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domenica 2 luglio 2017

(Non) ti voglio
Christina Lauren

La nostra recensionista Josephine March ci parla di (Non) ti voglio di Christina Lauren
Trama: Nonostante tutte le probabilità fossero contro di loro, dopo un primo imbarazzante incontro a una festa di Halloween organizzata da un amico comune, Carter e Evie si sono immediatamente piaciuti. Nemmeno il fatto di lavorare per agenzie concorrenti di Hollywood è servito a spegnere il fuoco che è divampato tra i due. Ma quando le loro aziende si fondono, ha inizio una spietatissima competizione per occupare la stessa posizione, e quella che sarebbe potuta diventare una meravigliosa storia d’amore si trasforma in una guerra all’ultimo sabotaggio... Per capire il sadico gioco in cui sono invischiati, come ignare pedine mosse dal loro comune capo, Carter dovrà reprimere la sua indole compiacente e Evie mettere da parte la sua sconfinata ambizione chiedendosi entrambi cosa desiderino davvero dalla vita. Riusciranno a ottenere il loro finale da favola hollywoodiano? Oppure andranno incontro a una dramedy di proporzioni epiche? Un romanzo appassionante, divertente e sincero del duo Christina Lauren al top della sua forma.

Recensione: Buongiorno sognatrici, in questi giorni di caldo torrido ho pensato di buttarmi a capofitto su una storia di una delle mie autrici preferite, vi ricordo che Christina Lauren ha scritto la serie Beautiful Bastard, quindi pensavo a una classica storia chick lit dai dialoghi audaci e brillanti come appunto i primi libri della serie che ho menzionato sopra... be', che dire?
Mi aspettavo d'imbattermi in un altro Bennet Ryan e in un'altra Chloe Mills?
Non proprio, ma... leggendo la trama e già alle prime pagine mi aspettavo di immergermi in dialoghi divertenti e piccanti e invece... le premesse ci sono tutte ma, la storia non decolla fino in fondo e alle volte, pur trattandosi di un libro divertente e leggero, non mi ha coinvolta per niente!
Dunque arriviamo alla storia: Carter ed Evie s'incontrano ad una festa di Halloween organizzata, con grande anticipo, a settembre per i troppi impegni presi dai loro ospiti, Steph e Mike, di cui sono rispettivamente amici pur non conoscendosi tra loro. È una festa in maschera e loro due per una strana coincidenza indossano due maschere complementari: Carter è travestito da Harry Potter e Evie si è mascherata da Hermione...


«Te l'ha detto Steph?» chiedo.
«Cosa?» Segue il mio sguardo. Non è così immediato, ma visti i capelli, gli occhi verdi e gli occhiali capisco da cosa si è travestito con quella camicia bianca e la cravatta allentata sotto una giacca grigia. Harry Potter. La cicatrice a forma di saetta che si è disegnato sulla fronte è un buon indizio; probabilmente avrei dovuto capirlo immediatamente da quel particolare.
Sembra perplesso. «Oh, mio dio.»
Osserva il mio abbigliamento, la cravatta, la bacchetta magica, la massa selvaggia di capelli scuri che ho cotonato fino all'inverosimile mentre ero imbottigliata nel traffico. «Mi prendi in giro? Gli unici due single della festa che si vestono come una coppia?»


I due si piacciono e già la prima sera finiscono a casa di lei complici diversi shottini di vodka si lasceranno andare anche se non completamente.
Inutile dire che, siccome vivono entrambi a Los Angeles, sono non solo impegnati nello stesso settore lavorativo (agenti per artisti) ma svolgono anche lo stesso incarico per due differenti agenzie.
Carter e Evie iniziano un duetto fatto di messaggi e telefonate fra di loro. Si piacciono e si cercano anche se Evie è un po' frenata per via della differenza di età che c'è tra loro: lei è più vecchia di 5 anni.
Immaginatevi quale sia la loro sorpresa quando scopriranno un mattino che le loro agenzie si sono fuse! Ora dovranno non solo essere colleghi ma saranno anche in competizione per l'impiego... dato che a entrambi scade il contratto di lavoro a breve e che nell'agenzia di Los Angeles c'è un solo posto disponibile per le loro mansioni...


«E tu? Tutto Ok?»
«Ho avuto tempi migliori.» Ride a denti stretti. «Cioè, credo di avere ancora un lavoro. A differenza della mia assistente. Ecco perché ieri non era alla riunione.»
«Oh, mio dio, Carter. Mi dispiace.»
«Grazie. Davvero, Becca era fantastica. Sarei perso senza di lei. Non ho idea di come superare tutto questo.»
Mi sento male per lui, perché so come mi sarei sentita se avessi perso Jess, specialmente adesso.
«Ma la buona notizia» aggiunge «è che alla fine sembra che conoscerò il mitico Brad Kingman.»
Mi si è appena spalancata un'immaginaria botola sotto ai piedi.
«Scusa, cos'hai detto?»
«Brad Kingman.»
«È il capo del mio reparto... quello cinematografico, non tv e giornali.»
«Lo so» dice Carter, il tono noncurante.
«Me l'hanno detto quando mi hanno chiesto di andare da lui stamattina. Il mio colloquio è con Brad.»


Ecco da questo punto in poi mi è piaciuto per le brillanti trovate della Lauren sugli scherzi che si faranno Carter e Evie in ufficio... ma poi basta.
Pensavo che la storia contenesse più patos fosse un pochino più coinvolgente ma... ahimé, dialoghi brillanti come quelli tra Bennet e Chloe non sempre si ripetono...
Abbiamo il solito cattivo: Brad Kingman che, loro non capiscono il perché, li sta mettendo l'uno contro l'altra.
Abbiamo i due protagonisti che si piacciono, ma che una serie di contrattempi, fraintendimenti e scherzi vari non riesce a “copulare” e poi abbiamo i loro migliori amici che fanno da sfondo aiutando e tifando per questa nuova coppia. Cosa c'è che non va? Sono i personaggi stessi a non avere grinta sufficiente secondo me.
Comunque nel complesso si tratta di una storia caruccia che consiglierei vivamente a voi care sognatrici se non fosse per un grosso ma... si tratta di una storiella non all'altezza della Lauren, forse perché scritta di getto?
Comunque non mi ha colpita nel vivo, una storia sciapa senza particolari emozioni forti... insomma né carne e né pesce.

Voto:



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