SCHEDA DEL LIBRO
Titolo: Le Gocce di Lazhull - Serie La Rosa dei Venti vol. 1
Autore: Mirko Hilbrat
Pagine: 550
Prezzo di copertina: 22 euro (copertina flessibile)
Disponibile: nei maggiori store online, solo versione cartacea
SINOSSI
La Legione dell'Ovest si muove alla continua ricerca delle Gocce di Lazhull, lasciando dietro di sé una sanguinosa scia di morte. Kruna, il Regno della Notte Eterna, viene assediato con l'intento di recuperare una delle magiche pietre. Intanto nel Reame d'Ametista si svolge il Cerberus, un triennale evento atto a celebrare l'alleanza dei regni più importanti delle terre del Grimorio: Alexandria, Nazela e Reghanor. Rion viene scelto come candidato per l'imminente sfida e, mentre resta coinvolto nel vortice degli eventi che lo circonda, nel cuore del ragazzo s'insinuano una dopo l'altra innumerevoli domande prive di risposta: chi era prima di arrivare ad Alexandria? Chi tentò di ucciderlo lasciandogli un'indelebile cicatrice sulla schiena? Chi è la misteriosa figura in nero che incontra nei suoi sogni? L'intricato mosaico che compone La Rosa dei Venti si plasma in un antico e misterioso passato, attraverso lo Stigma di un mondo, Zaurel, e di tutti coloro che vi sono legati.
RECENSIONE
C'è doverosamente da premettere che scrivere un fantasy totalmente originale è ormai pressoché impossibile. Nel lavoro di Mirko Hilbrat si notano alcune influenze classiche sia per quanto riguarda l'ambientazione sia per le razze che popolano il suo mondo fantastico, Zaurel. La premessa, un mondo prospero dal passato oscuro che viene minacciato da un "signore del male" pronto a scatenare i peggiori mostri mai visti pur di ottenerne il controllo, rientra anch'essa nella definizione di Fantasy Classico, di ispirazione genericamente Tolkieniana.
Tuttavia, lo sviluppo della trama è tutt'altro che prevedibile, a partire dalle razze a cui abbiamo già accennato, poiché ai "normali" umani, elfi maghi e stregoni si affiancano diverse creature che normalmente non compaiono in questo genere di narrazione, a cominciare dai vampiri, che mi hanno non poco stupita, per arrivare ad antiche creature alate passando per commistioni umano-animale di vario genere.
La storia narrata è complessa e articolata, e se devo trovare un difetto a questo romanzo forse è proprio una complessità un poco eccessiva che in certe circostanze rende difficile mantenere il filo del racconto, complici anche i molteplici nomi decisamente poco comuni. Tuttavia la genuina estrosità della trama compensa ampiamente questo piccolo peccato veniale. La narrazione è avventurosa ricca movimento, comprendendo viaggi, incontri, battaglie, missioni a ritmo serrato. La storia di Zaurel viene svelata a poco a poco, grazie alle conversazioni tra i personaggi, dando così l'impressione al lettore di trovarsi dentro il racconto e di "saperne quanto i protagonisti". Protagonisti che sono vari, difficile identificarne uno di preciso. Personalmente faccio il tifo per il giovane Rion, dal passato misterioso e dal cuore romantico (oltre che dal braccio fermo e dal coraggio indomito) ma essendo arrivata alla fine del primo volume, sono quasi sicura che sentiremo parlare parecchio in futuro di un certo Arconte con le ali di colore diverso... Intrigante, giacché ne parliamo, anche la scelta di una certa zona semantica, che rimanda in certe circostanze all'antico testamento e alle dottrine gnostiche, come appunto la parola Arconte, o la parola Eden usata come nome proprio, o ancora la presenza di alcuni oggetti magici che rimandano ai sette peccati capitali: sarà interessante vedere se si tratta di un caso o se queste suggestioni avranno riscontro nei prossimi volumi.
Il primo volume termina con un nulla di fatto, anzi: con le forze del male decisamente in vantaggio. Attendiamo con piacere di leggere il seguito.
Voto finale, un deciso e meritatissimo 4 e mezzo
Alla prossima, la vostra
Liz Bennet
Prezzo di copertina: 22 euro (copertina flessibile)
Disponibile: nei maggiori store online, solo versione cartacea
SINOSSI
La Legione dell'Ovest si muove alla continua ricerca delle Gocce di Lazhull, lasciando dietro di sé una sanguinosa scia di morte. Kruna, il Regno della Notte Eterna, viene assediato con l'intento di recuperare una delle magiche pietre. Intanto nel Reame d'Ametista si svolge il Cerberus, un triennale evento atto a celebrare l'alleanza dei regni più importanti delle terre del Grimorio: Alexandria, Nazela e Reghanor. Rion viene scelto come candidato per l'imminente sfida e, mentre resta coinvolto nel vortice degli eventi che lo circonda, nel cuore del ragazzo s'insinuano una dopo l'altra innumerevoli domande prive di risposta: chi era prima di arrivare ad Alexandria? Chi tentò di ucciderlo lasciandogli un'indelebile cicatrice sulla schiena? Chi è la misteriosa figura in nero che incontra nei suoi sogni? L'intricato mosaico che compone La Rosa dei Venti si plasma in un antico e misterioso passato, attraverso lo Stigma di un mondo, Zaurel, e di tutti coloro che vi sono legati.
RECENSIONE
C'è doverosamente da premettere che scrivere un fantasy totalmente originale è ormai pressoché impossibile. Nel lavoro di Mirko Hilbrat si notano alcune influenze classiche sia per quanto riguarda l'ambientazione sia per le razze che popolano il suo mondo fantastico, Zaurel. La premessa, un mondo prospero dal passato oscuro che viene minacciato da un "signore del male" pronto a scatenare i peggiori mostri mai visti pur di ottenerne il controllo, rientra anch'essa nella definizione di Fantasy Classico, di ispirazione genericamente Tolkieniana.
Tuttavia, lo sviluppo della trama è tutt'altro che prevedibile, a partire dalle razze a cui abbiamo già accennato, poiché ai "normali" umani, elfi maghi e stregoni si affiancano diverse creature che normalmente non compaiono in questo genere di narrazione, a cominciare dai vampiri, che mi hanno non poco stupita, per arrivare ad antiche creature alate passando per commistioni umano-animale di vario genere.
La storia narrata è complessa e articolata, e se devo trovare un difetto a questo romanzo forse è proprio una complessità un poco eccessiva che in certe circostanze rende difficile mantenere il filo del racconto, complici anche i molteplici nomi decisamente poco comuni. Tuttavia la genuina estrosità della trama compensa ampiamente questo piccolo peccato veniale. La narrazione è avventurosa ricca movimento, comprendendo viaggi, incontri, battaglie, missioni a ritmo serrato. La storia di Zaurel viene svelata a poco a poco, grazie alle conversazioni tra i personaggi, dando così l'impressione al lettore di trovarsi dentro il racconto e di "saperne quanto i protagonisti". Protagonisti che sono vari, difficile identificarne uno di preciso. Personalmente faccio il tifo per il giovane Rion, dal passato misterioso e dal cuore romantico (oltre che dal braccio fermo e dal coraggio indomito) ma essendo arrivata alla fine del primo volume, sono quasi sicura che sentiremo parlare parecchio in futuro di un certo Arconte con le ali di colore diverso... Intrigante, giacché ne parliamo, anche la scelta di una certa zona semantica, che rimanda in certe circostanze all'antico testamento e alle dottrine gnostiche, come appunto la parola Arconte, o la parola Eden usata come nome proprio, o ancora la presenza di alcuni oggetti magici che rimandano ai sette peccati capitali: sarà interessante vedere se si tratta di un caso o se queste suggestioni avranno riscontro nei prossimi volumi.
Il primo volume termina con un nulla di fatto, anzi: con le forze del male decisamente in vantaggio. Attendiamo con piacere di leggere il seguito.
Voto finale, un deciso e meritatissimo 4 e mezzo
Alla prossima, la vostra
Liz Bennet
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