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domenica 31 marzo 2019

L'INVERNO NEI SUOI OCCHI - MARTA ARVATI

Buongiorno cari sognatori e care sognatrici, la vostra Liz oggi vi parla di un romanzo dell'autrice Marta Arvati.
TITOLO:  L'INVERNO NEI SUOI OCCHI (collana Floreale)
PAGINE: 216
DISPONIBILE: in ebook Kindle e cartaceo
COSTO: 2.48€ ebook, 8.49€ cartaceo

SINOSSI
Protagonista del romanzo è Giada, una ragazza bellissima dall'animo complicato, che appartiene totalmente al mondo ma su di esso domina dall'alto come una regale aquila. È nata da una violenza subita dalla madre poco dopo il matrimonio e segno indelebile delle sue origini sono in lei gli occhi grigi ereditati dall'individuo che l'ha generata, marchio evidente impresso sul suo viso come nel suo cuore. Rimasta da sola con un fratellino di sette anni, sposa un uomo di vent'anni più grande, Dario Ameri, un rinomato direttore di banca fiorentino, che per lei nutre un amore che rasenta l'ossessione. Nella sua vita entra poi un giovane, Flavio Martini, una specie di scanzonato giramondo che, dopo aver girovagato in Italia e in Europa per anni, ritorna a Firenze e, colpito da Giada, bella ed apparentemente intoccabile, decide di fare una scommessa con un amico, sicuro di far cedere l'ambita preda. Quello che in principio sembra un divertente gioco, prende però una piega inaspettata e sconvolgerà le vite di tutti coloro che ne resteranno coinvolti, sovvertendo convenzioni e buon senso per addentrarsi nell'inestricabile labirinto dei sentimenti, nel quale l'amore è l'elemento portante, l'amore in diverse sue sfaccettature, anche nei suoi risvolti oscuri e morbosi, che possono trasformarlo talora in odio, vendetta, dolore.






RECENSIONE
Devo ammettere che recensire questo libro mi mette in grande difficoltà, perché purtroppo non mi ha convinta fino in fondo. Diciamo subito che la scrittura è correttissima, senza una sbavatura. Non ho riscontrato ne' un errore grammaticale - nemmeno uno di quelli palesemente sfuggiti per caso - ne' un refuso. Il testo ha quindi senz'altro avuto un editing eccellente. Tuttavia la Arvati adotta uno stile molto particolare che non è riuscito a prendermi e a coinvolgermi. La trama è scritta in terza persona presente, e ha pochissimi dialoghi. E' praticamente un lungo testo descrittivo degli avvenimenti che dà la sensazione di leggere non tanto un romanzo quanto piuttosto il racconto di un romanzo o di un film. Naturalmente questa è una mia impressione e fa parte a tutti gli effetti dei miei gusti personali; come ho già sottolineato la struttura grammaticale è iper-corretta, ma devo confessare che non sono riuscita a sentirmi coinvolta dalla trama ne' ho potuto immedesimarmi nei protagonisti. I personaggi infatti secondo me soffrono un po' questa scelta narrativa, risultando "in due dimensioni" senza essere sufficientemente approfonditi. La propensione a inserire l'aggettivo prima del nome cui si riferisce, inoltre, conferisce allo scritto un sapore arcaico che non è negativo in sé, ma non trova riscontro nella narrazione che invece si svolge ai nostri giorni.
La trama infine è piacevole, delicata persino, ma molto lineare e priva di colpi di scena o avvenimenti inattesi. Il romanzo è un rosa puro, senza incursioni in altri generi (nemmeno nell'erotico, essendo le scene intime piuttosto caste) o dettagli particolarmente inusuali od originali.

Con rammarico, quindi, devo limitare il voto finale per questo lavoro a 3 nuvolette 1/2.

Alla prossima, la vostra

Liz Bennet








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