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martedì 2 ottobre 2018










Buongiorno carissime lettrici, oggi vorremmo segnalarvi l'uscita del 9 ottobre in ebook, con un nuovo look e in edizione CE targata Delos Digital per la collana Odissea romantici del primo libro della serie "The viking chronicles" di Andretta Baldanza.
Per chi non conoscesse ancora questa autrice e la sua dilogia venite a leggere la sinossi e l'intervista che le ha realizzato la nostra Sonia.




SINOSSI:
E’ Frejya che stabilisce il destino dei mortali mentre Odino si assicura che ne siano degni. Ma quando entra in gioco la dea Sjöfn, è sempre lei ad avere l’ultima parola, e nessuno può essere sicuro del proprio fato, nemmeno gli dei. 
Hindalvisk, X secolo d.C.
Eric è un giovane uomo che vive secondo gli insegnamenti ricevuti da suo padre sull'onore e la giustizia. Alyssa è un’abile guaritrice itinerante. Entrambi hanno già tracciato la strada del proprio futuro, ma le rune del destino vengono rimescolate quando Alyssa viene catturata e ridotta in schiavitù da Eric stesso. Eric è un guerriero, pur non essendo un uomo violento, ed è fiero di combattere per il suo popolo ed il suo Re e di rendere suo padre Tjell orgoglioso nel Valhalla. Ha due fratelli minori a cui ha cercato di fare da padre dopo la morte di Tjell, e un fratello non umano: Ulfric, un lupo che ha salvato da cucciolo e che non si è più allontanato da lui. Preparato a condurre la vita ardimentosa ma solitaria del guerriero, cambierà decisamente cammino dopo l'incontro Alyssa che resterà al suo fianco fino alla sua ultima, difficile battaglia contro un nemico imprevisto ed insidioso. Armati soltanto del proprio onore e del proprio coraggio, Eric ed Alyssa dovranno combattere per compiere il nuovo, incredibile destino che Sjöfn ha scritto per loro.
Contiene scene di sesso esplicite







Intervista:

Per prima cosa parliamo un po’ dei libri che hai pubblicato:

1-Dove hai preso ispirazione per le tue storie?

La serie Viking Chronicles nasce dalla mia passione per i vichinghi. I vichinghi sono un popolo poco noto, un po’ misterioso, che non conosceva praticamente la scrittura tranne che per le rune, usate però quasi solo dai sacerdoti per scopi rituali. Non costruivano palazzi, non erigevano monumenti e non hanno praticamente lasciato reperti dietro di sé. Viaggiavano su piccole barche leggere che a guardarle rispetto a quelle romane parevano gusci di noce. Eppure hanno conquistato mezza Europa, piena di popoli teoricamente più evoluti, e sono arrivati molto lontano coi loro gusci di noce, c’é chi dice in nord Africa, chi addirittura in America prima di Colombo. Perciò mi sono sembrati interessanti!

2- Quanto c’è di te stessa in quello che scrivi? C’è qualche aspetto della vita dei personaggi che si rispecchia nella tua?

In Viking Chronicles non c’è moltissimo che possa rimandare alla mia vita reale, devo dire, perché siamo lontani circa mille anni dal periodo storico trattato. Però sicuramente i personaggi rispecchiano quello che mi piace, o non mi piace, nelle persone. La protagonista femminile, Alyssa Larssen, possiede alcune caratteristiche che personalmente mi piacerebbe avere, e Eric Tjellsen diciamocelo… è piuttosto vicino ad essere il mio uomo ideale! Poi alcuni personaggi potrebbero essere considerati anche in veste simbolica, ad esempio: Viki è la purezza, Elof il riscatto, Björn e Arild la lealtà, Sven l’amore per la famiglia, Gunther la malvagità, Rikke e Hilin il buonsenso, Gudhvar la stupidità ecc…

3- Se dovessi descrivere i tuoi protagonisti con 3 aggettivi quali sarebbero e perché?

Eric è leale, onorevole e passionale. Il personaggio ha perso suo padre in giovane età e il suo più grande desiderio è renderlo orgoglioso nel Valhalla. Questi tre aggettivi rappresentano l’ultimo insegnamento che lui gli ha impartito, sul suo letto di morte. Incluso quello sulla passionalità: Ama, figlio mio, ama. Tjell ha amato molto nella sua vita e vuole che suo figlio abbia lo stesso ardore e la stessa passione e che possa condividerla con una donna degna di lui. Eric si è sempre attenuto nella sua vita alle ultime parole di Tjell.
Aluyssa direi caparbia, compassionevole e appassionata. Lei è una guaritrice, itinerante all’inizio del racconto e poi stanziale, dal momento che si stabilisce a Hindalvisk (anche se non proprio di sua spontanea iniziativa…) È caparbia perché sa quello che vuole e non ha paura di mettersi in gioco per ottenerlo, e non tollera i soprusi o le ingiustizie. Eric spesso dice che rivaleggia con sua madre Linn in quanto a testardaggine (altra donna forte, Linn). Compassionevole perché ha una grossa “spinta” verso il prossimo, sempre desiderosa di aiutare chi ne ha bisogno. Non per niente è un’ottima guaritrice. E appassionata perchè mette il cuore in quello che fa, si getta con tutta sé stessa se crede davvero in qualcosa.







4- Se avessi solo due righe per far innamorare un lettore della tua storia, come la descriveresti?

Libro 1: Un cammino solitario non può condurre alla gloria del Valhalla. L'amore reca onore più della guerra, e quando attraversa il tuo sentiero la resa è necessaria ed inevitabile. 
Libro 2: Le rune sono state gettate, il destino è scritto. Un guerriero amerà ed una donna combatterà al suo fianco, per la gloria di Odino e la salvezza di entrambi.
Che ve ne pare? Innamorate? :-)











5- Se dovessi scegliere una canzone che descrive al meglio i tuoi romanzi quale sarebbe e perché? 

Oh è senz’altro Sweedish pagans dei Sabbaton. Me l’ha fatta sentire mio figlio la prima volta, dicendo che gli ricordava il mio libro. Aveva ragione. Un ritmo incalzante di tamburi e un testo che parla di guerrieri valorosi “forgiati nel Valhalla dal martello di Thor”. Sembra scritta apposta! Se volete ascoltarla, questo è il link di youtube: https://www.youtube.com/watch?v=kbWc3NPpXTQ

6- Perché hai scelto di pubblicare proprio queste storie?

Adesso vi sembrerò mezza matta, ma queste storie volevano essere pubblicate. Sono loro che hanno scelto me :-) un po’ come fanno le bacchette magiche della saga di Harry Potter. Sentivo proprio la smania di scriverle, non so descriverlo in altro modo. Ho dovuto, bon, punto.

7- Hai dovuto fare molta ricerca per scrivere i tuoi libri?

Si, un po’ perché sebbene non volessi certo scrivere un saggio, ci tenevo che tutto fosse il più possibile coerente. All’inizio mi sono data una infarinatura generale sull’argomento e il periodo storico, poi mano a mano che la trama proseguiva ho approfondito le parti che mi interessavano per la trama. Ad esempio, a metà circa del primo volume c’è un matrimonio e tutti i riti collegati ad esso sono reali, tratti da fonti verificate. Lo stesso dicasi per il funerale, che è basato sui racconti di Ahmed ibn Fahdlan, un famoso diplomatico arabo che si è spinto molto a nord per instaurare relazioni coi norreni (la sua storia, romanzata, è raccontata da Crichton nel romanzo del 1976 I Mangiatori di Morte). Storicamente accurate sono anche le tradizioni religiose e culinarie. Ebbene, si. Sapete quale era la pietanza più prelibata per un banchetto importante? Il serpente in casseruola. Vien voglia di mettersi a dieta, vero?
La lingua originale dei vichinghi, invece, ovviamente non è davvero norreno antico. Sapete quanti dizionari italiano-norreno antico si trovano online? Eh! Si buttano. Così ho pensato: la tradizione dice che l’Islanda sia stata scoperta da un vichingo. L’Islanda è un’isola, lontana ed inospitale, quindi è probabile che la lingua abbia subito poche influenze per molti anni prima che gente di altri popoli abbia cominciato ad arrivare sulle sue coste. Così ho usato l’islandese moderno, che è una lingua difficilissima, con segni grafici che non sono nemmeno presenti nelle nostre tastiere standard e che per la maggior parte le nostre gole europee non riescono nemmeno a pronunciare. Però, rende l’idea!











8- Se dovessi pensare ad un possibile cast per la versione cinematografica di uno dei tuoi romanzi, chi vorresti ad interpretare i tuoi protagonisti?

Oh che domanda difficile!! Alcuni dei prestavolto dei miei personaggi sono attori, quindi direi che per Alyssa (Mackenzie Mauzy), Bjorn (Tom Hopper) il re e la regina di Hindalvisk (Linus Roache e Miranda Otto) ed il principe Elof (David Mazouz) siamo già un bel pezzo avanti. Il vero problema resta Eric. Mi piacerebbe tanto dire Chris Hemsworth… che sogno sarebbe! 
Peraltro, se Mackenzie-alias-Alyssa venisse sul set accompagnata dal suo fidanzato, io ci starei a fargli compagnia mentre lei lavora… eccome se ci starei!!! :-D 

Ed ora parliamo un po’ di te:

9- In quale genere non ti cimenteresti mai?

Davvero non saprei. Sono una donna piuttosto disordinata e le mie ispirazioni non sono certo tra le più disciplinate. Non so mai cosa sta per venirmi in mente. Così, mai dire mai, no?

10- Cosa non deve mai mancare secondo te in un buon libro?

Ci sono tante cose che secondo me concorrono a fare un buon libro. La trama deve essere avvincente, la scrittura deve essere fluida e corretta, un po’ di suspance non fa male e i personaggi devono essere interessanti e ben costruiti. Poi ci vuole la coerenza, cosa molto difficile, per evitare anacronismi storici (tipo far viaggiare i vichinghi in aereo) o anche solo piccoli anacronismi legati alla storia, come quando dici che è primavera e poi mezza pagina dopo descrivi un paesaggio invernale. Questa è una cosa davvero molto difficile secondo me. Ho dovuto leggere e rileggere e correggere mille volte.

11- Come descriveresti la tua scrittura con 3 aggettivi?

Agitata, disordinata, appassionata. Scrivo perché “devo” in un certo senso, ma mai con un canovaccio o con le idee chiare. Semplicemente mi siedo e vedo cosa succede. Da un punto di vista creativo è fantastico, o almeno lo è stato finora. Finché dura…

12- Quale libro ami così tanto da desiderare di averlo scritto tu?

La serie Outlander di Diana Gabaldon, e naturalmente i miei amati Harry Potter di JK Rowling.

13- Se potessi uscire a cena con i tuoi autori preferiti, chi inviteresti?

Le zie JK e Diana di cui sopra, ovviamente! E Stephen King, un altro che trovo assolutamente sublime. Lui e JK Rowling scrivono in modo incomparabile, tratteggiando personaggi pazzeschi, alla fine del libro ti sembra che siano i tuoi vicini di casa che conosci da sempre! Diana Gabaldon invece la adoro per la sua accuratezza storica e per come descrive le scene di sesso: è la mia guru per l’erotismo. Non nomina praticamente mai parti del corpo, o gemiti o sospiri o fluidi di vario genere, ma le sue scene erotiche sono tra le più belle di sempre.

14- Meglio self-publishing o con casa editrice?

Non so rispondere, sono alla mia prima esperienza e non ho davvero idea. In linea di massima credo che la c.e. ti garantisca più visibilità, e comunque essere apprezzata da dei professionisti è una botta d’autostima non da poco. Però alcuni autori dicono che ti tolga anche libertà. Non so, a me per il momento non è accaduto, vedremo in seguito se l’avventura continuerà.

15- Se potessi vivere in un libro, quale sceglieresti? 

Indubitabilmente la Straniera di Diana Gabaldon. Il suo James Alexander Malcom McKenzy Fraser aka Jamie è il più bel personaggio maschile di tutto l’universo conosciuto.

16- Come ti vedi fra 10 anni?

Gnocca come Lena Headey (Cersei Lannister di GoT), ricca come Lady Gaga e Famosa come JK Rowling  :-D


17- Cosa non troveremo mai nei tuoi libri?

Anche questa è una domanda a cui non saprei dare una vera risposta, come quella sul genere che non scriverei mai, per gli stessi motivi. Non c’è qualcosa di cui non scriverei “per principio”. Ogni cosa, ogni avvenimento, anche ogni aberrazione o bassezza possono essere funzionali a una trama.

18- Chi sei quando non scrivi? Che passioni coltivi oltre alla scrittura?

Sono nata a Milano in un anno che non rivelerò di quell'altro millennio, sono laureata in Scienze Politiche e lavoro part time in una grande azienda online. Ho un marito pignolo, due figli scatenati, una casa disordinata e due gatti pigri. Sono una moglie devota, una madre perplessa e una massaia francamente imbarazzante; oltre a questo sono una nerd che ha sempre “16 anni dentro”. A parte scrivere la mia passione (nerd) più grande sono le serie TV.  Le divoro letteralmente! Al grido di “ancora una puntata” sto perdendo talmente tante ore di sonno che ben presto la pelle del mio viso incartapecorirà irrimediabilmente!

19- Hai dei progetti futuri?

Si al momento sono alle prese con una trama molto diversa da Viking Chronicles, ambientata in tempi moderni a Edimburgo, città che amo moltissimo. Avrà qualcosa di giallo, qualcosa di fantascientifico, un pizzico di erotismo. In seguito forse uno o due spin off vichinghi potrebbero vedere la luce, e mi gira in testa una storia che farà riscrivere il significato della parola “eresia” in tutti i vocabolari!

20 Sogni nel cassetto?

Il mio sogno era scrivere, quindi direi che sono a buon punto. Ora sarebbe vedere il mio libro in libreria. Questo non si è ancora realizzato, ma sono speranzosa! Oltre a questo, il mio più grande desiderio nella vita fin da ragazzina è sempre stato vivere un amore straordinario. Non voglio dir niente per scaramanzia, ma sono innamorata dello stesso uomo da 20 anni, perciò…

21- Cosa rappresentano per te le recensioni?


Un momento di grande crescita. Penso che se c’è qualcuno che può dirti se sei sulla strada giusta o meno, questi sono i lettori. Non voglio sembrare una santa, sia chiaro: le recensioni negative non piacciono a nessuno e nemmeno a me, ci mancherebbe!! Però una recensione negativa ben fatta, ovvero motivata, ha una grande importanza. Certo poi ci sono quelle diciamo dettate da motivi più personali che letterari, e quelle onestamente mi fanno abbastanza infuriare.

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