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sabato 8 aprile 2017

Dafne L.A. ci consiglia Il sistema periodico di Primo Levi

Trama: Azoto, carbonio, idrogeno, oro, arsenico... Sono ventuno gli elementi chimici che dànno il titolo ai racconti di questo libro, e ventuno i capitoli di un'autobiografia che per affinità e accostamenti corre sul filo di una storia personale e collettiva, affondando le radici nell'oscura qualità della materia, raccontando le storie di un mestiere «che è poi un caso particolare, una versione piú strenua del mestiere di vivere». È questo il gigantesco minuscolo gioco che lega osservazione, memoria, scrittura: ne esce ricostruita la vicenda di una formazione maturata negli anni del fascismo, poi nelle drammatiche vicende della guerra: di chi, partendo dalla concretezza del lavoro, impara a capire le cose e gli uomini, a prendere posizione, a misurarsi con ironia e autoironia. Un De rerum natura metafora dell'esistenza, in cui emergono, nel volgersi del racconto, stranezze, fallimenti e riuscite imprevedibili. 

Recensione: Nel trentennale della sua morte, vorrei ricordarlo non con i suoi libri più famosi, ma con questo che ho da subito intuito ricco di particolari inediti. Sempre autobiografico, ci racconta alcune sfumature di ciò che lo circonda. Originale aver nominato ogni capitolo con un elemento della tavola periodica, che egli rievoca collegandolo ad un episodio vissuto: curioso l'accostamento dell'Argon con le caratteristiche dei suoi parenti; molto interessante il Cerio, che gli ha garantito la sopravvivenza nell'inferno del Lager o l'ultimo, il Carbonio, che trovo addirittura meraviglioso: è il viaggio nel tempo dell'atomo più comune a noi esseri viventi. (Su internet troverete vari video su questo capitolo!) 
La scrittura di Levi è poetica, pungente, attraente. Non posso fare a meno di rileggere i suoi libri periodicamente. Oggi vi invito a conoscere più in profondità questo autore. 

Voto: 5 su 5

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