza di reagire che istintivamente proviamo quando ascoltiamo la nostra anima che ci dice che la nostra pelle è un vestito sbagliato, che ci ostiniamo a indossare perché ci è stato donato tanti anni prima.

Prima che sapessimo veramente chi siamo.

Prima di capire che la nostra anima ha bisogno di cambiare modello, se questo ci va stretto.

Quando finalmente ci riconosciamo per quello che siamo, e impariamo ad accettarci e a voler-

ci bene, ecco la parte ancora più faticosa.

Fare in modo di essere accettati e amati con il nostro nuovo vestito ma senza essere giudicati,

perché non dobbiamo avere paura di vederci per quello che siamo e dobbiamo avere il coraggio di mostrare la nostra vera anima e con serenità dire: “Io sono questa!”

 

 

 

 

L’altro ieri

Mi guardo allo specchio e quello che vedo non è ciò che vorrei. Non so chi dovrei essere.

Questo viso sembra non appartenermi, eppure è il mio. Questa sensazione di non appartenenza è sempre più forte e mi fa sentire a disagio e fuori luogo. Sono stanco.

Era da molto che non sentivo più questa stanchezza che viene da dentro. Ero riuscito a nasconderla, ma adesso eccola emergere di nuovo mentre mi fisso allo specchio.

Sono costretto a guardarmi, se voglio farmi la barba senza tagliarmi. La sento salire e so già

come andrà a finire. Come sempre mi metterà al muro, costringendomi a riflettere su quello

che sono e su quello che invece vorrei essere.

Ma chi vorrei essere? È una domanda che ho sempre preferito ignorare.

Dio quanti anni sono passati da quella prima volta, da quando l’ho sentita premere dentro,

lasciandomi quasi senza fiato per la paura.

Anni fa, non sapevo ancora darle un nome e mi aveva spaventato a morte. A esser sincero,

non è che adesso sembra andare meglio, ho solo imparato a conviverci. Ma allora, con chi

parlarne? Con chi confrontarmi? Cosa fare?

Quante domande nella testa confusa di un adolescente. Domande che io ignoravo per paura e ignoranza. L’ignoranza che si può avere a quell’età è diversa da quella che si ha da adulti. È un misto di innocenza, di ingenuità, di paure, di scarsa conoscenza di tante cose, qualità che crescendo si perdono diventando maliziosi, timorosi, influenzabili, vergognosi...

Ci vergogniamo di quello che proviamo e che pensiamo, credendo di essere gli unici ad ave-

re certe sensazioni. E se anche sospettiamo di non essere i soli a provarle, non desideriamo

che gli altri sappiano troppo di noi.

La società è una brutta bestia, ti inghiotte e ti digerisce lentamente, senza fretta e a volte ti sputa fuori perché non sei come credeva.





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