Il profumo dei fiori di ciliegio
Chiara Trabalza
Buongiorno cari lettori,
la nostra recensionista Josephine March ci espone la sua opinione su Il profumo dei fiori di ciliegio di Chiara Trabalza.
Autrice: Chiara Trabalza vive a Roma, dove è nata e cresciuta. Laureata in Psicologia, mamma di due bambine, è una
scrittrice accanita, di formazione classica. Ha una passione sfrenata per la
fotografia, i gatti e il mare. Ama leggere e viaggiare, adora la pizza e i
dolci. È autrice
di tre romanzi. Nel 2014 esce il suo romanzo d'esordio "Il volo
delle lanterne" pubblicato da Eden Editori. Nel 2015 pubblica "Il mio imprevisto più
dolce" con la casa editrice Lettere Animate. Nel 2016 esce "Lieve come la neve",
edito sempre da Lettere Animate. I libri dell'autrice sono disponibili in tutti gli
store, sia in ebook che in formato cartaceo.
Trama: Alice ha trent'anni, meravigliosi occhi verdi pieni di
segreti e un passato doloroso che le ha lasciato molte cicatrici. Quando il
dolore diventa troppo grande da sopportare, scappa via dalla sua casa e dalla
sua vita, per rifugiarsi nella piccola Positano, dove vive sua nonna. E qui,
dove l'aria è intrisa del profumo dei glicini e dei limoni e dove il mare parla
al suo animo inquieto, Alice incontra Luca, un uomo schivo e solitario che
sembra volerla evitare e tenere alla larga. Ma anche Luca nasconde un segreto
doloroso, perseguitato dai fantasmi di un passato che si rifiuta di affrontare,
ha chiuso le porte delle sue emozioni, per proteggersi da ferite nascoste che
ancora sanguinano. Solo Alice riesce a toccargli il cuore. Quando lui la guarda
incontra gli occhi più belli che abbia mai visto in tutta la sua vita, occhi
profondi che sembrano capaci di capire i suoi tormenti. Occhi in grado di farlo
innamorare.
Ma, per ricominciare ad amare, Luca e Alice dovranno
affrontare le loro paure, lasciarsi il passato alle spalle e imparare a
guardare di nuovo l'amore negli occhi, prima di rischiare di perdersi. Una storia di dolore e speranza, di ferite e
promesse, di fragilità e forza, di sofferenza e rinascita. Una storia d'amore
romantica, dolce e intensa. Perché anche dalle cicatrici possono nascere un
paio di ali per ricominciare a volare.
Bisogna attraversare la tempesta per tornare a
vedere le stelle.
Qualche volta succede che, per quanto due anime
cercano di sfuggirsi e di restare a distanza, se è scritto che devono stare
insieme alla fine si incontreranno inevitabilmente. Non si può lottare troppo a
lungo contro la naturale forza dell'attrazione. Non si può resistere per troppo
tempo al richiamo del cuore.
Recensione: È la storia dell'incontro fra due
persone che stanno vivendo un lutto doloroso, ognuno cercando, a modo suo, di
sopravvivere al dolore della perdita, dell'abbandono.
Alice,
trentenne bolognese dai capelli rossi e riccioluti e dotata di magnifici occhi
verdi, si rifugia a Positano in casa di sua nonna, dove ha trascorso tante
vacanze felici da bambina.
Qui conosce Luca, il barista cupo e
taciturno, all'apparenza scorbutico, anch'egli sta sopravvivendo al dolore di
un abbandono... Alice cerca di celebrare la vita facendo tutte le cose segnate
nella lista, Luca, invece, si è trasformato in un una specie di misantropo
perché si è ripiegato sempre più in sé stesso, per questo motivo Alice pensa
bene di tenersene alla larga...
A
Positano Alice reca con sé, oltre ai tristi eventi mai superati, una lista di
cose da fare una volta diventate adulte, che aveva compilato insieme a sua
sorella Gaia.
Ed
é galeotta questa lista se queste due persone, all'apparenza così diverse
finiscono per diventare amici, sostenendosi reciprocamente nel loro dolore.
Due lutti che s'incontrano quindi, due persone infelici, due esseri sensibili che s'innamorano loro malgrado cercando di condividere, non sempre riuscendoci, il proprio lutto con l'altro.
È una storia di dolore e rinascita descritta con prosa molto semplice, in alcuni punti l'ho trovata piena di sinonimi e di concetti ripetuti, quasi che l'autrice stessa abbia fatto fatica a scegliere uno fra i tanti... non ho trovato molto pathos, la narrazione stessa si trascina in un ritmo poco incisivo in cui ho fatto davvero fatica a non perdere la concentrazione, manca tutta la scenografia. Mi aspettavo che l'autrice descrivesse di più la mia Positano (sono proprio nata lì) che invece viene declassata al ruolo di location banale... la spiaggia (che è un lembo molto piccolo di detriti ghiaiosi).
Non
descrive le vie del paese vecchio che sono un continuo sali e scendi di
gradini... non mi ha fatto vivere l'atmosfera del luogo... peccato perché la
storia nel complesso mi è piaciuta molto. Il cameo della nonna, io da
napoletana, me lo sarei giocato in un altro modo inserendoci quella veracità
che sento mancare in tutto il racconto. Non mi ha emozionata molto, mi dispiace,
perché la storia possiede quel potenziale che se sviluppato in maniera giusta avrebbe meritato di più.
Do
a quest'opera una valutazione di tre nuvolette e mezzo, ma non è una bocciatura
Chiara, anzi, da te mi aspetto grandi cose.
Invito
le lettrici a leggere questa storia delicata e romantica, che io non ho
apprezzato appieno forse proprio perché mi aspettavo qualcosa in più. Vorrei un
confronto con le lettrici su questa storia e sui suoi personaggi in modo da
ricredermi.
Voto:
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaCiao, buon pomeriggio. Intanto vorrei ringraziarti per aver letto il mio libro e per aver espresso il tuo parere. Premesso che naturalmente ognuno ha le proprie idee e i propri gusti (e, per fortuna siamo tutti diversi) e un libro può piacere o non piacere anche in base al proprio stato d'animo e ai propri gusti, ci tengo soltanto a fare una precisazione che mi sta molto a cuore. E riguarda la descrizione di Positano. Mi dispiace davvero tantissimo che tu abbia detto che ho descritto solo la spiaggia. Permettimi di dissentire. Io, quando scrivo, solitamente amo moltissimo descrivere dettagliatamente ogni posto dove le mie storie sono ambientate. Non sono una scrittrice che tralascia le descrizioni dei paesaggi, anzi, a volte sono fin troppo prolissa e minuziosa, purtroppo. Positano è un posto che io amo e dove sono stata molte volte quindi ho voluto descriverla accuratamente e non di certo solo la spiaggia. Ho descritto i fiori che colorano le strade e i balconi, ho descritto i piccoli vicoli in salita, ho descritto i bar che si affacciano sul mare, il via vai di turisti, gli alberi di limone, le bouganville, le ripide stradine strette e caratteristiche. Forse, magari, tu non ci hai fatto caso, non lo so....magari ti sei concentrata di più sulla storia e sui protagonisti....ma davvero ho descritto Positano in modo approfondito proprio perché è un luogo che amo molto e che porto nel cuore. Quindi mi dispiace davvero tanto che la tua critica sia stata proprio su questo, mi spiace immensamente, perché ho descritto Positano in ogni aspetto, lasciando parlare tutti i meravigliosi ricordi che ho di questo luogo. Comunque ti ringrazio ancora per il tempo che hai dedicato alla lettura del mio romanzo, spero che ci saranno altre occasioni per scambiarci le nostre idee. A presto, Chiara
RispondiEliminaE comunque ritengo che, uno scambio educato e costruttivo di idee e di opinioni, sia sempre utile. Quindi grazie anche per questo nostro confronto :-)
RispondiElimina