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sabato 1 aprile 2017

Oggi Dafne L.A. ci consiglia "Bianca come il latte, rossa come il sangue" di Alessandro D'Avenia

Trama: Leo è un sedicenne come tanti: ama le chiacchiere con gli amici, il calcetto, le scorribande in motorino e vive in perfetta simbiosi con il suo iPod. Le ore passate a scuola sono uno strazio, i professori "una specie protetta che speri si estingua definitivamente". Così, quando arriva un nuovo supplente di storia e filosofia, lui si prepara ad accoglierlo con cinismo e palline inzuppate di saliva. Ma questo giovane insegnante è diverso: una luce gli brilla negli occhi quando spiega, quando sprona gli studenti a vivere intensamente, a cercare il proprio sogno. Leo sente in sé la forza di un leone, ma c'è un nemico che lo atterrisce: il bianco. Il bianco è l'assenza, tutto ciò che nella sua vita riguarda la privazione e la perdita è bianco. Il rosso invece è il colore dell'amore, della passione, del sangue; rosso è il colore dei capelli di Beatrice. Perché un sogno Leo ce l'ha e si chiama Beatrice, anche se lei ancora non lo sa. Leo ha anche una realtà, più vicina, e, come tutte le presenze vicine, più difficile da vedere: Silvia è la sua realtà affidabile e serena. Quando scopre che Beatrice è ammalata e che la malattia ha a che fare con quel bianco che tanto lo spaventa, Leo dovrà scavare a fondo dentro di sé, sanguinare e rinascere, per capire che i sogni non possono morire e trovare il coraggio di credere in qualcosa di più grande.

Recensione: “Bianca come il latte, rossa come il sangue” è il primo piccolo gioiello regalatoci da un professore che svolge il suo mestiere al pari di una missione. Alessandro D’Avenia conosce gli adolescenti, li comprende nel profondo e, in questa storia, raccontataci attraverso i pensieri di Leo, ci mostra l’evoluzione interiore di un liceale di sedici anni, nell’arco di un intero anno scolastico.
Viene il giorno che ti guardi allo specchio e sei diverso da come ti aspettavi. Sì, perché lo specchio è la forma più crudele di verità. Non appari come sei veramente. Vorresti che la tua immagine corrispondesse a chi sei dentro e gli altri, vedendoti, potessero riconoscere subito se sei uno sincero, generoso, simpatico... invece ci vogliono sempre le parole o i fatti. È necessario dimostrare chi sei. Sarebbe bello doversi limitare a mostrarlo. Sarebbe tutto più semplice.
La sua superficialità caratteriale dell’inizio cede il posto a riflessioni lucide, maturate grazie all’amore, ricevuto e intensamente provato in prima persona, e alla presenza di alcune figure indispensabili in questa fase della vita.
Strappare la bellezza ovunque sia e regalarla a chi mi sta accanto. Per questo sono al mondo. 
Nella seconda parte, ogni singola parola si imprime nella mente e invade il cuore. Non una frase lascia indifferenti. È un romanzo da leggere e rileggere, commuove e scuote, ci fa innamorare della vita, nonostante le debolezze, le ingiustizie che inevitabilmente incontriamo.
Come Leo, anche noi dovremmo prendere forza, per assurdo, da ciò che sembra togliercela; trovare una via per sperare là dove finisce ogni umana speranza; e imparare a riconoscere un sogno: non è per nulla scontato, sapete? Serve qualcuno che sappia vederlo nei nostri occhi, quando brillano. Da soli non ce ne accorgiamo.
Proprio quando ci sentiamo più poveri la vita, come una madre, sta cucendo per noi il vestito più bello.
È impossibile rimanere uguali, dopo aver letto questo libro. È di una bellezza disarmante; raggiunge tutti e a tutti mi sento di consigliarlo, perché scritto in modo semplice, diretto, senza inutili fronzoli. La mia copia, autografata, ha il posto che gli spetta, nella personale libreria: fra i volumi preziosi, unici, indimenticabili.

Voto: 5 su 5

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