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martedì 20 giugno 2017

Oronero
Mysano Giovannelli

Bentornati sognatori con una nuova segnalazione firmata Il mondo delle sognatrici, oggi presentiamo Oronero di Mysano Giovannelli,contemporary romance in uscita a luglio.

Chi è Mysano Giovannelli?
Sotto lo pseudonimo Mysano si nasconde una giovane donna romana, vive nella capitale italica insieme al suo compagno e a due bei micioni, è una blogger ma soprattutto una lettrice ossessivo compulsiva che ha realizzato il suo sogno di una vita scrivendo e pubblicando questa storia.
Oronero è il suo Romanzo d’esordio ed è il primo capitolo della serie Dirty.

Trama: Si dice che nella vita tutto accada per un piano ben prestabilito.
Che sia Dio o il destino colui che traccia il nostro cammino poco importa, a noi sta solo di seguire le indicazioni.
Ci alziamo la mattina e seguiamo il corso degli eventi senza troppi sbattimenti tanto, se deve succedere…
Cazzate!
La vita ce la costruiamo noi!
Il mio destino me lo creo io, non lo lascio in balia del fato, del caso o alla mercé di un qualche dio capriccioso.
Mi sono prefissato obbiettivi molto alti e sto lottando per raggiungerli.
Se desidero qualcosa combatto finché non la ottengo e, credetemi, ottengo sempre quel che voglio.
Ho vissuto tutta la mia vita seguendo i miei istinti, le mie passioni, ho trascorso un'esistenza da cultore del bello, da edonista, non mi sono mai negato nulla di ciò che poteva provocarmi piacere pur rimanendo libero da ogni tipo di dipendenza… la mia libertà è sacra e inviolabile!
Almeno questo è quel che credevo prima di incontrare lei.


Per saziare la vostra curiosità, vi lasciamo un estratto inedito di Oronero!

 «Stai scappando. Di nuovo».
La voce di Jude mi arriva alle spalle mentre faccio scattare l’allarme della mia Fiat 500.
«Non sto scappando! La lezione è finita quindi me ne vado a casa, tu invece vedi di andare a fanculo!», gli riverso contro parte dell’ira che covo dentro.
Lui per tutta risposta ride.
Io lo mando a quel paese e lui che fa? Ride! Sono circondata da pazzi!
«E te ne vai senza salutare?», il tono della voce improvvisamente perde ogni ilarità e leggerezza.
 «Avrei dovuto?».
«No, ma sarebbe stato carino», mi fissa con severità facendosi più vicino.
«Ok! Allora ciao!», sputo fuori con freddezza, voltandogli le spalle cercando di aprire la portiera della macchina, ma non ci riesco, due enormi mani sono posate su di essa, ai lati del mio capo. Mi costringo a voltarmi verso l’energumeno che mi impedisce di tornarmene alla tranquillità di casa mia, fisso quest’incredibile volto da angelo caduto, questi stupefacenti occhi grigi che sembrano ora così dolci e sinceri.
Ogni traccia dell’istruttore idiota e spocchioso di poco fa è sparita, come se non fosse mai esistita.
«Non mi piace come saluto! Sono sicuro che se ti applichi puoi fare di meglio».
Il mio cervello sta gridando di prenderlo a calci per come si è comportato per tutta l’ora di lezione eppure in questo momento non riesco a sentire altro che il battito impazzito del mio cuore. Sento la gola improvvisamente arsa e il resto del corpo incandescente mentre si addossa sempre più a me, incastrandomi senza alcuna via d’uscita tra lui e la mia vettura. Provo a deglutire senza riuscirci, il suo respiro caldo sul mio viso, ho lo sguardo fisso su quelle labbra perfettamente cesellate che, in questo momento, sono incurvate in un sorriso sghembo sexy da togliere il fiato.
«Che tipo di saluto vorresti?», la mia voce non è altro che un sussurro roco.
«Sorprendimi!»….

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