Cerca nel blog

domenica 2 luglio 2017

Il richiamo del mare
Enzo Mignone

La nostra recensionista Lucia ci espone la sua opinione riguardo l'opera di Enzo Mignone.

Trama: Claudio, brianzolo pensionato con la passione per la scrittura, si reca all'isola d'Elba, a Cavo, in un periodo in cui la stagione turistica non è ancora partita. La sua intenzione è quella di dedicarsi alla scrittura e nel contempo alla conoscenza delle persone del luogo, sondandone l'animo, per addentrarsi nelle molteplici sfaccettature che caratterizzano la natura umana. Un giorno incontra Massimo, uomo apparentemente chiuso e poco propenso alla giovialità. Tra i due scatta però da subito una simpatia reciproca, seguita da una collaborazione: Massimo accetta infatti la proposta di Claudio e poco alla volta gli racconta la sua vita. Emergeranno così le vicissitudini che hanno forgiato il carattere dell'uomo: dolore, delusioni, nostalgia... Claudio conoscerà altre persone, constatando come spesso dietro ogni singolo individuo ci siano grandi storie, spesso nemmeno lontanamente immaginabili, come per esempio quella di Laura, giovane dalle nobili origini che ha cambiato la propria vita per unirsi a un'organizzazione umanitaria. "Il richiamo del mare" ci regala emozioni e sensazioni profonde, ci fa conoscere un'umanità varia e interessante, aiutandoci a capire meglio la vita...

Recensione: Leggendo il primo capitolo di questo romanzo mi sono detta: “Ecco un libro ben scritto!”. Una buona descrizione consente al lettore di immaginare luoghi e personaggi, e io leggendo sono riuscita a “vedere” le spiagge dell’Elba, i pescatori sulle loro barche, gli anziani sul molo o seduti al bar del paese, le vecchie case… Subito dopo ho pensato che oltre ad essere ben scritto era un libro garbato, quasi d’altri tempi, poiché parla di sentimenti con estrema delicatezza e pudore, utilizzando un linguaggio molto pulito: persino quando le parolacce sarebbero necessarie ai fini della narrazione l’autore sceglie di ometterle e sostituirle con puntini di sospensione che le lasciano solo intuire. Non si può esattamente dire che sia una lettura avvincente, il ritmo è piuttosto lento, con poche sorprese e sviluppi spesso abbastanza prevedibili. Ha comunque un suo fascino, consiglio di leggerlo a piccole dosi e lasciarsi trasportare dai racconti di Michele che ormai anziano decide di svelare le sofferenze della sua vita allo scrittore Claudio. Le sue memorie sono intervallate dal racconto delle storie di diversi abitanti di Cavo, dando vita ad una sorta di antologia malinconica in cui sono raccolte esperienze di vita molto toccanti : malattie, sofferenze, lutti. Due sono le cose che mi hanno tenuta incollata al libro fino alla fine: il desiderio di conoscere l’intera storia di Michele, al quale leggendo della sua vita solitaria costellata di sofferenze ed abbandoni necessariamente ci si affeziona, e scoprire come il personaggio di Laura si inserisce nello sviluppo della vicenda, poiché viene presentato nel secondo capitolo e non comparirà nuovamente fino agli ultimi momenti. Il finale è tuttavia piuttosto debole e deludente, perciò posso dare al libro solo due nuvolette e mezzo.

Voto:

Nessun commento:

Posta un commento