- Salve a tutti, oggi vogliamo segnalarvi l'uscita di un thriller storico, cioè ambientato in due diversi livelli temporali - 1943 e 2009 - di Barbara Ghinelli.
- TITOLO: Cuore sordo
- ANNO DI PUBBLICAZIONE: 21 gennaio 2019
- EDITORE: Argento vivo Edizioni
- GENERE: Thriller, strutturato su due livelli temporali, di cui uno ambientato nel 1943 nel campo di concentramento di Auschwitz e l’altro nel 2009 a Roma.
- PERSONAGGI PRINCIPALI: Lucia Costa (antropologa forense), Katy Walsh (poliziotta e investigatrice) e la loro squadra di Roma.
- PERSONAGGI SECONDARI: Quattro donne misteriose, di provenienza diversa, che non si conoscono, ma unite da un destino comune: Evangeline, Maja, Alice e Valerie.
TRAMA
Roma, 2009. Katy Walsh, Lucia Costa e la loro squadra indagano sul ritrovamento di ossa umane disposte in modo da formare il simbolo della vittoria.
Auschwitz, 1943. Una piccola ebrea in un campo di concentramento narra la storia di un amore impossibile tra la sorella e un ufficiale nazista.
Come si collega tutto ciò con il sogno di una bambina di ballare all'Opera di Parigi? I personaggi sono davvero chi dicono di essere? La loro storia invita a non cedere, perché la speranza di donare colore a ogni cuore sordo non svanisca mai.
ESTRATTI
Immagini di gocce di pianto nascoste ma mai dimenticate, ancora vive e fin troppo lucide. E poi le sbarre. Impenetrabili. Sbarre che non lasciavano dubbi, che non perdonavano niente e nessuno. Quell’ultimo saluto freddo, colmo di un dolore così profondo da toglierle la fame e la voce per molto, troppo tempo. Così intenso da non farle più udire i colori e la musica. Un cuore ormai sordo ma non per scelta, bensì a causa di un destino troppo avverso. Più grande persino dell’amore.
Poi è arrivata la mia nuova identità, quel numero. Per paura che lo dimenticassi, me l’hanno tatuato sull’arto sinistro; ricordo ancora quegli aghi, della lunghezza di almeno un centimetro, che mi pungevano la pelle dell’avambraccio. Il dolore fisico penetrava in me, aggiungendosi a quello emotivo e arrivando a trapassare l’anima, uccidendomi qualsiasi pensiero. La rabbia di quel momento mi ha però aiutata a non perdere l’unica cosa che mi restava: quel briciolo di voglia di reagire che mi era rimasta ancora aggrappata con una forza quasi disperata.(…)Non voglio amare, e nemmeno essere amata da nessuno degli altri deportati. Perché so che qualsiasi coinvolgimento emotivo, qualsiasi affetto, anche una sola confidenza o la più piccola stretta di mano, mi procurerebbero soltanto dolore al momento del distacco. Sono qui da un mesetto. Il mio corpo è ancora vivo.Le ossa erano disarticolate, disposte a formare una mano in segno di vittoria. Chi mai poteva ritenere un assassinio un simbolo di vittoria? E nei confronti di chi? Era una sfida. Katy ne era sicura, ma il suo cuore in tumulto in quel momento le impedì di formulare una sola frase di senso compiuto. Cosa avrebbe potuto dire al magistrato lì presente, del resto? In quel momento avrebbe preferito solo gridare. Gridare quanto fosse ingiusto tutto ciò, quanto fosse orribile il suo lavoro. Quanto fosse difficile mantenere i nervi saldi e la mente lucida in quei momenti. Avrebbe potuto farlo, in fin dei conti. Forse qualcuno l’avrebbe ascoltata.(…)Ogni delitto aveva quasi sempre la sua particolare impronta, una sorta di firma. La prima cosa che aveva notato, e di sicuro anche i suoi colleghi e gli studenti, era che in mezzo a tutte quelle ossa, ne mancava uno.
BIOGRAFIA AUTRICE
Barbara Ghinelli, nata a Milano il 13 settembre 1979, vive a Desio (MB) con il suo compagno. Laureata in scienze biologiche con un master in antropologia forense, da sempre ha una grande passione: la scrittura. Scrive romanzi di genere mistery, thriller e fantascienza. Cuore sordocontiene gran parte della sua esperienza di studio come antropologa.
Cura un sito e un blog sulla scrittura: www.barbaraghinelli.com
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