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venerdì 10 luglio 2020

Recensione: Un Romeo in blue jeans - Martina G. Daisy




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Sinossi:


Non c'è niente che non vada nella vita di Margherita Contini: un lavoro come maestra, una famiglia adorabile, un fidanzato apparentemente perfetto. È proprio quando Roberto, l'uomo che tutte le donne sognano, deve trasferirsi a Milano e la porta con sé che cominciano i guai. Grossi guai.
Una nuova scuola, una nuova città e una classe di bambini dispettosi che adorano fare domande scomode. E non è finita!
Il guaio più grande ha un nome, un nome bizzarro. Leone, psicologo scontroso, malizioso e tremendamente sexy che affianca la giovane maestra in cattedra. Margherita vorrebbe e dovrebbe stargli alla larga. Dovrebbe… perché da quel qualcosa di proibito e nascosto non riesce proprio a prendere le distanze.
Tra figuracce, cadute di stile e di fondoschiena, battute al vetriolo e situazioni ambigue e peccaminose, riuscirà Margherita a scoprire cosa nasconde lo psicologo dagli occhi blu?


Recensione: 



Oggi vi parlo del romanzo d'esordio della nostra Martina, che ci presenta una commedia romantica degna di tale nome.
Protagonista assoluta è Margherita, “regina delle figuracce, regina delle grandi idee”.
Marghe è goffa, capace di combinare guai con la stessa facilità con cui si beve un bicchiere d'acqua, ha un tempismo invidiabile per fare figuracce o per dire la cosa sbagliata nel momento sbagliato. È convinta infatti di appartenere al segno zodiacale dell'”ornitorinco... come, non lo conoscete? È quello “che ha un karma avverso, sempre”.
Appassionata di musica e teatro, sogna di diventare una brava maestra delle elementari, e di far breccia in quei piccoli “mostriciattoli” che a volte sanno essere davvero ingestibili.
Fidanzata da una vita col suo Roberto, alias l'uomo perfetto, decide di seguirlo a Milano per fare in modo che lui possa realizzarsi nel suo lavoro. In fin dei conti il suo uomo le è sempre rimasto accanto per tutto il suo percorso di studi ed è riuscito ad aiutarla a trovare un lavoro, quindi non esistono motivi per cui lei non sia felice di seguirlo. Lasciando la sua Firenze, la sua famiglia e la sua amica del cuore, Giulia, praticamente una sorella.
A Milano i fidanzatini hanno già una casa ad attenderli, completamente arredata da Roberto che pensa sempre a tutto, organizza sempre tutto e vuole avere sempre tutto sotto controllo.
Se pensate che abbia esagerato con le ripetizioni, sappiate che anche io, davanti a questo super uomo, ho alzato gli occhi al cielo più di una volta. Due capitoli e già mi chiedevo se davvero fosse tutto oro ciò che luccica.
Ma per Margherita, insicura cronica e incapace di fare svariate cose, tra qui mantenere ordine in casa e nella sua vita, cucinare e guidare, lui è la persona giusta da avere al suo fianco, perché ammettiamolo, se lei è un impiastro – come lui spesso le ricorda- avrà pur bisogno di qualcuno di perfetto accanto. No?
La nuova città e la nuova vita appaiono subito a Margherita caotiche e grigie, per non parlare della nuova scuola in cui andrà a lavorare: un istituto prestigioso destinato solo ai figli di papà. Insomma una botta di culo immensa quando temi di non essere all'altezza della situazione, non credete anche voi? Margherita però stringe i denti e si auto-convince che ce la può fare, può evitare di fare sbagli, figuracce immense e domare quelle piccole pesti altezzose che la squadrano dall'alto al basso. Ultimo ostacolo da affrontare, è la con-presenza di uno psicologo che la affiancherà durante il suo periodo di prova per valutare il suo lavoro e per proseguire i propri studi sulla pre-adolescenza. Oddio, sarebbe l'ultimo ostacolo, se tale Leo – Leone in verità, ma preferisce il suo diminutivo- non fosse bello e sexy, con una lingua lunga pronta a mettere in imbarazzo la nostra protagonista ma anche a spronarla, e a trovarsi dalla sua parte quando meno se lo aspetta. Nonostante una partenza un po' brusca della loro convivenza lavorativa, presto i due si avvicinano e Marghe scopre un sacco di lati positivi in Leo, primo tra tutti la sua capacità di comprendere le persone senza sommergerle di domande e la sua bravura nell'offrire un supporto morale in grado di superare le barriere della paura e della goffaggine dietro le quali Margherita si nasconde.
Vi state già immaginando un triangolo amoroso?
Non sapete quanto vi sbagliate.
Questa è una commedia romantica incentrata sull'amore, sulla capacità di fidarsi e affezionarsi alle persone, di come sia semplice, in fondo, capire quando una persona sia giusta per noi -in questo gli alunni sono dei veri guru.
Parla di crescita interiore, di passioni da seguire perché insite nel nostro cuore, e di come, essendo umani, si possa sbagliare basta poi capire i propri errori per ricominciare.
Una storia che si lascia leggere in modo veloce, capace di farci compagnia e di regalarci qualcosa da portare nel cuore, oltre a un sacco di risate.
Due personaggi delineati in modo fantastico che crescono pagina dopo pagina, specialmente Margherita, eroina indiscussa, con un cuore immenso e tanta dolcezza da regalare al prossimo. Peccato che Roberto e Giulia siano stati delineati in modo diverso, come se fossero solo di contorno, mi sarebbe piaciuta una risoluzione diversa ma, come insegnano gli alunni di Margherita, siamo umani e non si può fare bene tutto subito.
Una penna acerba che mostra un'immensa voglia di mettersi alla prova e tanto impegno nel confezionare un racconto che possa emozionare e far breccia nei nostri cuori. Un'avventura tra le righe di Shakespeare e tra i banchi di scuola, tra sogni, speranze e ostacoli da superare, tutto volto alla ricerca della felicità.
L'AMORE È IL PIÙ BEL MISTERO DELL'UNIVERSO. È UN PO' COME LA RICETTA DELLA COCA COLA, NON SAI GLI INGREDIENTI, MA SAI CHE TI RENDE FELICE.
Complimenti Martina, bella prova.


🌈🌈🌈🌈 e 1/2

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