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mercoledì 5 luglio 2017

Nyctophobia - Mondo senza luce
Carlo Vicenzi

In occasione dell'uscita del secondo capitolo di Nyctophobia, la nostra recensionista Anna ci espone la sua opinione e ci consiglia Nyctophobia - Mondo senza luce di Carlo Vicenzi.

Trama: Le porte della città si sono chiuse alle spalle di Eliana, sul suo capo una sentenza di esilio che ha lo stesso sapore di una condanna a morte.

Nessuna luce, il buio ha nascosto il sole agli occhi degli uomini e ora il mondo è immerso nell'oscurità. In un futuro distopico degli esseri umani si sono rinchiusi nelle città, dove possono tenere a bada le tenebre con il fuoco e l'elettricità. Ma l'ignoto ha sempre esercitato un ambiguo fascino sull'uomo e l'oscurità sembra diffondere un irresistibile richiamo per coloro che le prestano orecchio. Gli sguardi si rivolgono all'esterno, là dove il buio ha nascosto il mondo e lo ha plasmato a sua immagine: esseri privi di occhi strisciano dove la luce non arriva, creature sconosciute pronte a ghermire chiunque sia abbastanza pazzo da allontanarsi dalle zone illuminate.

Come può Eliana sopravvivere in quella nera realtà dove lo spegnersi della fiaccola significa morte certa? E, sopratutto, saprà resistere alla tentazione del buio?

Recensione: Quest'opera mi appassionò sin dal principio, leggendo un breve prequel scritto dall'autore in occasione della pubblicazione di Un assaggio di Dunwich VI. A convincermi ad intraprendere la lettura dell'opera completa, oltre all'evidente bravura di Carlo Vicenzi, è stata la trama accattivante di questo romanzo distopico.
Lo stomaco brontolò e il rumore parve abbastanza forte da attirare ogni predatore nella zona. Era a digiuno da due giorni: non era stata in grado di catturare niente in quel buio denso come l’inchiostro. Aveva sparato cinque volte sperando di colpire le prede che aveva avvistato, tra cui un ratto occhi bianchi e tre pipistrelli grossi quanto un bambino, ma senza risultato.
L'ambientazione che accompagna la vicenda di Eliana, all'inizio ragazzina, ed i suoi compagni di viaggio che incontra nel suo percorso di crescita, è tetra e desolata. Il sole è scomparso e il mondo è avvolto dalle tenebre, o meglio dal Buio. Attenzione: la lettera maiuscola non è un errore di battitura! Il Buio è qualcosa di molto più complesso di quello che all'inizio l'autore vuol far credere.
Il respiro le mancava e ogni decina di passi non poteva resistere alla tentazione di voltarsi per essere certa di non perdere di vista la luce dell'accampamento. Stringeva la torcia così forte da conficcarsi i nodi del legno nel palmo. Era già passato un chilometro?
L'opera non si limita alla mera rappresentazione di un ambiente ostile abitato da mostri e animali feroci, essa pone anche una riflessione sull'evoluzione della società in seguito ad una simile catastrofe naturale e ad ogni elemento anomalo associa una spiegazione scientifica.
<<Si tratta di un processo di cessione di elettroni tra un substrato organico, la luciferina, e un enzima chiamato luciferasi. Questa cessione di elettroni libera energia sotto forma di luce.>>
Sebbene alcuni misteri trovino le proprie risposte nel corso della narrazione, altri rimarranno celati sotto un velo di oscurità. A mio parere, questo elemento dell'incertezza e dei punti in sospeso rende un romanzo distopico tale. Se come me amate il genere, non potete certo perdervi questa lettura ed il suo seguito!

Voto:

 

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