Ciao a tutti, oggi la vostra Liz ha letto per voi un appassionante New Adult.
TITOLO: EVANESCENT
AUTORE: DEBORA FASOLA
GENERE: NEW ADUILT
PAGINE: 215
Sinossi
Non sono colpevole.
Lui è colpevole.
È così bella.
È così pericoloso…
Conosco bene Weston Ward, anche detto Doppia V da tutte le ragazze che cadono ai suoi piedi come pere cotte: è bello da far male, dannato, pericoloso e antipatico da morire.
Solo che a differenza di tutte le mie amiche, ho un motivo in più per temerlo e odiarlo perché mio fratello Trevor, il mio eroe, è caduto dal campanile della sede dei Black Lion e pare che tutti i sospetti ricadano proprio su Ward. Da quando è successo e mio fratello è in coma, la mia vita è in stand-by ed è tutta colpa sua. Così quando Wes comincia a frequentare l’ospedale vado fuori di testa perché me lo ritrovo sempre tra i piedi. Ma non gli permetterò di avvicinarsi. Non gli permetterò di prendere anche me.
Per me è invisibile, un fantasma.
Evanescente.
Sono un pessimo soggetto, lo so. Sono un’anima dannata e pericolosa.
E so anche benissimo che Trevor non vorrebbe mai quello che mi sta capitando. Eppure quando vedo Sun con i miei occhi nuovi – e me la ritrovo sempre tra i piedi –, proprio non riesco a starle distante; e più sento di non poterne fare a meno, più rabbia e desiderio mi travolgono, unite all’esigenza di mostrarle che non sono il colpevole.
Forse.
Spinti da una disperazione senza fine e uniti dalla tragedia, Wes e Sun si scontrano, si legano e poi rifuggono, ignari di quello che accadrà e del fatto che ogni maledetto istante che passano insieme potrebbe cambiare ogni cosa.
Recensione
Questo romanzo è catalogato New Adult, immagino essenzialmente per l’età dei protagonisti e per l’ambientazione, un campus universitario. La premessa è un po’ un cliché delle storie di questo tipo: il ragazzo più popolare del campus ad un certo punto si trova attratto dalla sfigata di turno. Che peraltro lo odia… ma mica per davvero.
In realtà, basta leggere le prime pagine per capire che le tematiche trattate sono importanti e vanno ben oltre il confine del genere.
Si tratta di un romanzo estremamente coinvolgente, in cui si toccano argomenti difficili come l’abbandono, la violenza, la morte, la disabilità in modo che ho trovato molto apprezzabile perché assai realistico, senza falsi moralisimi e senza rendere queste temi falsamente «romantici» o stucchevoli.
Naturalmente, il posto centrale spetta all’amore, che qui viene declinato in tantissime sfumature, così come il dolore: non soltanto quello romantico tra i due giovani protagonisti ma anche quello tra genitori e figli e tra fratelli.
La trama è pervasa da un senso infinito di ineluttabilità e tragedia, anche, che viene stemperata soltanto nei momenti in cui Wes e Sun riescono miracolosamente a parlarsi e a comprendersi, dimostrando come l’amore sia, in effetti, la più potente forza dell’universo.
Volendo riassumere la trama in una parola, immagino si possa dire che sia la storia di un riscatto. Anzi, di molti riscatti: il riscatto di Sun dal suo errore del passato, il riscatto di Wes dalla sua infanzia, il riscatto di Travor dal gesto che ha distrutto la sua famiglia. Tutti questi personaggi ruotano attorno alla necessità di perdonare e di essere perdonati, e solo quando capiranno che possono e devono perdonare se stessi e coloro che amano, le cose cominciano ad avere un senso.
La trama è raccontata al presente, in prima persona secondo i pov alternati, il che aiuta a immergere il lettore dentro le pieghe della trama in maniera assai profonda. Lo stile è asciutto, dinamico, ma nonostante questo estremamente accurato, si intuisce infatti una costante ricerca della «parola giusta al momento giusto» per dare alla frase o alla scena una particolare sfumatura piuttosto che un’altra.
In conclusione, una storia che ho trovato bellissima, splendidamente scritta e davvero molto emozionante.
Voto finale: 5 nuvolette!
Leggetelo, non ve ne pentirete!
Parola di Liz Bennet :-)
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