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domenica 7 gennaio 2018

Intervista a Sonia Alemi


Buongiorno sognatori, oggi vi presentiamo Sonia Alemi, autrice di Un cuore Bastardo.

Intervista a Sonia Alemi

Che tipo di scrittrice sei? Segui il cuore o la ragione?
L’istinto, quindi il cuore. Se avessi seguito la ragione oggi non avrei avuto alcune umiliazioni ma... non avrei nemmeno conosciuto voi tutte!
Ci parli della tua storia? Se dovessi descriverla con tre aggettivi, quali sarebbero?
Ironica, originale, sentimentale.
Chi è Sonia Alemi quando non scrive?
È una bella domanda! Sono una donna appagata: moglie e madre felice. Ma come tutte noi donne sono sempre in preda all’ansia e alcune volte divento il peggior boia di me stessa!
Vuoi darci qualche anticipazione sul tuo prossimo romanzo?
Ho due lavori in corso di stesura, Un bivio nel cuore che parlerà di un uomo che ha tutto nella vita e che è un vero maiale (bisex, orgie e condivisioni di corpi) e di una ragazza inesperta. Solito cliché direte voi.Sbagliato! Perché nelle mie storie non editate ma sofferte e lavorate comunque ci metto sempre tutta me stessa e quell’originalità che mi contraddistingue costantemente!
Ti piacerebbe scrivere un genere diverso? Quale?
Credo che un giorno scriverò delle favole. Ne ho inventate tante quando ero piccola e ancora quando ho avuto mia figlia. Spero di regalarle un giorno ai miei nipoti.
La protagonista del tuo romanzo ti rispecchia?
Tutti i protagonisti hanno qualcosa dell’autore! Nel mio caso, le mie protagoniste sono sempre donne ironiche dal carattere forte 

e... resilienti in pratica. Chi conosce le donne del sud capirà. Senza nulla togliere a quelle del Nord, ma la donna del sud ha una caratteristica che al principio sembra quasi una donna remissiva e poi dopo ti fa ricredere.
Quando scrivi prevale l'istinto o la ragione?
Istinto sempre! Infatti ho appena dato una leggera svolta alla trama di Legami il cuore, l’altro romanzo che sto scrivendo.
Sonia ti trovi davanti uno specchio... l'immagine riflessa di quale dei tuoi protagonisti vedi?
In questi giorni? Vedo Samantha: ferita e umiliata che cerca una rivalsa e che vorrebbe comandare al suo cuore cercando di indurirsi... ecco, mi reputano tutti una donna molto forte. Ma cosa vuol dire donna forte? Forse che non sento il dolore? Forse che non dovrei anche io piangere per qualunque offesa subita? In genere quando ti danno della donna forte è perché ti stanno lasciando da sola a combattere le tue lotte...Io cado e mi rialzo da sola come ho sempre fatto. Ma ho il coraggio di ammettere che piango...
Da autrice esordiente, quali sono le difficoltà che hai trovato nel tuo percorso?
Non avevo trovato grossi scogli finora! Solo quello della tecnologia che mi è matrigna. Poi in questi giorni mi sono ricreduta: c’è ancora troppa ignoranza che circonda il mondo dei Self e di chi scrive rosa o erotici. Cito la scrittrice  Antonella Twinblack Scarfagna  dicendo che noi autrici del genere erotico siamo donne con solo la mente più aperta... non le gambe! In più vorrei precisare ad alcuni cyberbulli che se siamo self o autrici di rosa o erotico non vuol dire che siamo  delle maniache sessuali ignoranti! Ma questo modo di pensare mi fa capire solo la pochezza mentale di queste persone.
Quando hai scritto la tua prima scena di sesso? Ti è venuto naturale o hai avuto difficoltà?
Taaaaanta difficoltà! Capitemi, sono di una generazione in cui i fatti naturali, le cose intime non venivano sbandierate come adesso: ho dovuto documentarmi in internet perché non volevo descrivere niente di mio. Il mio rapporto di coppia è sacro! Quindi ho descritto situazioni a volte al di fuori totalmente del mio vissuto di coppia e con una grande fatica!
Se fosse possibile quale dei tuoi personaggi vorresti nella vita reale e perché?
Michel! Perché come gentilezza e capa tosta assomiglia a mio marito.
Se nella calza della befana trovassi un genio che ti dicesse: “sono il genio degli scrittori, esprimi un desiderio in campo letterario e io lo realizzerò”, cosa chiederesti?
Pace, amore e armonia fra scrittori? No, scherzo quella è Miss Universo! Bè cosa chiederei? Il successo innanzitutto, fama, notorietà, bravura e talento e che tutte le grosse CE mi facciano il filo e che... dai miei romanzi ne facciano film! Sogni troppo grossi? Io credo che se ci dobbiamo limitare anche nei sogni è proprio una vita grama!
 Ci sono scrittori disciplinati, metodici, che stilano scalette e rileggono mille volte i loro scritti; e autori che istintivamente buttano giù frasi su frasi fino a comporre un romanzo. Tu ? Che tipo di scrittore sei ?
Il secondo tipo! Ma aspiro a diventare, con il tempo e la giusta disciplina, sempre che la natura non mi dia una svolta drastica, a migliorarmi e a fare i compiti con diligenza! Perché vedete, io quando creo gioielli, scrivo oppure faccio altro, sono il caos organizzato! Perché quando creo sono in pieno marasma emozionale!
 Hai mai dubbi mentre scrivi un libro , o mentre lo pubblichi? Di come possa essere percepito dai lettori?
Sì ho avuto moltissimo dubbi quando scrivevo questo mio primo romanzo! Si tratta di una storia molto forte... in effetti c’è chi ha visto una somiglianza con fatti riportati alla cronaca anni fa. Non nascondo che la scena di sesso a tre, quella che avviene a Belfast, è stata eliminata da me per uno scrupolo dell’ultimo minuto... Che poi mi hanno rimproverato perché mi dicono che si sente che manca.
Progetti futuri?
Sì, sto scrivendo in contemporanea, perché sono due storie quasi in parallelo: Un bivio nel cuore, che parlerà di Robert e di Aurora. E poi Legami il cuore che sarà la storia di Chicco con una... vedova molto tosta e peperina!
Ti lasci mai coinvolgere mentre scrivi? Sei emotiva o distaccata durante i la stesura d i tuoi libri?
Sono abbastanza realista. Quando scrivo so che è finzione. Ma... altresì, quando leggo alcuni libri e alcune scene piango come una fontana! Ecco, con i miei non mi capita mai e allora credo di non aver raggiunto lo scopo che mi ero prefissa.
Se dovessi presentare i tuoi libri utilizzando una sola citazione quale sarebbe?
Una sola citazione?Oddio, piuttosto riduttivo per una logorroica quale io sono! Dunque... seguire sempre quello che ti dice il cuore: alla lunga non sbaglia mai!
C'è un libro che avresti voluto scrivere e perché?
Non un solo libro ma tutta la serie di Harry Potter perché lo ho amato tantissimo.E poi vorrei riscrivere Twilight e 50 sfumaturePerché nel primo ci metterei scene più erotiche. E nel secondo lo renderei meno surreale per tanti aspetti.
Secondo la tua opinione, come mai il genere erotico viene osteggiato o temuto? Colpa di stereotipi  o stigmi culturali e sociali?
Non lo so. Io spero per queste persone che non siano così bigotte ed arretrate! Io penso che si creda, erroneamente, che chi sceglie erotico lo fa per una sorta di business... nel mio caso, lo sanno anche le pietre che oltre ad avere già un lavoro non aspiro a far diventare questa mia passione un lavoro a tempo pieno.
 È stato difficile scrivere del personaggio di M. Contando che non dovevi far capire la sua doppia identità?
No, di lui non è stato difficile descrivere il carattere o i dialoghi. Era l’altro M. che in un capitolo mi ricordo avrei voluto bruciare il pc... e bè poi ci sono riuscita per altri versi
Qual è stata la scintilla che ti ha dato l’imput per iniziare a scrivere?
Ho sempre avuto questo sogno chiuso nel cassetto: non mi sentivo all’altezza e pensavo di non esserne capace... Poi grazie a persone che scrivevano ho iniziato ad avere più fiducia in me e a mettere giù qualche idea.
Che tipo di scrittrice sei? Segui il cuore o la ragione?
L’istinto, quindi il cuore. Se avessi seguito la ragione oggi non avrei avuto alcune umiliazioni ma... non avrei nemmeno conosciuto voi tutte!
Ci parli della tua storia? Se dovessi descriverla con tre aggettivi, quali sarebbero?
Ironica, originale, sentimentale.
Chi è Sonia Alemi quando non scrive?
È una bella domanda! Sono una donna appagata: moglie e madre felice. Ma come tutte noi donne sono sempre in preda all’ansia e alcune volte divento il peggior boia di me stessa!
Vuoi darci qualche anticipazione sul tuo prossimo romanzo?
Ho due lavori in corso di stesura, Un bivio nel cuore che parlerà di un uomo che ha tutto nella vita e che è un vero maiale (bisex, orgie e condivisioni di corpi) e di una ragazza inesperta. Solito cliché direte voi.Sbagliato! Perché nelle mie storie non editate ma sofferte e lavorate comunque ci metto sempre tutta me stessa e quell’originalità che mi contraddistingue costantemente!
Ti piacerebbe scrivere un genere diverso? Quale?
Credo che un giorno scriverò delle favole. Ne ho inventate tante quando ero piccola e ancora quando ho avuto mia figlia. Spero di regalarle un giorno ai miei nipoti.
La protagonista del tuo romanzo ti rispecchia?
Tutti i protagonisti hanno qualcosa dell’autore! Nel mio caso, le mie protagoniste sono sempre donne ironiche dal carattere forte e... resilienti in pratica. Chi conosce le donne del sud capirà. Senza nulla togliere a quelle del Nord, ma la donna del sud ha una caratteristica che al principio sembra quasi una donna remissiva e poi dopo ti fa ricredere.
Quando scrivi prevale l'istinto o la ragione?
Istinto sempre! Infatti ho appena dato una leggera svolta alla trama di Legami il cuore, l’altro romanzo che sto scrivendo.

C'è un genere che non scriverai mai e uno a cui sei tentata di provare a scrivere ma che ancora non hai fatto?
Horror del tipo splatter. E poi potrei cimentarmi in libri per bambini, favole o simili.
Da quanto LEGGI romanzi erotici? Hai sempre letto questo genere o i tuoi gusti sono cambiati con il passare degli anni? Se sì, come?Cosa leggevi da adolescente? Che autori?
Dunque inizio da quando ero una piccoletta: leggevo tutte le storie sugli antichi romani, gli storici di quel periodo erano tutti miei! Non a caso sono appassionata di storia. Da grandicella ho letto tutto Dumas dal padre al figlio, Verne, Salgari la regina del giallo apAgatha  cristie Poi king e Kuntz e... Poe Wilburn Smith e...Ottiero ottieri, Moravia, morante e altri ah... nota dolente per chi pensa che noi autrici self di rosa e erotico siamo ignoranti... ho letto davvero il grande Fedor Dostoevsky! Come anche Leone Tolstoj...e bè se volete possiamo parlare anche di Puskin e di Cechov. Mio padre buonanima leggeva di tutto e con la mente sempre aperta... pur essendo del 1920 avrebbe potuto dare dei punti a qualche ragazzetto odierno!Successivamente sono passata al fantasy, distonico e poi all’erotico che alle volte mi ha fatto molto ridere... ed è stato giusto per i commenti che ho fatto con le amiche che ho citato se poi ho ripreso questo mio vecchio sogno nel cassetto: ero un po’ stufa dei soliti cliché!
Quali sono gli elementi che proprio non puoi sopportare in una storia?
Sangue a profusione, inutili descrizioni di violenze fisiche. Va bene scrivere Dark, ma credo, che a meno che non sei una professionista come le colleghe bravissime che si occupano da anni di questo genere,  direi a chi vuole tentare di pensarci bene!
Come vedi il tuo rapporto con la scrittura tra dieci anni? Perché?
Credo che fra dieci anni potrei occuparmi solo di pubblicazioni di libri per bambini. Spero che per allora avrò almeno un nipotino!

Ti va di raccontarci come sei entrata a far parte del mondo dell'erotismo?
C’erano dei racconti, forse mal tradotti oppure boh di un’autrice americana, di cui anche se ricordo il nome non rivelerò neanche sotto tortura, e... leggevo di storie improbabili senza capo né coda... e allora mi sono detta: e perché no? Perché non scriverlo io un romanzo con scene erotiche ma descritte bene e non con posizioni improbabili... tipo lui le sta dietro ma poi si fissano negli occhi a lungo! Ma come? Forse sono davanti a uno specchio? Oppure di ragazze con collant spessi e pantaloni da neve che nella scena successiva hanno auto reggenti e minigonna... sulla neve.
Quando scrivi preferisci il silenzio assoluto o accompagnarti a della musica? E di che tipo?
Preferisco il silenzio assoluto oppure musica classica.
Se dovessi scegliere di pubblicare con una CE, quale sceglieresti e perché?
Una grossa CE di sicuro. Ma solo perché me lo chiederebbero in ginocchio eh? Scherzo, ogni tanto ci vuole qualche piccolo sogno ad occhi aperti. Ma credo che le CE ed io non andremmo molto d’accordo per le tempistiche. Prima i miei doveri di donna e di moglie oltre che di lavoratrice! Un’altro con il fiato sul collo? Ma anche no!
Come autrice in fondo con i tuoi scritti cerchi di trasmettere un messaggio. Quale? Cosa ti preme di più che arrivi al lettore?
Che bisogna essere sé stessi vivere e non avere remore, non trincerarsi dietro a pregiudizi come David oppure cercando di recitare per difendersi o per essere al centro dell’attenzione come Samantha.
Quale dei tuoi personaggi vorresti per amico/a nella vita reale ? perchè ?
Ma io li ho come amici! Mi parlano tutti i giorni. No, comunque essi sono parte di me, in ognuno di loro c’è un pezzo del mio cuore, ma tra tutti sceglierei Chicco, così protettivo nei confronti delle sue donne! 
Scriveresti a 4 mani? Con chi?
Si scriverei a quattro mani! Avevo già in mente chi... ma pare che la signora in questione stia ancora cercando di capire come si fa! Io, invece, sono un’istintiva... un’impulsiva cronica vado per intuito e a seconda dell’estro! Credo che per questo si sia spaventata un po’! 
Il tuo romanzo fa parte di una serie? E' autoconclusivo o cliffhanger?
Sì è una serie: i cuori bastardi, ma sono tutti conclusivi. Ogni tanto ritroverete qualche personaggio di quelli precedenti.
Di solito gli autori sono soprattutto e in principio lettori. Cosa pretendi da lettrice da un libro, che poi ovviamente cerchi di offrire ai tuoi lettori come autrice? 
Io sono soprattutto una lettrice e poi scrittrice. Ovvio che scrivendo ho iniziato a capire moltissime cose che compongono un libro. Quindi i miei orientamenti si sono modificati, parlo di orientamenti più che gusti perché trovo che i gusti siano sempre gli stessi ma... ora cerco romanzi con la trama ben strutturata, senza buchi narrativi, non storie surreali o non sense! Inoltre, non mi piacciono le incongruenze o altre piccole minuzie che fanno sì che il lettore possa storcere il naso. Se descrivo un personaggio ne faccio una scheda oppure uso una foto stando attenta di non “cambiargli i connotati” oppure il nome come è già successo con moltissimi autori.

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