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martedì 26 marzo 2019

" Omicidio Sul Lago di Fuoco " Mourning Dove Mysteries #1 - Mikel J. Wilson - Recensione a cura di EmmaRose.

Buongiorno Sognatori e Sognatrici!!! La nostra EmmaRose ha letto e recensito per noi “Omicidio Sul Lago di Fuoco” Mourning Dove Mysteries - Libro Primo , di Mikel J. Wilson

Scopriamo insieme cosa ne pensa, vi và?

 




 


Autore: Mikel J. Wilson
Pubblicato da: Dunwich Edizioni
Tradotto da: Giulia Mariotti
Genere: Triller
Prima pubblicazione: 01 febbraio 2019
Numero pagine: 292
Formato: Ebook e Cartaceo
Prezzo: 4,99€(1,99 in promozione)/12,66€
Disponibile: In tutti gli store





Sinossi
A ventitré anni, e con un noto caso alle spalle, Emory Rome ha già ottenuto fama come agente speciale del Tennessee Bu­reau of Investigation. Sta facendo carriera rapidamente, ma il salto si interrompe quando gli viene assegnato un caso che avrebbe voluto evitare: un misterioso omicidio nella cittadina delle Smoky Mountains da cui si è allontanato. La bizzarra morte di una pattinatrice, un tempo destinata ai professionisti, è presto seguita da un apparente caso di auto combustione. Nella piccola cittadina, i segreti di Rome giacciono appena sotto la superficie. La fretta di trovare il col­pevole prima che colpisca di nuovo lo scaglia contro un abile investigatore privato, Jeff Woodard. L’investigatore privato è attraente, sveglio e seducente, e potrebbe essere l’assassino che Rome sta cercando.


A proposito dell’autore…
Autore bestseller di thriller e fantascienza, Mikel J. Wilson attinge alle sue radici meridionali per la Mourning Dove My­steries, una serie di romanzi caratterizzata da omicidi bizzarri e ambientata nella regione delle Smoky Mountains, nel Tennessee. Basando­si sul successo del primo libro della serie, Wilson continua con la sua filosofia del niente pistole né coltelli per i delitti, allo stesso tempo approfondendo la vita dei personaggi e le loro di­namiche in evoluzione.

Recensione
Sono  una grande “divoratrice di libri”, però devo ammettere che con i triller a volte litigo un po’(o sono troppo prolissi o troppo sintetici, oppure capita di scorgere dei voli pindarici assurdi che poi alla fine non giovano alla storia) . “Omicidio sul lago di fuoco”  mi ha fatto riconciliare con il mondo triller.
Ho letto questo libro a scatola chiusa. Non avevo mai letto nulla di Mikel J. Wilson , quindi non conoscevo il suo modo di narrare gli eventi.
Ho letto la trama ed ha avuto da subito la mia fiducia.
Al centro del racconto, c’è l’omicidio di una giovane pattinatrice. Questa è una storia che fin dall’inizio è fitta di misteri, segreti e bugie. Sono molti gli intrecci e i risvolti( a volta quasi “paranormali”) che fanno da cuscinetto alle attività investigative dell’agente speciale del Tennessee Bu­reau of Investigation Emory Rome e del detective privato Jeff Woodard( un uomo che spesso , per risolvere i casi a lui affidati, non disdegna di agire al di fuori della legalità), assunto dalla famiglia della giovane pattinatrice.

Sin dall’inizio tra i due è evidente un forte trasporto , sia fisico che intellettivo. Questo trasporto si mantiene saldo durante tutta la storia, ma non è mai troppo palesato.È un racconto appena accennato, quasi silenzioso. Questo mi ha un po’ infastidita, perché se si decide di inserire una componente male to male, credo le si debba dare il giusto spazio, altrimenti per me non ha senso il mero accennare senza poi approfondire. E pur vero che è un triller e quindi non ci si poteva aspettare grandi storie d’amore nel contesto, però sarebbe stato bello poter approfondire anche un altro genere letterario.

Detto questo, l’autore ha avuto un pregio. Quello di saperci raccontare una storia ricca di colpi di scena, con molti cambi di direzione,ricca di avvenimenti quasi al limite del sovrannaturale senza sfociare nell’assurdo.

È un libro che mi ha molto sorpresa perché ha saputo con molta maestria, mescolare le carte in tavola e destabilizzare le mie convinzioni in merito all’identità del misterioso assassino.
Credevo che l’assassino fosse “Tizio” e ne ero fortemente convinta( quasi fino alle battute finali), ma proprio in “zona cesarini” con un gran colpo da maestro, ci si accorge di un piccolo particolare che mi ha fatto capire chi davvero fosse l’assassino.



Ne consiglio vivamente la lettura.


Il mio voto è : 4 nuvolette.


EmmaRose

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