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domenica 2 settembre 2018

Come una foglia d'inverno di Penelope White





Sinossi

Salve a tutti, mi chiamo April e questa è la mia storia, la mia vita.
Ho ventisette anni, vivo a Roma e faccio la escort di professione da quasi 10 anni. Sono una persona molto determinata, che sa ciò che vuole e non si lascia abbattere dagli ostacoli della vita.
Ma non sono sempre stata questa April; prima di abbandonare Lariano e il bellissimo casale di campagna in cui sono nata, vi abitavo felicemente con mio padre e passavo la maggior parte del mio tempo con lui, tra i vigneti e le cantine che adorava; quando, poi, nove anni fa, se ne è andato, lasciandomi sola con tanta tristezza e un vuoto nel cuore, difficile da riempire ancora oggi, sono stata costretta a voltare le spalle alla mia vecchia vita e stravolgerla completamente. Così, da quel giorno, molto è cambiato, io sono cambiata, non sono e non voglio più essere la persona fragile che ero una volta; mi sono trasferita a Roma, dove conduco la mia vita nel migliore dei modi, i soldi che guadagno non sono pochi e mi permettono di vivere bene, in una casa mia, senza aver bisogno di niente e di nessuno.
La mia vita è sempre stata un perfetto equilibrio, sono una perfezionista, mi piace seguire degli schemi, organizzare e tenere sotto controllo tutto ciò che mi circonda. O per lo meno è stato così sino a quando quegli occhi, si sono posati su di me per la prima volta, oltrepassandomi l’anima; ora non sono più sicura di potercela fare senza cadere a terra, senza lasciarmi andare a quel sentimento umano così bello e distruttivo allo stesso tempo, quel sentimento naturale che ti squarcia in due, rendendoti felice e contemporaneamente dipendente da qualcuno che, da quel momento in poi, deciderà l’esito del tuo umore per tutto il resto della tua vita. Io ho davvero tentato di rimanere attaccata alle mie abitudini, alla mia vita perfetta e rassicurante ma quell’uomo mi ha praticamente strappata da quell’albero di sicurezza a cui mi ero aggrappata, per farmi sprofondare nel suo sguardo, freddo e profondo.
Ora non so se riuscirò a tornare la donna di prima, non dopo che lui mi ha toccata per la prima volta.

ATTENZIONE: Il romanzo contiene scene sessualmente esplicite destinate a un pubblico adulto.

Finale cliffhanger.




Come una foglia d’inverno
di Penelope White

Salve a tutti, mi chiamo April e questa è la mia storia, la mia vita.
Ho ventisette anni, vivo a Roma e faccio la escort di professione da quasi 10 anni. Sono una persona molto determinata, che sa ciò che vuole e non si lascia abbattere dagli ostacoli della vita.
Ma non sono sempre stata questa April; prima di abbandonare Lariano e il bellissimo casale di campagna in cui sono nata, vi abitavo felicemente con mio padre e passavo la maggior parte del mio tempo con lui, tra i vigneti e le cantine che adorava; quando, poi, nove anni fa, se ne è andato, lasciandomi sola con tanta tristezza e un vuoto nel cuore, difficile da riempire ancora oggi, sono stata costretta a voltare le spalle alla mia vecchia vita e stravolgerla completamente. Così, da quel giorno, molto è cambiato, io sono cambiata, non sono e non voglio più essere la persona fragile che ero una volta; mi sono trasferita a Roma, dove conduco la mia vita nel migliore dei modi, i soldi che guadagno non sono pochi e mi permettono di vivere bene, in una casa mia, senza aver bisogno di niente e di nessuno.
La mia vita è sempre stata un perfetto equilibrio, sono una perfezionista, mi piace seguire degli schemi, organizzare e tenere sotto controllo tutto ciò che mi circonda. O per lo meno è stato così sino a quando quegli occhi, si sono posati su di me per la prima volta, oltrepassandomi l’anima; ora non sono più sicura di potercela fare senza cadere a terra, senza lasciarmi andare a quel sentimento umano così bello e distruttivo allo stesso tempo, quel sentimento naturale che ti squarcia in due, rendendoti felice e contemporaneamente dipendente da qualcuno che, da quel momento in poi, deciderà l’esito del tuo umore per tutto il resto della tua vita. Io ho davvero tentato di rimanere attaccata alle mie abitudini, alla mia vita perfetta e rassicurante ma quell’uomo mi ha praticamente strappata da quell’albero di sicurezza a cui mi ero aggrappata, per farmi sprofondare nel suo sguardo, freddo e profondo.
Ora non so se riuscirò a tornare la donna di prima, non dopo che lui mi ha toccata per la prima volta.







Buongiorno e ben ritrovate. Questa estate calda e bollente sembra non voglia mai finire e non si ha voglia di fare niente men che meno lavorare vero? Ma ci si può sempre rilassare sotto l’ombrellone oppure in una fresca malga magari dedicandoci al nostro sport preferito cioè la lettura. 
In questi giorni di afa mi sono dedicata a molte letture intriganti di cui ve ne parlerò di volta in volta.
Inizierò parlandovi di questa opera prima di una scrittrice sconosciuta che ha scelto come nom de plume lo pseudonimo Penelope White.
All’inizio devo confessarvi che mi ha un po’ sconcertata la trama e ricordandomi della serie della Carlan, una trascorsa lettura, mi sono persino detta: «Ecco un’altra storia di escort!» 
Ma poi… leggendo man mano mi sono ricreduta.
Nella prefazione mi ha molto colpita l’atteggiamento fatalista che ha la protagonista del libro, questo dolore per la perdita del padre che mi ricorda molto il dolore di una vedova più che una figlia ventenne.
April, la protagonista della storia, si presenta a noi come una donna forte ma in lei ho letto ben altro: insicurezza, fame d’affetto e rassegnazione. Non ho scorto in lei nessuna luce di speranza o progetti per il futuro. Nella prima parte della storia la vedo come un basilisco, ferma, congelata nel suo dolore in cui si crogiola persino beandosi degli agi che ha ottenuto con la sua carriera di squillo di lusso; stavo per abbandonarlo delusa ma poi ho continuato a leggere perché la storia mi pareva comunque carina e… devo dire che April ha saputo in qualche modo catturare la mia attenzione. 
Complimenti alla scrittrice. 
Si tratta di una prima esperienza per lei ma noto già una certa fluidità nello stile. Purtroppo non posso darle un voto molto alto perché ho notato alcune lacune narrative, sviste nella storia e passaggi troppo repentini tra una scena e l’altra: ho dovuto più volte fermarmi e ritornare a rileggere per capire meglio. I personaggi pur essendo discretamente descritti mancano di “quel certo non so che” che avrebbe potuto fare la differenza. Si tratta comunque di un libro che consiglio anche perché sto esprimendo solo il mio modesto parere e il mio gusto personale dettato anche dal fatto che non mi piacciono i finali in sospeso. 
Consigliato per chi vuole trascorrere una piacevole giornata.
Per me questa storia vale 4 nuvolette e mezzo ma sono sicura che già dal prossimo capitolo saranno 5 nuvole piene dato che questa giovane autrice ha molta voglia di imparare e di crescere.
Sonia Alemi

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