Il richiamo del mare
Enzo Mignone
La nostra recensionista Lucia ci espone la sua opinione riguardo l'opera di Enzo Mignone.
Trama: Claudio, brianzolo pensionato con la passione per la
scrittura, si reca all'isola d'Elba, a Cavo, in un periodo in cui la stagione
turistica non è ancora partita. La sua intenzione è quella di dedicarsi alla
scrittura e nel contempo alla conoscenza delle persone del luogo, sondandone
l'animo, per addentrarsi nelle molteplici sfaccettature che caratterizzano la
natura umana. Un giorno incontra Massimo, uomo apparentemente chiuso e poco
propenso alla giovialità. Tra i due scatta però da subito una simpatia
reciproca, seguita da una collaborazione: Massimo accetta infatti la proposta
di Claudio e poco alla volta gli racconta la sua vita. Emergeranno così le
vicissitudini che hanno forgiato il carattere dell'uomo: dolore, delusioni,
nostalgia... Claudio conoscerà altre persone, constatando come spesso dietro
ogni singolo individuo ci siano grandi storie, spesso nemmeno lontanamente
immaginabili, come per esempio quella di Laura, giovane dalle nobili origini
che ha cambiato la propria vita per unirsi a un'organizzazione umanitaria.
"Il richiamo del mare" ci regala emozioni e sensazioni profonde, ci
fa conoscere un'umanità varia e interessante, aiutandoci a capire meglio la
vita...
Recensione: Leggendo il primo
capitolo di questo romanzo mi sono detta: “Ecco un libro ben scritto!”. Una
buona descrizione consente al lettore di immaginare luoghi e personaggi, e io
leggendo sono riuscita a “vedere” le spiagge dell’Elba, i pescatori sulle loro
barche, gli anziani sul molo o seduti al bar del paese, le vecchie case… Subito
dopo ho pensato che oltre ad essere ben scritto era un libro garbato, quasi
d’altri tempi, poiché parla di sentimenti con estrema delicatezza e pudore,
utilizzando un linguaggio molto pulito: persino quando le parolacce sarebbero
necessarie ai fini della narrazione l’autore sceglie di ometterle e sostituirle
con puntini di sospensione che le lasciano solo intuire. Non si può esattamente
dire che sia una lettura avvincente, il ritmo è piuttosto
lento, con poche sorprese e sviluppi spesso abbastanza prevedibili. Ha comunque
un suo fascino, consiglio di leggerlo a piccole dosi e lasciarsi trasportare
dai racconti di Michele che ormai anziano decide di svelare le sofferenze della
sua vita allo scrittore Claudio. Le sue memorie sono intervallate dal racconto
delle storie di diversi abitanti di Cavo, dando vita ad una sorta di antologia
malinconica in cui sono raccolte esperienze di vita molto toccanti : malattie,
sofferenze, lutti. Due sono le cose che mi hanno tenuta incollata al libro fino
alla fine: il desiderio di conoscere l’intera storia di Michele, al quale
leggendo della sua vita solitaria costellata di sofferenze ed abbandoni necessariamente
ci si affeziona, e scoprire come il personaggio di Laura si inserisce nello
sviluppo della vicenda, poiché viene presentato nel secondo capitolo e non comparirà
nuovamente fino agli ultimi momenti. Il finale è tuttavia piuttosto debole e
deludente, perciò posso dare al libro solo due nuvolette e mezzo.
Voto:
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