Come per la luna il sole
Manuela Stangoni
Bentornati con una nuova recensione! Ospite del nostro blog è Manuela Stangoni, autrice di Come per la luna il sole.
Chi è Manuela? Manuela descrive la sua esperienza di scrittrice e lettrice con queste parole:
E' il primo romanzo che redigo. Per quanto la mia vita sia stata sempre accompagnata dalla lettura e il desiderio di scrivere, il tempo con me è sempre stato avaro. A vent'anni ho intrapreso la mia professione, che procede tuttora, presso una struttura ospedaliera. In seguito, la famiglia e il suo ampliamento con l'arrivo dei figli. Questa volta non ho resistito. Un'idea ha iniziato a ronzarmi nella testa e dopo aver terminato una notte di lavoro, non sono andata a dormire. Ho portato i miei figli a scuola, e, appena mi sono trovata avvolta dal silenzio della casa, ho iniziato a scrivere. Di giorno e di notte. Come una febbre, cessata al termine di questo romanzo.
Cosa ha motivato l'autrice?
La motivazione che mi ha spinto a scrivere questo romanzo è semplice; avevo i miei figli che si affacciavano all’ adolescenza e sentivo la necessità di dir loro delle cose che riguardavano la vita e come affrontarla. Temendo che venissero sottostimate e poco considerate, per noia o disattenzione, decisi di trovare una via alternativa: avrei fatto dire a un’adolescente tutto ciò.Creai così il primo personaggio: Luna.
Un’adolescente che si trova ad affrontare le insidie della vita, e che quando finalmente il suo carattere è abbastanza forgiato, torna nel posto in cui sa di poter ricucire la sua anima. Per questo si reca a Badesi in cerca di Leonardo.Attorno a lei sono presenti altri coetanei che rispecchiano le caratteristiche delle classiche compagnie: l’introverso, l’estroverso, l’invidioso e il pacificatore. Ognuno ha un ruolo ben preciso.Ho cercato così di descrivere, con situazioni e linguaggio giovanile, le difficoltà che gli adolescenti si trovano ad affrontare; spesso da soli, rintanati in un silenzio fatto di dolore: taciuto e impenetrabile.Luna e Leonardo, sono adolescenti che affrontano: sogni infranti, perdite inconsolabili, la lontananza forzata. Ma hanno un desiderio di rinascita.Per non annoiare il lettore ho inserito inoltre un po’ di giallo, suspense e un po’ di storia esoterica sarda. Il tutto con un intento preciso: renderlo un page-turner attraverso il quale apprendere un po’ di didattica.I principali destinatari sono sicuramente gli adolescenti, ma ritengo che anche a un adulto possa piacere, per due motivi: se non ha figli, avrà modo di fare un balzo nel proprio passato, e inoltre, visitare un posto in cui, magari, non è mai stato; se ha figli, avrà modo di rileggere la propria adolescenza e sentirsi più vicino alle esigenze dei suoi figli.
Lucia di La filosofia di Lucy analizza per noi l'opera dell'autrice.
Trama: Luna
nasce e cresce a Genova, ma trascorre ogni estate a Badesi (Sardegna) dove,
un'intensa amicizia la lega a Leonardo. Questa col tempo si tramuta in un
legame più intimo; che purtroppo sarà intralciato da un evento infausto. A
causa di quest’ultimo, a Luna, di appena tredici anni, non sarà più possibile
recarsi in Sardegna; e così, per sei lunghi anni. Solo
una volta raggiunta la maggiore età, potrà finalmente realizzare i propositi
che per lungo tempo l'hanno accompagnata. A
diciannove anni, Luna si reca a Badesi e rincontra Leonardo; ma non sarà così
semplice riallacciare i rapporti di un tempo. Leonardo frequenta un'altra
ragazza che non ha nessuna intenzione di lasciarselo scappare. Nel contempo,
Luna, diviene preda delle attenzioni di uno sconosciuto che dapprima la pedina,
in seguito le lascia nella cassetta della posta messaggi ambigui e ogni notte,
la piantona rintanato nella sua auto. In
mezzo a tutto questo scompiglio, la figura di Gianni, un amico d'infanzia,
mette un po' di serenità nell'animo di Luna. Peccato che lui, sia segretamente
innamorato di lei: da sempre. Ci
vorrà tempo e determinazione, da parte di Luna, per mettere un po' d'ordine
nelle loro vite.
Perché:
“la vita è cadere viverla è rialzarsi”.
Recensione: Ho iniziato a leggere
questo libro e dopo le prime righe ammetto di essere partita un po’ prevenuta.
“La classica storia d’amore adolescenziale”, mi sono detta. Il linguaggio a
volte troppo ricercato ed enfatizzato, che fa risultare il racconto in alcuni
punti eccessivamente teatrale e drammatico non ha aiutato.
Procedendo però nella
lettura, dopo qualche capitolo, ecco che la storia decolla e acquisisce
spessore e credibilità. L’autrice riesce a trasmettere
perfettamente le emozioni provate dai personaggi, fra l’altro piuttosto ben
delineati, il tormento di un amore adolescenziale, la sofferenza per un lutto,
toccante è la descrizione dello sconforto della madre di Luna. Altra nota di
merito va alla descrizione dei luoghi. Leggendo sono riuscita a immaginare in
maniera vivida il sole della Sardegna, l’umidità sulla pelle, gli odori, i
sapori, i suoni, i colori. L’ho apprezzato molto.
L’impianto della storia
poggia su alcuni punti a mio avviso poco credibili. La protagonista tredicenne
per ben cinque anni non ha notizie del ragazzo del quale, ricambiata, si è
innamorata. Possibile che dei ragazzi che hanno passato insieme tutte le loro
estati non conoscano i cognomi l’uno dell’altra? O che non si siano mai
scambiati un numero di telefono o un indirizzo e mail?
Ad un certo punto ho
perfino pensato che il libro fosse ambientato una ventina di anni fa, data
l’assenza di qualsiasi citazione relativa a telefoni cellulari o computer,
salvo poi essere smentita quando dopo diversi capitoli si inizia a parlare di
webcam e telefonini, che entrano prepotentemente in scena con l’arrivo di Luna
in Sardegna.
Sorvolando su questi particolari, penso che si possa godere di una
storia piacevole e a tratti stuzzicante, che lascia il lettore incuriosito e
desideroso di proseguire il racconto, il quale si rivela nella seconda parte
ricco di colpi di scena. Il finale aperto che lascia alcune domande senza
risposta non può che farmi sperare in un secondo capitolo che sicuramente
leggerei volentieri.
Voto:
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