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mercoledì 10 maggio 2017

La finestra di Polentonia
Riccardo Pozzi

Buona sera cari lettori,
oggi Marilù ci parla di La finestra di Polentonia, romanzo di Riccardo Pozzi

Trama: Secondo dopoguerra. Cesare Controvoglia ha aperto una piccola attività artigianale, una bottega nella quale, assieme al figlio Arrigo, ripara biciclette. La famiglia Controvoglia vive nella terra di Polentonia, immaginaria regione padana fatta di zappatori e zanzare. La storia familiare dei protagonisti si snoda parallela a quella sociale: negli anni del boom economico, Cesare e Arrigo allargano l’attività e cominciano a produrre biciclette. Riusciranno a farsi un nome, grazie alla creatività, alla passione e alla competenza che contraddistinguono il loro lavoro. Gli anni trascorrono, passano i decenni, si susseguono le generazioni, a livello globale e locale cambiano le abitudini, la mentalità, i princìpi. Non mancano nemmeno le occasioni, per chi ben conosce la povertà, di avere un riscatto e migliorare il proprio stato: ma a quale prezzo e con quali conseguenze? La finestra di Polentonia ci regala un appassionante viaggio tra usi e tradizioni, miglioramenti e sogni, compromessi e corruzioni. Forti e significativi sono i messaggi che sostengono questa storia emozionante e avvincente: la memoria del passato e valori come lealtà e onestà, che in certe persone sono radicati saldamente e che in altre non albergano affatto… Il tessuto organico della grande pianura cambiò di stato e ad ogni cambiamento perse qualcosa. Come la pallina che rimbalzando non riesce mai a tornare al punto da cui è partita, e ad ogni rimbalzo arriva a punti sempre più bassi.

Recensione: Appena visto il titolo di questo libro ho pensato a una lettura, non dico comica, ma almeno un po' divertente e rilassante. Tutt'altro. Si legge velocemente perché le storie diverse che racconta ti coinvolgono come se le vivessi in prima persona:

E' la storia di una terra mangiata viva in quattro generazioni, selezionate per ubbidire, condizionate per non protestare, indottrinate vero e capitalismo finto, statalismo clientelare e liberismo oligarchico, per auto censurarsi, lavorare ed eseguire, schiacciate tra comunismo una storia vecchia e nuova, unica e solitaria, sulla carne di milioni mediterraneo e Nord Europa, Oriente e Occidente. Carlo racconterà di persone e anche sulla propria.

Rendi tue quelle storie e sembra quasi che tu stesso sia nato in prossimità del Po. Ti commuovi alle piccole e grandi tragedie di questa gente semplice e forte. Riesci ad entrare in quella povertà che nessuno ricordava più e che alle ultime generazioni era stato risparmiato conoscerla.

Tra loro c’era anche Edvige, diventata nota perché la domenica, pur di mettere qualcosa nello stomaco, ripeteva l’eucarestia varie volte, rimettendosi in fila fino a che il prete se ne accorgeva e la rimandava ai banchi.

Con loro tante altre anime dimenticate, sconosciute, che non abitano nella cultura scritta, storie che non conoscono. Riscopri con fierezza di essere italiana, anche se non provieni da Polentonia. Nessuna luce, perché si comprenda anche solo un pezzo della loro vita.
E allora lo leggi tutto d'un fiato e poi lo rileggi di nuovo per paura di aver perso qualcosa.

Voto:

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