Buonasera cari lettori, oggi la nostra Marilou vi parlerà di una fresca commedia romantica firmata da Silvestra Sorbera, siete curiose di scoprire cosa ne pensa?
Andiamo a leggerlo insieme...
PREZZO EBOOK:0,99
PREZZO CARTACEO: 5,41
GENERE:Commedia Romantica
Lei è un ingegnere. Lui anche.
Lei è ambiziosa e determinata. Lui pure.
A lui piace comandare. A lei di più.
Roberto e Claudia vivono a Roma, si conoscono, si scontrano, si odiano, si amano e poi si odiano di nuovo.
Ce la faranno due calcolatori, poco inclini ai bisogni degli altri, a sopravvivere alla vita di coppia?
Personaggi:
Claudia Mastri: Trentenne romana, ingegnere elettronico, amante dei numeri, dei tacchi altri e degli orecchini vistosi. La sua vita è organizzata come un foglio excel, tutto deve combaciare e incastrarsi a dovere.
Roberto Gritti: Quarant’anni, manager aziendale, amante del controllo. Poco empatico, ama lavorare e state in mezzo a numeri e dati. Ha molti master, ha girato il mondo e vuole che tutti facciano a modo suo. Nasconde un segreto
Carlos: Latinoamericano, titolare di una piadineria romagnola a Roma,
Manuela: Estetista, migliore amica di Claudia. E’ il suo opposto, sbarazzina nella vita e con gli uomini.
Alberto: Ex collega di Claudia, innamoratissimo di lei ma, senza speranze.
Federica e Milena: Nuove e alquanto odiose colleghe di Claudia.
Umberto De Santis: Amico di Roberto, lo aiuta a combinare un guai.
Recensione:
Ho già avuto modo di leggere un libro della Sorbera in coppia con un'altra scrittrice: "Amiche per caso".
Mi era molto piaciuta la recensione della nostra admin e quindi l'ho preso anch'io.
Ho iniziato a leggere questo libro carica delle migliori intenzioni e aspettative.
Mi dicevo: se il suo precedente lavoro mi è piaciuto così tanto, anche questo sortirà lo stesso effetto.
Ebbene, mi spiace dover ammettere che le mie aspettative sono state disilluse.
Mi era molto piaciuta la recensione della nostra admin e quindi l'ho preso anch'io.
Ho iniziato a leggere questo libro carica delle migliori intenzioni e aspettative.
Mi dicevo: se il suo precedente lavoro mi è piaciuto così tanto, anche questo sortirà lo stesso effetto.
Ebbene, mi spiace dover ammettere che le mie aspettative sono state disilluse.
In genere le nostre admin ci consigliano di non guardare mai alle piccole imperfezioni quali i refusi oppure altro se il libro cattura la nostra attenzione, ma qui siamo di fronte a una storia che non decolla per niente.
Si tratta della storia di Claudia Mastri che - non si capisce bene perché dato che è la più brava - viene licenziata dal nuovo proprietario della ditta, Roberto Gritti. La storia continua tutta sul racconto di quanto sia brava e capace Claudia e quanto siano gelose le sue colleghe.
Per la prima volta mi sono vista fare il tifo contro la protagonista: Claudia Mastri mi è stata sugli zebedei fin dall'inizio!
Forse l'autrice voleva raggiungere proprio questo scopo nel descriverne il carattere e vi assicuro che con me ha proprio fatto centro!
Bella, fisico da modella, intelligente e dotata viene licenziata tramite mail (i sindacati non esistono mai in questi romanzi eh) da un'azienda che licenzia contro i propri interessi del personale validissimo per tenersi impiegati mediocri ma che "tengono famiglia"?
Claudia, si ritrova costretta a improvvisarsi cameriera in una piadineria mentre cerca un lavoro più adatto alle sue qualifiche mandando curriculum a tappeto. Quello che a lei non va giù è che l'abbia licenziata proprio Roberto, lo stesso Roberto con cui il venerdì sera, prima di quel fatidico lunedì in cui l'hanno licenziata, si è lasciata andare a bere e sfogandosi entrambi per l'ansia dell'attesa - lui per un brutto lavoro che avrebbe dovuto fare e lei be' perché in ditta c'era già sentore di licenziamento nell'aria - inutile dire che già dalle prime righe davo per scontato tutta la storia...
Mi sarebbe piaciuto che la trama fosse un pochino più originale perché l'autrice già quando descrive questo stereotipo di cotanta bellezza di cui tutte le donne sono gelose e gli uomini innamorati persi mi ha fatto desiderare di chiudere il kindle. Sto iniziando a sospettare che lo abbia fatto di proposito sapete?
E il sospetto si consolida quando anche il personaggio di Roberto Gritti, il temibile manager, non supera il mio personalissimo "esame" uscendone come una figura mediocre.
Che abbia voluto mettere apposta al confronto due figure di protagonisti dal carattere "forte" cercando di testare i nostri gusti oppure volendo creare un nuovo genere letterario?
Perché il racconto non è ben centrato con il "chick - lit" e nemmeno con quello "romance forbidden".
A me, sappiatelo, non è completamente dispiaciuto. Solamente mi ha lasciata perplessa e non del tutto convinta.
Dunque, veniamo all'analisi della narrazione: la prosa è sciolta, il ritmo narrativo piacevole e lineare e, seppure il testo presenti qualche rara ripetizione o piccoli errori di grammatica, non c'è nulla a cui un buon editing oppure una brava correttrice di bozze non possano rimediare. Ma... purtroppo non si può rimediare alla poco originalità della storia.
Si tratta della storia di Claudia Mastri che - non si capisce bene perché dato che è la più brava - viene licenziata dal nuovo proprietario della ditta, Roberto Gritti. La storia continua tutta sul racconto di quanto sia brava e capace Claudia e quanto siano gelose le sue colleghe.
Per la prima volta mi sono vista fare il tifo contro la protagonista: Claudia Mastri mi è stata sugli zebedei fin dall'inizio!
Forse l'autrice voleva raggiungere proprio questo scopo nel descriverne il carattere e vi assicuro che con me ha proprio fatto centro!
Bella, fisico da modella, intelligente e dotata viene licenziata tramite mail (i sindacati non esistono mai in questi romanzi eh) da un'azienda che licenzia contro i propri interessi del personale validissimo per tenersi impiegati mediocri ma che "tengono famiglia"?
Claudia, si ritrova costretta a improvvisarsi cameriera in una piadineria mentre cerca un lavoro più adatto alle sue qualifiche mandando curriculum a tappeto. Quello che a lei non va giù è che l'abbia licenziata proprio Roberto, lo stesso Roberto con cui il venerdì sera, prima di quel fatidico lunedì in cui l'hanno licenziata, si è lasciata andare a bere e sfogandosi entrambi per l'ansia dell'attesa - lui per un brutto lavoro che avrebbe dovuto fare e lei be' perché in ditta c'era già sentore di licenziamento nell'aria - inutile dire che già dalle prime righe davo per scontato tutta la storia...
Mi sarebbe piaciuto che la trama fosse un pochino più originale perché l'autrice già quando descrive questo stereotipo di cotanta bellezza di cui tutte le donne sono gelose e gli uomini innamorati persi mi ha fatto desiderare di chiudere il kindle. Sto iniziando a sospettare che lo abbia fatto di proposito sapete?
E il sospetto si consolida quando anche il personaggio di Roberto Gritti, il temibile manager, non supera il mio personalissimo "esame" uscendone come una figura mediocre.
Che abbia voluto mettere apposta al confronto due figure di protagonisti dal carattere "forte" cercando di testare i nostri gusti oppure volendo creare un nuovo genere letterario?
Perché il racconto non è ben centrato con il "chick - lit" e nemmeno con quello "romance forbidden".
A me, sappiatelo, non è completamente dispiaciuto. Solamente mi ha lasciata perplessa e non del tutto convinta.
Dunque, veniamo all'analisi della narrazione: la prosa è sciolta, il ritmo narrativo piacevole e lineare e, seppure il testo presenti qualche rara ripetizione o piccoli errori di grammatica, non c'è nulla a cui un buon editing oppure una brava correttrice di bozze non possano rimediare. Ma... purtroppo non si può rimediare alla poco originalità della storia.
Insomma non voglio screditare il lavoro di una valente scrittrice che ha cercato di divertirci presentandoci un testo a cui avrà dedicato molto del suo tempo prezioso, ma stavolta, purtroppo, la Sorbera non mi ha convinta in pieno.
Vi invito a leggerlo, perché ne vale la pena comunque e poi perché il mio giudizio, come quello di qualunque persona "non addetta ai lavori", è soggettivo e umorale.
Vi invito a leggerlo, perché ne vale la pena comunque e poi perché il mio giudizio, come quello di qualunque persona "non addetta ai lavori", è soggettivo e umorale.
Assegno a malincuore 3 nuvolette all'autrice anziché le 5 che avrei voluto assegnarle appena aperta la mail del blog.
Comunque Silvestra non temere perché leggerò ancora altri tuoi testi.
Marilou
Comunque Silvestra non temere perché leggerò ancora altri tuoi testi.
Marilou
BIOGRAFIA:Silvestra Sorbera, classe 1983, piemontese di origini siciliane, è una giornalista e autrice di racconti e romanzi. Per la serie “Il commissario Livia” ha pubblicato il racconto lungo “La prima indagine”e il romanzo “I fiori rubati”.
Per la serie “Simone e la rana”ha scritto nel 2013 la favola “Simone e la rana: viaggio nel bosco magico”e nel 2017 “Simone e la rana: viaggio nel castello stregato”.
Nel 2013pubblica il saggio letterario - cinematografico “La forma dell’acqua. Camilleri tra letteratura e fiction”. Nel 2018 il saggio “L’Allieva tra letteratura e fiction”.
Nel 2014 pubblica i racconti “Vita da sfollati” e a seguire “Sicilia”e “La guerra di Piera”.
Nel2016 il romanzo autobiografico “Diario per mio figlio”e il romanzo “Sono qui per l’amore”.
Nel 2018 la commedia “Amiche per caso” insieme alla collega Mariantonietta Barbara.
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